VITTORE: “NON VOGLIAMO FINIRE IN UN TUGURIO”
Giovedì 7 aprile, presso la sede dell’Università della Terza Età, sita nei locali a piano terra delle scuole medie, è avvenuto uno spiacevole episodio che ha visto come protagonisti la presidente della suddetta Associazione, prof.ssa Carmela Vittore e il vicesindaco Paolo Tundo.
Quella che spiegheremo in seguito è la versione della presidente dell’UTE.
Intorno alle 17.00 del pomeriggio, orario di inizio lezioni, la sig.ra Vittore si è recata come di consueto presso la sede e si è imbattuta negli uomini del 118, che, unitamente all’ingegnere comunale e al vicesindaco, stavano effettuando un sopralluogo all’interno dei locali dell’UTE e dell’ufficio collocamento per predisporre lo spostamento, in quelle stanze, dei servizi del 118 medicalizzato e della guardia medica.
C’è stato poco tempo per spiegarsi, visto che la situazione è degenerata in manciate di secondi: Carmela Vittore si è ribellata per la visita non preannunciata e l’introduzione senza autorizzazione in tutte le stanze, ove c’erano tanti computer e strumenti di lavoro per le varie attività. Inoltre ha spiacevolmente appreso che si stesse già assegnando le stanze a medici ed infermieri.
La prof.ssa Vittore ha mandato via tutte le persone presenti – a suo dire – senza alcuna autorizzazione, sentendosi defraudata di uno spazio che gestisce da sette anni. Ha minacciato di denunciare i presenti per abuso di potere e violazione di domicilio. Dopodiché pare che il vicesindaco l’abbia tacciata di essere “sinistroide”, che quei locali, essendo del Comune, possono essere gestiti senza problemi dall’Amministrazione e che così facendo sarebbe stata colpevole del mancato arrivo dei finanziamenti per il Comune e della scomparsa del 118 a Turi. Inoltre non sembra aver dato alcun dettaglio aggiuntivo quando ha spiegato che la destinazione dell’UTE fosse già stata predisposta.
La Presidente ci ha spiegato che negli ultimi sette anni ha sempre gestito autonomamente quei locali, e che per gli ultimi due fu stipulata una convenzione con i Comune con cui si prevedeva, fino al 31 dicembre scorso, la locazione gratuita dei locali, con le spese di luce, acqua, fogna e pulizia a carico dell’associazione. Non essendoci stata alcuna richiesta di sfratto fatta in tempo utile, l’UTE rivendica che il contratto di locazione si sia rinnovato automaticamente per altri due anni, in rispetto alla regola del tacito consenso, e che questa situazione sia inconcepibile dopo tutti i sacrifici fatti e l’amore messo in atto per tenere in condizioni ottimali la sede. “Lo stato dei luoghi, oggettivamente impeccabile, è fonte di orgoglio per tutti i componenti dell’Università.”
Infine Carmela Vittore ha fatto alcune riflessioni: “E se avessero recato dei danni? se non si fosse ritrovato qualcosa, chi avrebbe pagato? e se fossimo stati fuori per qualche giorno? magari avremmo trovato la sede già occupata da altri. Per statuto, l’UTE, essendo una scuola per adulti, deve essere allocata in una struttura scolastica. Per spostarci in altri locali le nostre esigenze devono essere rispettate; non vogliamo finire in un tugurio. La cultura non ha colore politico e quindi l’offesa “sinistroide” ricevuta dal vicesindaco è assolutamente fuori luogo.”
La prof.ssa Vittore, molto agitata per l’accaduto, si è recata di lì a poco in caserma per raccontare l’accaduto ai Carabinieri. Non sappiamo se si sia proceduto alla denuncia.