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Cultura

Gianni Rodari: cento di questi anni

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Casa delle Idee: Bordiglioni inaugura la mostra in onore del “maestro Gianni”. Tra un mese parte il percorso “I nostri bambini di Rodari”

Scandagliando nei nostri ricordi, ognuno di noi può dire di aver letto a scuola una poesia o un racconto di Gianni Rodari. Il 2020 è il suo anno, poiché nel prossimo ottobre il prolifico scrittore, giornalista e pedagogista originario di Omegna avrebbe compiuto 100 anni.

La sua figura è tra le più importanti nel panorama letterario italiano, specie per quanto riguarda l’ambito specifico della letteratura per l’infanzia. L’infanzia e l’immaginazione sono le parole chiave per comprendere l’intento intellettuale di Rodari, ancor più se ad essere presa in considerazione è la sua “Grammatica della fantasia”, un saggio nel quale il compianto autore affermava quella che forse è stata la principale missione della sua vita: «Quello che io sto facendo è di ricercare le “costanti” dei meccanismi fantastici, le leggi non ancora approfondite dell’invenzione, per renderne l’uso accessibile a tutti. Insisto nel dire che, sebbene il Romanticismo l’abbia circondato di mistero e gli abbia creato attorno una specie di culto, il processo creativo è insito nella natura umana ed è quindi, con tutto quel che ne consegue di felicità di esprimersi e di giocare con la fantasia, alla portata di tutti».

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La portata del suo lavoro non è certamente passata inosservata negli anni, anche al di fuori delle antologie scolastiche: un valido esempio in tal senso è rappresentato dal fascicolo “Attività su Rodari”, realizzato da Stefano Bordiglioni. In questo volume sono infatti raccolte numerose schede didattiche dedicate ai bimbi della scuola materna, primaria e secondaria di primo grado, tutte sviluppate da un brano, una filastrocca, una traccia impressa nel tempo dalla fervida mente del “maestro Gianni”.

Bordiglioni, insegnante, autore di fortunatissimi libri per ragazzi, di programmi televisivi e di alcuni componimenti musicali, ha raggiunto la nostra città nella mattinata del 5 gennaio: come in molte altre occasioni culturali, anche lui è stato accolto tra le mura di Casa delle Idee, su invito di Alina Laruccia, presidente di Didiario – Suggeritori di libri. Nell’impronta delle “Attività su Rodari”, la Laruccia fa sapere che anche Didiario, in collaborazione con Girasole, avvierà una serie di laboratori all’ex Polivalente in cui i fanciulli che vorranno prendervi parte potranno stimolare la propria creatività nel ricordo e nella rielaborazione attiva del pensiero e delle opere di Rodari. «Il nostro progetto – spiega Laruccia – che abbiamo voluto chiamare “I nostri bambini di Rodari” partirà a febbraio o poco prima. Due volte al mese, di domenica, dalle 16.00 alle 18.00, apriremo le porte di Casa delle Idee a coloro che sono interessati. Alla fine del percorso dedicheremo una mostra a tutti gli elaborati creati dai ragazzi».

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A proposito di esposizioni, l’approdo di Bordiglioni di domenica non è stato casuale: l’autore è stato infatti ospitato per inaugurare la mostra, organizzata da Didiario, dedicata a Gianni Rodari ed arricchita da alcune illustrazioni di sua figlia, ovvero Paola Rodari. L’evento è stato introdotto dalle parole dell’assessore Teresa De Carolis che ha lodato l’iniziativa, approvando gli sforzi di Alina Laruccia. Altro placet è arrivato da Aldo Patruno, Direttore Generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, il quale si è detto orgoglioso per la mostra e il percorso avviato da Didiario. Mostra che sarà aperta fino al 12 gennaio, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, tutti i giorni fino al sabato.

«Con ogni probabilità, alla luce delle richieste ricevute da scuole dei comuni limitrofi, riproporremo la mostra dal 14 al 24 aprile, parallelamente alla rassegna di Didiario. Nel pomeriggio di domenica molti fanciulli e gente di Putignano sono venuti a Turi per guardare cosa fosse esposto. Siamo molto felici» – commenta Alina Laruccia, nella cui formazione umana Rodari ha avuto molta importanza: «La mia generazione è cresciuta con le parole di Rodari. È stato un grande giornalista, ha dato valore alla fantasia ed è stato anche un partigiano. Mi piace ricordare “Quei bambini degli adulti”, in cui diceva che “dopo matura riflessione, finalmente mi sono accorto che i grandi hanno ragione tutte le volte che hanno torto”. Ricordo anche quando, alcuni anni fa, un’insegnante turese di italiano mi esortava a portare nella mia libreria Gianni Rodari. Mia madre, che aveva appena la quarta elementare, rispose subito dicendo: “Ma iè mùrte”. Spero che il livello di alcuni docenti sia cambiato».

Concludiamo dunque invitando i lettori a recarsi a Casa delle Idee per visitare la mostra o per saperne di più circa “I nostri bambini di Rodari”.

LEONARDO FLORIO

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