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Politica

Evitiamo la caccia alle streghe!

flavio tundo

 

 

Mentre i lavori per concludere definitivamente i tanti cantieri aperti in tutto il paese vanno avanti, continuano, anzi abbondano, dicerie di popolo di presunte irregolarità sui lavori in corso.
È stata portata in auge una chiara denuncia in merito al riciclo del materiale di risulta derivante dai lavori di scavo, inoltre, sempre secondo quanto si denuncia, si è notato anche un superficiale controllo da parte degli assessori e tecnici comunali sull’evoluzione dei lavori e sulla trasparenza delle procedure lavorative.
Uno scenario apparentemente sconcertante, che l’assessore ai lavori pubblici con delega alla sanità Flavio Tundo ha voluto smentire tempestivamente.
“L’esecuzione dei lavori fa parte di un progetto che il comune ha firmato con la regione (Capitolato d’appalto del progetto esecutivo). In questo progetto è stato disposto (Testo unico dell’ambiente n° 152 del 2006) che il materiale di risulta derivante dagli scavi possa essere riciclato previo controllo per evitare eventuali contaminazioni.
Inoltre sono stati nominati, così come disposto dal D.P.R. 5 Ottobre 2012, n. 207, un R.U.P. (Responsabile Unico di Progettazione) che nel nostro caso è l’arch. SUSCA e dalla regione due collaudatori (Dot. DI Ciommo Pasquale ed il dot. Carenza Giovanni). Tutti rispondono civilmente e penalmente nel caso in cui fossero commesse azioni non tollerate dalla legge”.
“Non so quindi – prosegue ancora l’Assessore – fino a che punto convenga cercare di infrangere le regole. I controlli quindi non sono stati effettuati soltanto al principio dei lavori, bensì questi vengono monitorati giorno per giorno.
L’amministrazione di cui io faccio parte ha sempre fatto tesoro delle segnalazioni che giungono, ma questo non significa che bisogna fare una sorta di “Caccia alle streghe”. Sollevare problematiche inutili ed infondate, significa, oltre che generare malcontento ingiustificato, anche una perdita di tempo a danno dei lavori perché, chiedere ai tecnici informazioni su questioni inesistenti, come è appunto quello appena chiarito, significa distogliere forze lavorative importanti.
Le segnalazioni sarebbe opportuno che fossero costruttive e appropriate e non inutilmente distruttive, giusto per il gusto di ritagliarsi un ingiustificato momento di notorietà”.

 

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