Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Attualità

Francesco Capocelli traccia i confini amministrativi di Turi

confini amministrativi turi

L’idea, mutuata da un ingegnere coratino, permette alle persone di sapere fin dove allontanarsi senza il pericolo di ricevere multe: la mappa è disponibile su Google My Maps

«Volete fare un giro in bicicletta, a piedi o di corsa, o in auto senza incorrere in sanzioni per aver oltrepassato i confini del comune in piena zona arancione per l’emergenza Covid? Da qualche giorno è disponibile, gratuitamente, una mappa che contiene i limiti amministrativi di Bari. Si può consultare sia dai telefonini che dai computer o tablet su Google My Maps. È sufficiente cercare Limiti amministrativi Bari. È segnato con una linea rossa tutto il perimetro della città, da località Macchie a nord a Torre a mare a sud, fono ai limiti di Adelfia nell’interno. A crearla e a metterla a disposizione di tutti è Giuseppe Maldera, 34enne coratino ingegnere della Planetek Italia, che ha realizzato le scorse settimane Mappobisceglie, con i luoghi rurali più significativi della cittadina adriatica, ed è al lavoro per altre località del territorio».

Questa la notizia pubblicata due settimane fa sul sito repubblica.it, corredata dalle spiegazioni rilasciate dallo stesso dott. Maldera: «Ho ricavato i dati dei confini amministrativi – spiega – dal sito dell’Istat, l’ho trasformato in mappa formato web, l’ho caricata su Google Maps e poi l’ho resa pubblica. Ho fatto delle escursioni oltre il quartiere San Paolo, verso Lama Balice, e temevo di uscire dal confine. Per questo ho pensato potesse essere utile a tutti. Volendo – aggiunge – si potrebbe fare per tutti i Comuni della Puglia».

I CONFINI AMMINSITRATIVI DI TURI

una delle cartine usate da capocelli per fare cio che ha fatto

L’appello rivolto da Maldera ha prodotto una certa risonanza nel barese ed a Turi è stato accolto dal giovane Francesco Capocelli, figlio di uno degli storici agenti della Polizia Locale: «Recentemente – racconta ai nostri microfoni – ho letto un articolo de “La Repubblica – Bari” in cui si parlava di un ingegnere al quale è stato ascritto il merito di aver creato una semplice mappa su Google My Maps con i confini del territorio del Comune di Bari; per quanto semplice, l’idea è oltremodo utile poiché permette alle persone di sapere fin dove allontanarsi, senza il pericolo di ricevere multe. Per queste ragioni, ho ritenuto opportuno fare lo stesso per Turi».

Ebbene, grazie all’encomiabile lavoro di Francesco Capocelli (clicca qui per consultare la mappa), adesso i turesi sapranno muoversi senza il peso angosciante dell’incertezza, del dubbio di essersi allontanati troppo dalla propria città finendo così per scongiurare il pericolo di pesanti sanzioni. Al di là della pandemia in corso, il tracciamento di Capocelli resta comunque degno di nota poiché permette di capire la reale vastità del nostro Comune.

PAESI DI CONFINE: UNO SCENARIO TRAGICOMICO

A proposito di confini amministrativi, sul filo del tragicomico si muovono le vicende dei cosiddetti paesi di confine; ne è un esempio Ferretto, paesino diviso in due sia dal confine regionale sia da quello comunale. Qui il Dpcm Covid, che vieta gli spostamenti fra Comuni diversi, si fa sentire più che altrove anche perché, fino al 5 dicembre, la Toscana (ora arancione) è stata zona rossa, con restrizioni dunque più gravi dell’Umbria, adesso “gialla” dopo essere stata “arancione”. A Ferretto la chiesa è nel comune di Castiglione del Lago, in provincia di Perugia (Umbria), mentre le case sono nel comune di Cortona, dunque presso Arezzo (Toscana). Tra le due zone Ferretto, a due passi dal Lago Trasimeno, divide non solo case ma anche negozi e attività ricreative. Come si legge dal sito lanazione.it, ci sono situazioni in cui i figli stanno in una provincia (e in una regione) e i genitori in un’altra, pur abitando a pochi metri gli uni dagli altri. Il dramma, purtroppo, è comune a tante altre realtà. Per esempio in provincia di Pisa: «Da casa mia a quella dei miei suoceri – così leggiamo dal sito poc’anzi menzionato – ci saranno appena due chilometri di distanza, che percorriamo abitualmente a piedi ma che ora rappresentano un muro invalicabile che ci obbligherà, per la prima volta, a trascorrere le festività divisi. Ed è un vero paradosso, perché così com’è la legge io che faccio il parrucchiere, e lo dico contro il mio interesse, posso ricevere clienti che arrivano da altri Comuni, se lo vogliono, ma non posso permettere ai miei figli di stare insieme ai nonni a Natale e Capodanno».

Insomma, uno scenario che ricorda la divisione geopolitica post-colonialista, fatta a tavolino, avvenuta in Africa: un problema che la maggior parte di noi non ha mai considerato nella sua assurda drammaticità; se non altro prima che arrivasse la “livella” del Covid-19, attraverso cui sono emerse nuove consapevolezze che, si spera, possano condurre gli uomini di tutto il pianeta verso una maggiore sensibilità ed empatia nei confronti dei propri simili.

LEONARDO FLORIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *