Finalmente si scioglie il nodo delle deleghe
Il sindaco Tina Resta formalizza il nuovo assetto dei compiti della maggioranza
Con il Consiglio comunale celebrato lo scorso 5 novembre si risolve la diatriba sulla “questione deleghe”. Durante le comunicazioni iniziali, il sindaco Tina Resta ha sciolto ogni riserva, assegnando a Stefano Dell’Aera la delega ai Lavori Pubblici, le politiche sociali saranno invece sovrintese da Onofrio Resta e il consigliere Teresita De Florio conferma la sua delega alla Polizia Locale, che ingloba da ora anche la voce “sicurezza”, prima gestita dall’assessore Gigantelli. Il sindaco mantiene quindi solo la delega all’Urbanistica.
Prima di avviare l’analisi dei punti all’ordine del giorno, il sindaco apre una parentesi sul project financing per l’efficientamento della pubblica illuminazione di tutto il paese. Il primo cittadino conferma che è stata presentata una proposta da parte di una ditta e invita tutto il Consiglio comunale a dare il proprio contributo nell’analisi dei contenuti.
«In merito alla vostra proposta di collaborazione della minoranza – risponde il capogruppo Angelo Palmisano – sicuramente troverete terreno fertile. Il nostro auspicio è che non si venga convocati a giochi fatti per chiedere solo il voto favorevole in Consiglio».
Blackout, lavori in somma urgenza
Concluse le comunicazioni, si inizia con l’esame della proposta di riconoscimento del debito fuori bilancio, riveniente dai lavori di somma urgenza per il ripristino della funzionalità della pubblica illuminazione all’indomani del blackout che si verificò lo scorso 16 settembre.
Prende la parola l’assessore Stefano Dell’Aera e ricostruisce puntualmente la cronistoria dell’episodio. Segue l’intervento dell’assessore Gigantelli che formalizza all’assise la proposta di delibera, precisando che «la somma di 25mila euro, anticipata per il ripristino della funzionalità della pubblica illuminazione, sarà interamente rimborsata dalla Società “e-distribuzione” e che fin d’ora si dà mandato al Responsabile competente di porre in essere gli atti gestionali consequenziali».
In questa vicenda il consigliere Giannalisa Zaccheo ravvisa due criticità. La prima è che «non c’è traccia di un impegno formale al rimborso dei danni da parte della Società “e-distribuzione”. Abbiamo letto la relazione della società e si dice che è stata conclusa la prima fase dell’istruttoria e comunica che ne sta per iniziare una seconda». Inoltre, nella perizia giustificativa dei lavori di somma urgenza, redatta dall’architetto Del Rosso, non emerge il nesso di causalità tra il guasto e i danni subiti dall’Ente.
Nella sua replica, l’assessore Dell’Aera chiarisce che i tecnici comunali non hanno la possibilità di accedere alle cabine elettriche Enel, eseguendo una diagnosi certa. Tuttavia, esiste un verbale dei tecnici inviati dalla Società che conferma il nesso di causa-effetto tra il guasto alla cabina elettrica in via Gramsci e i danni verificatisi all’impianto di pubblica illuminazione in piazza Silvio Orlandi, via XX Settembre, piazza Pertini e nelle strade adiacenti.
«Davanti a un paese spento per un guasto – aggiunge il sindaco Tina Resta – avevamo l’obbligo di intervenire per ripristinare l’illuminazione e l’abbiamo fatto in poche ore. Personalmente la mattina successiva ho chiamato il dott. Brienza, dirigente capo dell’Enel, che a sua volta mi ha fatto parlare con il responsabile della nostra area, il dott. Ciliberti. Quest’ultimo ha chiarito telefonicamente che il danno è stato causato da un intervento non corretto, eseguito dai tecnici Enel che stavano lavorando in quel momento sul territorio. Manca l’atto formale di assunzione di responsabilità perché stiamo aspettando il loro perito, che stiamo sollecitando, che dovrà valutare l’intervento eseguito».
5mila euro alla Protezione Civile
Approvato il provvedimento a maggioranza, si passa a discutere della seconda variazione d’urgenza al Bilancio di previsione 2019/2021, che permette di contabilizzare il contributo regionale indirizzato alla Protezione Civile. «Il Comune di Turi – espone il consigliere Teresita De Florio – ha partecipato a un avviso pubblico che prevedeva un contributo massimo di 5mila euro per l’acquisto di attrezzature per la lotta agli incendi boschivi. Ci siamo classificati undicesimi e abbiamo provveduto ad acquistare l’attrezzatura, tra cui soffioni d’aria, pale e divise». L’Amministrazione incassa il primo dei tre voti unanimi del Consiglio che, almeno finora, scorre fluido.
FABIO D’APRILE
Foto Antonio Gasparro