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La Polizia Locale cambia sede

La nuova sede temporanea

Il consigliere De Florio: “Finalmente gli agenti potranno lavorare in ambienti consoni e dignitosi”

Si stanno ultimando in questi giorni le operazioni di trasloco del Comando della Polizia Locale che si trasferisce temporaneamente nel complesso scolastico “Resta – De Donato Giannini”, precisamente al piano terra della struttura adibita a scuola media, con ingresso da Via Tenente Vitantonio Notarnicola.

Teresita De Florio

«Questo trasferimento – precisa la dott.ssa Teresita De Florio, consigliere delegato alla Polizia Locale – non nasce da un capriccio ma da una necessità: da anni era stata rappresentata alle varie amministrazioni l’insalubrità dei locali che ospitavano il Comando, evidenziando come la precarietà degli ambienti esponeva a gravi rischi la salute degli agenti. Era nostro dovere trovare una soluzione, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria che impone al personale di stazionare molte ore all’interno degli uffici per adempiere alle proprie funzioni istituzionali».

Uno “spreco” trasformato in risorsa

La soluzione è arrivata ed ha il merito di rimediare ad uno spreco che andava avanti da oltre 4 anni. Ricordiamo, infatti, che il piano terra della scuola media, ristrutturato con fondi comunali e regionali, a partire dal 2016 viene destinato a Centro Polivalente per disabili. L’Ambito Territoriale, già dal 2014, ne affida la gestione decennale al Centro Meridionale Riabilitativo, una srl con sede in provincia di Matera. Tuttavia, dopo alcuni mesi, le attività previste dal contratto vengono interrotte “a causa di carenza di utenti interessati al servizio”. E da quel momento non sono mai riprese. Dopo aver chiesto vani chiarimenti all’Ufficio di Piano sullo stato del progetto, la Giunta, piuttosto che continuare ad avere una ‘struttura fantasma’, in deroga al vincolo di destinazione, ha deciso di assegnare in via provvisoria ed eccezionale quei locali alla Polizia Locale.

“Si respira entusiasmo”

Prima di rivolgere le nostre domande, il consigliere De Florio e il Comandante Raffaele Campanella ci hanno consentito di visitare la nuova sede provvisoria. Inutile dire che il “salto di qualità” è incommensurabile, come traspare dal commento della dott.ssa De Florio, che condividiamo appieno: «Si respira molto entusiasmo: dopo anni di sacrifici, gli agenti potranno finalmente lavorare in ambienti consoni che, sono certa, saranno di stimolo per una migliore operatività. Finora sono stati costretti a fare i conti con spazi che, oltre ad essere insalubri, erano angusti, tant’è che una postazione veniva condivisa da più agenti, cosa che mal si conciliava con il particolare momento storico in cui la distanza interpersonale è imperativa. La nuova sede, al contrario, si presenta molto più luminosa e accogliente, con due ingressi separati rigorosamente privi di barriere architettoniche, uno riservato agli utenti e uno al personale. Ogni agente ha la propria postazione attrezzata, si è creato un ambiente separato per l’Ufficio SUAP e ci sono spazi congrui per l’archivio delle pratiche».

«Siamo grati all’Amministrazione per essere intervenuta e aver risolto l’annoso problema. La nuova sede – aggiunge il Comandante Campanella – permetterà di rendere più efficiente il nostro lavoro. In primis, abbiamo un parcheggio interno e non dovremo più sprecare tempo per recuperare i mezzi di servizio, che venivano custoditi nell’area dell’ex mattatoio comunale di Largo Pozzi. In secondo luogo, siamo a due passi dalla scuola, il che ci permette di assolvere al servizio di viabilità con tempestività».

Il trasferimento era previsto per la fine di dicembre. A cosa è dovuto il ritardo?

«Le operazioni di trasferimento sono state ritardate da alcuni problemi di connettività tra la nuova sede provvisoria e il Palazzo Municipale. La rete risultava estremamente lenta, tanto da inficiare l’operatività del Comando, creando una paralisi dell’attività amministrativa».

comando pl piazza XX Settembre

Quanto durerà questa ubicazione provvisoria?

«È difficile ipotizzare una scadenza poiché i locali della sede storica della Polizia Locale necessitano di importanti opere di risanamento, essendo interessati da un problema di umidità, molto probabilmente riveniente dalla presenza di cisterne sotterranee.

Occorre elaborare un progetto serio per attuare un intervento risolutivo; tra l’altro, è intenzione dell’Amministrazione riqualificare tutto il piano terra del Palazzo Municipale, ridistribuendo gli spazi in modo che, oltre ad accogliere in maniera degna il Comando della Polizia Locale e l’Ufficio Anagrafe, possa trovare la giusta collocazione anche l’Ufficio dei Servizi Sociali, conseguendo un risparmio rispetto alle spese che attualmente vengono sostenute per la sede distaccata presso la Biblioteca Comunale».

