Un dono per Turi

Un albero genealogico ricostruito da Stefano De Carolis. Ringraziati i signori Coppi e Vickerman per il dono dei loro nonni

È sempre bello vedere riuniti, attorno ad un tavolo, sfumature grigie che sfogliano, sorridendo, fotografie e lettere di tempi andati. È meraviglioso ricollegare, attraverso i fili di un passato che si è nascosto per tanto tempo, linee familiari ignote a tanti. Legami che si stringono, occhi che si rincontrano, sorrisi che si abbracciano nonostante il tempo e le distanze li abbiano costretti a non vedersi più.

È stata una bella pagina per la storia locale e per le famiglie Coppi, Casilli e Bellantuono quella che si è scritta, nella sala Giunta, martedì 15 ottobre. A permetterla, un tessitore abile di rinvenimenti storici, Stefano de Carolis che, con grande maestria e sfidando il poco tempo a disposizione, ha collegato fatti, persone, episodi che hanno coinvolto queste famiglie turesi riunite per omaggiare due Italo-americani, giunti a Turi per un breve soggiorno.

Ricca di emozione e di sorprese la cerimonia che ha visti protagonisti Micheal Coppi, Dorothy Vickerman (Bellantuono) e Jenevy Patrice, moglie del signor Coppi, giunti a Turi da Boston U.S.A, con il desiderio di scoprire le proprie origini, o meglio le proprie radici. Sono trascorsi lustri da quel lontano giorno che ha visto i loro nonni lasciare la terra natia e cercare fortuna. Oggi, Micheal Coppi, di 75 anni, è medico chirurgo dentista, e con i figli, anche loro medici dentisti, ha realizzato una clinica odontoiatrica per bambini e ragazzi. Dorothy Vickerman Bell è una gentile signora di 88 anni, cugina del signor Coppi e solo martedì 15 hanno stretto la mano ai familiari turesi discendenti tutti dallo stesso ceppo.

Venuti nel nostro paese a respirare quell’aria che avevano respirato i propri nonni emigrati agli inizi del ‘900 negli USA, per pura casualità sono entrati in contatto con lo storico turese Stefano de Carolis a cui, l’agenzia a cui si sono rivolti per il viaggio italiano, ha chiesto se riusciva a recuperare informazioni sulla loro famiglia d’origine. Mai persona fu più giusta e in pochissimo tempo Stefano de Carolis ha ricostruito le vicende delle loro famiglie intersecando poi con i Coppi e i Bellantuono che ancora oggi risiedono a Turi.

Fonti storiche lasciate negli archivi hanno incrociato ricordi e documenti conservati nelle varie famiglie che, riunite in sala Giunta, forse troppo piccola per contenerli tutti, alla presenza del sindaco Tina Resta, del Maresciallo Adolfo Castore e di don Giuseppe Dimaggio, hanno ascoltato la ricostruzione familiare e rivisto, con gli occhi della mente, persone e situazioni di tempi passati. Un rapporto che, come ha precisato de Carolis, non si è mai realmente interrotto: “Il fratello della signora Dorohy, John Bell, oggi 89enne residente nel Michigan, fin da giovane ha avviato uno scambio epistolare con i parenti turesi appartenenti alla famiglia Bellantuono”.

Palpabile l’emozione in ognuno di loro. Forte la commozione del signor Coppi e della signora Vickerman a ricevere una pergamena di ringraziamento per quello che la loro famiglia ha lasciato a Turi.

È appunto grazie all’azione di ricostruzione di Stefano de Carolis, come il caro amico Franco Cannataro ha tradotto agli ospiti, che i turesi oggi sanno come i nonni degli ospiti, partendo da Turi nel lontano 1952, hanno donato un terreno edificabile e l’importante cifra di due milioni di lire, per la realizzazione di un’opera caritatevole in favore dei ragazzi turesi.

Su una documentazione storica si leggeva “orfanotrofio”, ma da un’analisi più attenta, de Carolis ha scoperto trattarsi dell’Oratorio SS. Maria Ausiliatrice. Qui infatti è presente e leggibile a tutti, un’epigrafe che cita “Benefattori Casilli-Coppi Winsted -Conn. Usa”, citando solo i cognomi dei turesi che lasciarono l’importante donazione alla comunità turese.

CINZIA DEBIASE