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Gravinese sindaco di Turi? Mi piacerebbe moltissimo!

Marilena Lerede con il Governatore Emiliano

Domenica 30 aprile tutti gli italiani sono chiamati alle urne per scegliere il prossimo segretario nazionale del Partito Democratico. Il voto è aperto a tutti, anche ai nono iscritti al partito. Il segretario del PD di Turi, Giuseppe Gravinese, è candidato capolista ne “La Puglia per Emiliano”, e potrebbe essere eletto quale rappresentante dell’Assemblea nazionale del PD. Per votarlo basterà apporre una “X” sulla lista “La Puglia per Emiliano”.

Si vota nella sede del PD in Via Maggiore Orlandi 10, dalle ore 8 alle 20.

Intanto abbiamo raccolto l’opinione di alcuni militanti e non, tra i quali Marilena Lerede, che ha risposto a diverse domande, guardando a Turi anche in prospettiva futura.

Voterà Emiliano. Perché?

“Emiliano è il presidente della Regione, l’ho sostenuto allora e continuerò a farlo. Mi piace come persona, mi piace che quando le cose non gli garbano lo dice espressamente senza temere nessuno, mi piace che ci si può ragionare, inoltre sono del parere che, anche all’interno di un partito, si debba dimostrare unione soprattutto per i nostri rappresentanti del territorio, non riuscirei a votare un’altra persona quando ho un candidato che vive le mie stesse problematiche, seppur ci sono alcune cose irrisolte o sospese, è anche vero che nessuno ha il dono dell’onnipotenza e solo chi conosce le dinamiche lo può capire”.

Voterà Gravinese. Perché?

“Voto Gravinese perché è la persona con cui ho scelto di fare un percorso che condividiamo; come dico sempre, la vera politica, per me, è principalmente la persona che si decide di affiancare ed i suoi principi. Gravinese mi piace perché intanto è una persona che non ha bisogno della politica per realizzarsi, ha intrapreso questo cammino solo perché, come me, è stanco di stare a guardare un paese che non va avanti, che si inceppa davanti a burocrazie assurde, e ci tiene al paese. Infine ha dimostrato che può dare delle opportunità a Turi come quella di essere stato nominato capolista per le primarie.

Ricordiamoci che il nostro paese è un puntino sulla carta geografica, e se questo viene evidenziato dobbiamo essere noi a mantenere il colore. Il voto è libero, ma onestamente, queste primarie saranno anche l’espressione della volontà dei turesi di essere compatti e volenterosi di mostrare il proprio valore. Noi ci stiamo impegnando al massimo, ma come dico sempre le guerre si vincono con i soldati non con la sola bandiera. Emiliano lotta per la Puglia e credo che ci metterebbe la stessa grinta a livello nazionale per l’Italia, Gravinese lotta per Turi e anche lui potrebbe fare molto, quindi perché non votarli?”.

Ma lei crede in queste primarie? O divideranno ancora di più il PD a livello nazionale?

“Queste primarie sono la conseguenza di una rottura di dialogo all’interno del partito, da partito democratico quale è, chi perde deve adeguarsi e questo non può far altro che rafforzare il partito stesso”.

E a livello locale, che ne pensa delle fuoriuscite recenti?

“Come ho innanzi detto, è chiaro che la fuoriuscita di alcuni tesserati credo siano stati determinati dalla mancata volontà di adeguarsi alla nuova segreteria, scelta democratica e personale che non intacca la forza del partito”.

Gravinese lo vede come futuro sindaco di Turi? Che ne pensa?

“Mi piacerebbe moltissimo che Gravinese si candidasse come futuro sindaco, ha carattere per prendere decisioni importanti e risolutive, ha anche le capacità di coinvolgere e spronare le persone, e soprattutto ha la giusta diplomazia per dire quel che pensa al momento giusto e nel modo giusto. Ma onestamente non ha mai espresso tale intento, anche se sa bene che mi piacerebbe”.

E questa amministrazione ha dimostrato il cambio di rotta promesso con il rimpasto? O siamo sempre alle solite?

“Un cambio di rotta con risorse limitate e quindi con risultati limitati direi. Io lavorerei alla kamikaze… (scusate ma non conosco mezze misure in determinate circostanze!)”.

E lei, ci pensa a una sua candidatura alle prossime comunali?

“Non è un mio obbiettivo, il mio desiderio è vedere il paese crescere dal punto di vista migliorativo per i turesi, vedere un paese unito e solidale, ma è anche vero che con le chiacchiere non si va da nessuna parte, per cui se sarà necessario e ci sarà un gruppo compatto e con gli stessi intenti, sono pronta a sacrificarmi”.

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