È stato obiettato che la nuova sede è troppo periferica rispetto al cuore del paese. Perché non avete valutato di utilizzare la struttura dell’ex Cinema Zaccheo?

«In verità, la sede provvisoria è a due passi dalla scuola che, a mio parere, dovrebbe essere considerata il vero cuore del paese. Ad ogni modo, il monitoraggio del territorio non risentirà della nuova ubicazione del Comando, anzi sarà agevolato: abbiamo allestito una centrale operativa da cui sarà possibile visionare in tempo reale i filmati trasmessi dalle videocamere di sorveglianza, recentemente installate nei punti nevralgici del paese.

Quanto alla struttura dell’ex Cinema Zaccheo, non è stata presa in considerazione poiché la cooperativa assegnataria avvierà le proprie attività nell’arco di un paio di mesi, prendendo possesso dell’immobile che, ricordo, è vincolato per 5 anni a finalità socio-assistenziali. Al di là di questo, sarebbe stato uno spreco: la struttura, dislocata su tre piani, è stata organizzata in vari mini-appartamenti, ciascuno dotato di servizi sanitari, spazi relax comuni e un’immensa cucina con annesso deposito e garage interrato. Capite bene che sarebbe risultata sproporzionata per le esigenze del Comando.

Avete valutato altre opzioni?

«Certo. In un primo momento si era pensato alla Biblioteca Comunale ma, dopo vari sopralluoghi, abbiamo scartato questa ipotesi per via dei corposi lavori indispensabili per renderla conforme agli standard richiesti.

Un’altra opzione che abbiamo ponderato è stata quella di ricorrere alla locazione di un immobile privato, in particolare avevamo individuato un palazzo in via Maggiore Orlandi. Tuttavia, questa strada avrebbe comportato, solo per il canone di locazione, un costo annuo di circa 15.000 euro. Inoltre, visto che il privato doveva eseguire alcuni interventi di adeguamento, chiedeva all’Ente di assicurare il rapporto di locazione per un periodo da 5 a 10 anni. Pur comprendendo le logiche del privato, che ragiona nell’ottica di ammortizzare le proprie spese, abbiamo ritenuto impensabile investire migliaia di euro di soldi pubblici senza che ci fosse un concreto beneficio per la comunità. Confrontandomi con il sindaco, si è convenuto di trovare un immobile di proprietà comunale, cosicché ogni risorsa impiegata sarebbe stata un investimento sul patrimonio dell’Ente che, un domani, resterà a disposizione della cittadinanza».

Accennava all’installazione delle nuove videocamere di sorveglianza. Può darci qualche dettaglio?

«A fine 2019, ci siamo aggiudicati un finanziamento regionale di 70.000 euro, volto alla realizzazione di un sistema integrato di videosorveglianza. Abbiamo impiegato le risorse per acquistare e installare 15 telecamere posizionate in sette postazioni: Piazza Silvio Orlandi, Via XX Settembre, Largo Pozzi, Villa Comunale “Aldo Moro”, Largo San Giovanni, Piazza Sandro Pertini e Largo Marchesale.

Al momento i lavori sono fermi: per alimentare le videocamere occorre collegarle alla rete elettrica comunale e siamo in attesa dell’intervento dell’Enel, cui abbiamo fatto richiesta di attivare il contatore già presente a Largo Pozzi e di installarne uno nuovo a Largo Marchesale. Non appena Enel farà la propria parte, si ripartirà speditamente e, sicuramente, per l’estate saremo operativi.

Aggiungo che, entro giugno, andrà in porto anche il progetto “Smart City”, che permetterà di ammodernare l’illuminazione del centro storico, installando parallelamente un sistema avanzato di videosorveglianza».

Nessun “grande fratello”

«Premesso che chi si comporta correttamente non ha nulla da temere – riflette il consigliere prima di congedarci – i tre progetti di videosorveglianza non vogliono creare un’atmosfera da “grande fratello” di orwelliana suggestione. Non si ha intenzione di “spiare” o controllare ma di dare ai cittadini una maggiore sensazione di sicurezza. I filmati verranno visionati solo dal personale della Polizia Locale, come supporto per ricostruire le dinamiche di eventuali reati.

È innegabile che le videocamere svolgono un ruolo deterrente contro atteggiamenti incivili e costituiscono uno strumento indispensabile per la prevenzione degli atti vandalici e dei fenomeni di degrado, come l’odiosa prassi dell’abbandono dei rifiuti che, ogni anno, fa ricadere sull’intera comunità inutili costi aggiuntivi».

Fabio D’Aprile

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