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Cultura

Anche Turi verso le ‘mattinate Fai’

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Grande successo per le giornate FAI d’Autunno; promossi a pieni voti i 60 ‘Apprendisti Cicerone’ del “Pertini”

Per la prima volta, lo scorso weekend, si sono tenute nella nostra città le Giornate FAI d’Autunno, un appuntamento che da diversi anni affianca l’evento nazionale delle Giornate FAI di Primavera. Questa nuova occasione culturale è stata possibile conseguentemente all’aumento, negli ultimi mesi, del numero dei volontari che vanno a comporre il gruppo FAI di Turi: «Non si può dimenticare che, se siamo alla terza edizione delle Giornate FAI, è anche grazie all’Istituto Superiore “Pertini-Anelli”, ed in particolare all’ex vicepreside prof. Osvaldo Buonaccino d’Addiego, e alla partecipazione sempre crescente degli ‘Appendisti Cicerone’ durante le Giornate FAI» – puntualizzano gli stessi volontari FAI.

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Dopo settimane di incontri, sopralluoghi e studio supportato dalle nozioni storico-artistiche di Giovanni Lerede ed “Il Paese magazine”, i ragazzi dell’Istituto turese, entusiasti come sempre, hanno rappresentato l’anima delle giornate FAI di sabato 12 e domenica 13 ottobre. Al fianco di questi 60 ‘Apprendisti Cicerone’, sempre presenti le instancabili docenti Pasqua Lomele, Maria Virginia Rossi, Loredana Salvatore e Tina Giuliano che, proprio a proposito dei loro studenti, ha poi detto: «Sono stata una delle docenti organizzatrici. È sempre una bellissima esperienza per i ragazzi, altamente formativa, dal momento che devono relazionarsi con gruppi di persone che non conoscono. È un modo, quindi, per mettersi alla prova, testare le loro competenze comunicative, gestire l’ansia che caratterizza sempre ogni nostra prestazione in pubblico. Il riscontro nei visitatori è stato positivo; hanno rivolto, infatti, molti complimenti ai ragazzi. Anche questi ultimi hanno espresso un parere molto favorevole sull’esperienza e sono pronti a rifarla».

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Stando invece al resoconto dei volontari FAI: «I 60 ‘Apprendisti Cicerone’, che quest’anno hanno accolto i visitatori provenienti da tutta la Puglia, si sono dimostrati ancora una volta meravigliosi. Preparati, simpatici e disponibili nei confronti di tutti. Vedere degli adolescenti passare il sabato pomeriggio e la domenica a ‘lavorare’ e parlare di arte e cultura ci emoziona ogni volta e ci spinge a continuare per questa strada, nonostante gli imprevisti e le vicissitudini. Noi ci auguriamo che sempre più turesi, e forestieri, partecipino a queste giornate per apprezzare la passione dei nostri ragazzi e i segreti dei nostri luoghi. Ringraziamo per il patrocinio il Comune di Turi e in particolare il vicesindaco Fabio Topputi per il sostegno, l’intero Comando della Polizia Locale e la Protezione Civile per la valida collaborazione nella buona riuscita dell’evento. Ringraziamo inoltre “La Casa del Pane” di Filomena Pentassuglia, la sartoria “il Labirinto” e l’Associazione “I Vecchi Tempi” per il magnifico e suggestivo allestimento del forno comunale. Il nostro ringraziamento va anche alla disponibilità di don Nicola D’Onghia e al diacono Leonardo Rossi e Giuseppe Netti per averci messo a disposizione due campane, due preziose Pianete e la Dalmatica e averci supportati negli allestimenti. Un grazie a Nuccio Gargano e alla “Casa delle Idee” per aver messo a disposizione dei ragazzi i locali della biblioteca, e a Fabio Zita, fotografo ufficiale dell’evento».

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Tra i membri dello zoccolo duro del gruppo FAI abbiamo sicuramente Domenica Laruccia, che ha accettato di rispondere alle nostre domande.

Quali le sue impressioni in merito ai giovani Ciceroni?

«Partiamo dal presupposto che i nostri Ciceroni sono preparatissimi. Io stessa ho avuto modo di ascoltarli durante i loro racconti e vi posso assicurare che sono davvero strepitosi. Hanno un metodo di studio che permette loro di essere fluenti nel discorso, di rielaborare i concetti, senza essere mai ripetitivi, e di saper coinvolgere tutti, e di questo va dato merito anche ai docenti. La cosa più bella, che mi stupisce ogni volta che sto con loro, è che riescono ad affrontare “il pubblico” con grande disinvoltura e preparazione, a prescindere da chi hanno di fronte: un perfetto sconosciuto o la loro mamma. Alcuni di loro mi hanno confessato di aver deciso di fare da Cicerone solo per mettersi alla prova, per superare la propria timidezza. Beh, ci sono riusciti!».

I visitatori hanno apprezzato questa modalità di fruizione, di conoscenza?

«Chi conosce il FAI sa che visitare un luogo con noi è diverso dal solo ammirare. Certo, una guida turistica è sicuramente più preparata di uno studente, ma i nostri visitatori sanno che sono proprio i ragazzi a fare la differenza. Alla fine di ogni percorso tornano al nostro banchetto per complimentarsi dei ragazzi e di quello che hanno visto. E sentire alcuni di loro, provenienti da Bari, da Gravina, da Corato, di aver scelto unicamente Turi per il loro weekend all’insegna della cultura ci riempie di gioia!».

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Per gli assenti, chi erano i Vaglies di cui si parlava alla vigilia di queste giornate FAI?

«I ragazzi lo sanno raccontare meglio di me! Ormai di questa famiglia si sono perse le tracce, ma vi posso assicurare che non erano affatto amati dai turesi, e per il resto vi toccherà venirci a trovare la prossima volta che apriamo un bene risalente al ‘600».

Durante l’ultima sagra cittadina, le anziane residenti nei pressi del Forno Comunale ci facevano notare di essersi impegnate autonomamente per illuminare con delle candele questo luogo. Il Comune sta adoperandosi per risolvere questo problema? È possibile mantenere accessibile il Forno non solo una volta all’anno?

«La magia del Forno Comunale è tale anche perché non è visitabile ogni giorno. Certo, un’adeguata illuminazione, che non sia il terribile riflettore posto sulla porta di ingresso, ma un sistema di luci calde e soffuse che valorizzi il forno, e soprattutto il ripristino della canna fumaria sarebbero un buon punto di partenza per poter tornare ad avere un luogo che racconta la nostra storia. Noi volontari di Turi ne parleremo al più presto con l’Amministrazione, perché valorizzare il nostro territorio non sia questione circoscritta alle sole giornate di autunno e primavera».

Ebbene, guardando invece al futuro, apprendiamo dal FAI di Turi che quest’anno, anche grazie all’impegno della Dirigente dell’IISS “Pertini”, la dott.ssa Giuseppina Caldararo, e della vicepreside prof.ssa Pia Impedovo, nonché di tutte le docenti, i ragazzi avranno la possibilità di partecipare ad un altro evento che da anni coinvolge tutte le scolaresche d’Italia: le mattinate FAI, un momento di condivisione e di scoperta dei beni della nostra Regione. «Non ci resta che dire grazie a tutti voi che ci avete dedicato del tempo e arrivederci alle prossime Giornate FAI!» – queste le parole conclusive e l’invito da cogliere.

LEONARDO FLORIO

Foto di Fabio Zita

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