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Il sindaco: “Il Punto Vaccinale è una macchina alimentata dalla solidarietà di un’unica grande famiglia”

Mercoledì 14 aprile il Punto Vaccinale di Turi ha siglato il suo esordio, somministrando i primi 140 vaccini – un numero che ha superato ogni più rosea previsione – destinati ai cittadini fragili e ultrafragili.

Per quanti hanno seguito le “precedenti puntate”, sarà facile giudicare il ruolo essenziale che il sindaco Tina Resta ha giocato in una delle partite più importanti per la nostra comunità. Ad onta di ogni difficoltà e delle lungaggini burocratiche, il primo cittadino non ha mai perso di vista la meta da raggiungere: difendere la salute dei propri concittadini che non può essere sacrificata sull’altare delle “scorciatoie campanilistiche”. Era, dunque, d’obbligo raccogliere un suo commento su quella che, a buon diritto, è stata definita una “giornata storica”.

Si riaccende la speranza

«Mi sono battuta per avere il Punto Vaccinale a Turi – dichiara il sindaco – nella logica di evitare che i cittadini dovessero spostarsi in un altro Comune per ricevere la propria dose di vaccino; un palese controsenso se consideriamo l’elevato rischio di contagio e le continue raccomandazioni a “restare a casa”. E in questa battaglia la disponibilità dei cinque medici di base è stata fondamentale, così come è altrettanto fondamentale il lavoro svolto dagli altri medici curanti, che stanno eseguendo le vaccinazioni nei propri ambulatori».

«Non nego – ci confida – che, quando ho visto i box che il Comune di Turi ha predisposto per la vaccinazione, mi sono emozionata: dopo oltre un anno di Covid, di paure e incertezze, di divieti e polemiche, finalmente si riesce a vedere un raggio di luce. Si riaccende la speranza di ritornare alla normalità della vita che ci manca da tanto tempo».

«Il Punto Vaccinale – osserva fiera – è una macchina alimentata dalla solidarietà di un’intera comunità, un’unica grande famiglia che vuole uscire da questo tunnel. Sono molto felice del risultato che abbiamo conseguito e continuerò a monitorare la situazione, assicurandomi che si prosegua speditamente e senza ostacoli. L’unico obiettivo è che tutti i turesi si vaccinino il prima possibile, non lasciandosi irretire da notizie distorte e approssimative ma affidandosi ai propri medici curanti».

Un passo indietro…

«Tutto è iniziato con i sopralluoghi dei tecnici dell’ASL – ricostruisce il primo cittadino – indispensabili per accertare l’idoneità dei luoghi che il Comune di Turi ha proposto per allestire il Punto Vaccinale Territoriale (PVT), ovvero il Palazzetto dello Sport, la palestra della scuola media “Resta” e l’IISS “Pertini-Anelli”. Alla fine, la scelta dell’ASL è ricaduta sull’Istituto “Pertini”, ritenuto la struttura più idonea per vari motivi: ingressi separati, percorsi ben definiti per accedere alla palestra, una sala d’attesa post-vaccino e i corredi sanitari».

«Individuata la struttura – prosegue – mi sono prodigata per avere le autorizzazioni necessarie dalla Città Metropolitana e la disponibilità della Dirigente Scolastica, la prof.ssa Giusy Caldararo, che, unitamente al collegio dei docenti e al Consiglio d’Istituto, non ha avuto alcuna esitazione ad accogliere la nostra richiesta. Anzi, devo riconoscere che la prof.ssa Caldararo ha fatto molto più di quello che le spettava; ad esempio, ha fornito la rete internet utile per le procedure di registrazione delle vaccinazioni ed ha messo a disposizione il personale scolastico, collaboratori fantastici che ringrazio di cuore per tutto quello che hanno fatto per Turi».

«L’Amministrazione che rappresento – aggiunge – si è impegnata, attraverso la partecipazione fattiva degli assessori e dei consiglieri di maggioranza, per approntare il PVT in tempi record, strutturando i box, integrando la cartellonistica informatica, preparando la modulistica occorrente per la vaccinazione e pianificando le sanificazioni degli ambienti».

… Con lo sguardo al futuro

Chiuso l’excursus sul passato prossimo, il sindaco Resta ci anticipa i traguardi futuri che auspica di raggiungere: «Stiamo lavorando con l’ASL per attivare un percorso di accreditamento di medici, infermieri e amministrativi volontari, al fine di integrare le risorse umane dell’ASL e adempiere in maniera tempestiva alla vaccinazione di massa. L’appello che rivolgo alle Istituzioni competenti è di studiare un piano di copertura assicurativa per questi volontari che abbiamo il dovere di tutelare.

Spero, inoltre, di realizzare un Punto Vaccinale permanente, giacché gli epidemiologi hanno evidenziato che sarà indispensabile ripetere ciclicamente la vaccinazione anti Covid».

Grazie a tutti!

In conclusione, il sindaco esprime la personale gratitudine «verso tutti coloro che hanno contribuito affinché il Punto Vaccinale si realizzasse, dimostrando un’eccezionale solidarietà. L’elenco è lungo ma ci sarà modo e luogo per tributare il giusto onore a tutti i protagonisti di questa impresa».

Fabio D’Aprile

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Punto Vaccinale Turi

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