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Gioco d’azzardo, servono riforme per bloccare l’illegale

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Occhi puntati sul gioco illegale anche in Puglia, con controlli e sequestri da parte dell’ADM. È sempre più urgente un riordino normativo dell’intero settore


L’allarme che aveva lanciato a maggio il presidente del Centro Studi Europeo Antiriciclaggio “Piero Vigna”, professor Emanuele Fisicaro, non è passato inosservato. “Le difficoltà economiche generate dalla pandemia hanno provocato un aumento del rischio di riciclaggio di denaro e infiltrazioni criminali nel nostro tessuto produttivo”, aveva affermato in un comunicato stampa. Infiltrazioni che risultano più forti all’interno della sanità e dell’edilizia, ma anche all’interno del settore del gioco.

Una vera e propria industria, quella del gaming, che negli ultimi mesi ha visto aumentare pubblico e di conseguenza introiti. Un aumento che ha attirato le mire di famiglie mafiose e associazioni criminali. Per questo l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato ha messo in campo una vasta azione di controllo e di ispezione. Nella Provincia di Barletta Andria Trani, ad esempio, i funzionari dell’ADM hanno sequestrato due carambole illegali, prive di nulla osta e di codice identificativo. Senza pensare poi alle centinaia di siti internet che offrivano gioco illegale e che sono stati oscurati e sequestrati.

Ma la vera arma contro il gioco nero è rafforzare quello legale. Ne è sicuro Federico Freni, sottosegretario del Ministero dell’Economia e della Finanza del dimissionario Governo Draghi. Un personaggio politico impegnato da sempre nella lotta per il gioco pubblico, ma che era rimasto sempre lontano dai riflettori e dai microfoni. Ora, come si legge in questa intervista riportata da Giochi di Slots, il sottosegretario dice la sua: “Uno dei pilastri fondamentali su cui si basa la legge delega è proprio la lotta senza quartiere all’illegalità. Occorre intervenire dove lo Stato è assente e non garantisce adeguati livelli di controllo. Se prospera l’illegalità si danneggia lo Stato e gli operatori del settore che lavorano onestamente e che lo Stato stesso ha il dovere di proteggere”.

L’auspicio di Federico Freni, espresso in questa intervista ad Agimeg, è che il futuro governo possa lavorare con impegno e serietà per il gioco pubblico, così da trovare soluzione nuove al miglioramento del comparto, “senza rinunciare alla tutela dei minorenni e delle fasce più deboli con maggiori garanzie contro l’illegalità”. Solo il futuro, adesso, ci dirà se il nuovo esecutivo sarà in grado di rispondere a questa domanda. Una domanda sempre più impellente e a cui va data una risposta a tutti i costi.

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