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Imprese ecosostenibili: bene l’Italia, ma si può migliorare

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Anche l’Italia finalmente si sta adeguando, sta scoprendo gli enormi vantaggi che possono derivare dall’attuare una svolta green, pure nel contesto aziendale. Già, la tendenza è quella, le imprese del Belpaese si stanno mostrando virtuose, affacciandosi verso delle scelte più ecosostenibili e di conseguenza contribuendo alla salvaguardia del pianeta, diminuendo l’impatto ambientale e migliorando i conti economici.

I dati sulla sostenibilità delle aziende in Italia

In certi casi può essere sufficiente modificare alcune cattive abitudini, in altri occorre invece una vera e propria politica aziendale volta verso questo preciso obiettivo. Sta di fatto che l’Italia si sta finalmente avviando sulla rotta giusta, come viene evidenziato da uno studio messo a punto da Refinitiv, tra i principali provider di dati finanziari a livello globale, in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Da questo documento emerge infatti che il 74% delle aziende italiane abbia una politica di riduzione delle emissioni, registrando a livello europeo la maggiore progressione negli ultimi 5 anni. Ciò non significa però che sia abbastanza, perché nonostante l’evidente crescita la percentuale è ancora inferiore alla media europea, che si attesta sull’81%. Tra i vari margini di miglioramento per far crescere di più questi dati, le aziende del nostro paese potrebbero iniziare a mettersi all’opera sullo stabilire delle policy di efficienza idrica (sulle quali c’è ancora molto da lavorare), o meglio ancora sul disclosure sui target di emissioni, dal momento che solo il 37% del campione preso in esame se ne è occupato (rispetto al livello medio in Europa di 51%), lasciando la percentuale praticamente invariata rispetto a quella di 5 anni fa.

Puntare sulla sostenibilità e ridurre i costi: si può fare, oggi in particolare

C’è ancora molto lavoro da fare, insomma, per puntare effettivamente sulla sostenibilità e ridurre i costi. Oggi sono tante le aziende che stanno ripensando ai propri uffici, visto che in molti sono passati in modalità smart working e potrebbero proseguire in questo nuova collaborazione anche una volta conclusa l’emergenza sanitaria. Una buona occasione per rendere la propria azienda più economica e, appunto, più “smart”. Un esempio è rappresentato dai consumi di luce e gas: si può scegliere una tariffa più ecosostenibile sui siti di settore, cercando allo stesso tempo di abbassare anche il costo dell’energia elettrica in kwh per le aziende.

Altro metodo è quello di impostare i dispositivi (come i personal computer) sulla modalità risparmio energetico, scegliere delle lampadine dello stesso tipo e contemporaneamente un condizionatore di una classe elevata, che magari potrà costare un po’ di più inizialmente, ma consentirà di risparmiare molto dal punto di vista dei consumi. Oltre alle accortezze da prendere all’interno dell’ufficio, se ne possono seguire altre all’esterno, per arrivare sul posto di lavoro quando non è previsa la modalità smart working. In tal senso i datori di lavoro dovrebbero incentivare l’utilizzo delle eBike laddove fosse possibile, oppure dei mezzi pubblici, in modo tale da provocare un impatto ambientale minore e ottenere così un ulteriore “risparmio green”.

Come visto, dunque, i modi per rendere la propria azienda più green ci sono e non sono troppo difficili da mettere in pratica. In un periodo in cui c’è un’attenzione maggiore verso queste tematiche si può pensare di investire sul green anche per la propria azienda, in modo tale da renderla più responsabile, perché comunque come detto c’è ancora molto da fare. Anche in Italia.

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