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Cultura

Un po’ di Turi nei teatri d’Italia

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Marzella con l’Anfitrione dispensa musiche e grandi consensi

Abbiamo imparato a conoscerlo. Abbiamo lasciato che ci facesse innamorare della sua musica. Lo abbiamo accolto nelle nostre sale, lasciando diffondere le sue note in ogni angolo della nostra anima. Ha la capacità di far vibrare quelle corde interiori che non si spiegano di avere. Un trombone, il radong tibetano, la sua verve e la sua allegria sono i marchi che lo distinguono nel panorama artistico italiano e lo stanno accompagnando in un percorso di crescita professionale che merita sempre grandi spazi.

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Lui è Michele Jamil Marzella, l’estroso maestro turese che da qualche settimana ci sta regalando emozioni senza eguali da ogni teatro d’Italia. Da Bari a Napoli, Monza, Faenza, Torino, Milano e tanti altri per ottanta repliche di quello che si è rivelato un grandioso successo teatrale: l’Anfitrione di Teresa Ludovico e musicato da Michele Jamil Marzella. Per il secondo anno consecutivo, l’Anfitrione sta riscuotendo tantissimo successo di pubblico, regalando alla regista e agli attori emozioni fantastiche. Loro sono Michele Cipriani, Irene Grasso, Demi Licata, Alessandro Lussiana, Michele Schiano di Cola, Giovanni Serratore e il turese Michele Jamil Marzella

“È una delle esperienze più significative della mia vita” – continua Marzella, sempre più soddisfatto delle ovazioni e degli applausi che lo spettacolo sta riscuotendo. Compositore e musicista, Michele Jamil Marzella suona dal vivo durante ogni spettacolo per un incontro di suoni per raccontare, al fianco della recitazione, il tema del doppio, come nella stesura plautina. In “ Anfitrione” infatti vi sono equivoci causati dalla dualità tra i personaggi umani e le divinità che ne prendono le sembianze, come Anfitrione che diventa Giove. Una tragicommedia greca portata in scena da Teresa Ludovico con una meravigliosa drammaturgia basata sul doppio.

“Ecco perché la sua scelta è caduta su di me. So suonare il radong, che era il suono degli dei e il trombone il cui suono accompagna scene folcloristiche, come quelle dei baccanali” – ci confidò in passato l’artista turese. Un incontro artistico che ha ottenuto il “tutto esaurito” per ogni replica e che promette di continuare a raccogliere successi fino al termine della tournée.

È per un artista a tutto tondo, il teatro sembra essere la sua casa, il suo habitat naturale, dove portare in scena la sua triplice identità trombonistica: quella folcloristica, quella pensante e quella spirituale.

È Il suo ruolo di musicattore, quello che maggiormente attrae e incuriosisce la critica, che ha omaggiato la sua presenza in scena, come parte attiva e integrante dell’intero spettacolo. Musica, creazione, composizione e tanta vivacità artistica in una spiritualità che esplode di armonie e colori. Un eclettismo che ha trovato nel teatro una nuova dimensione, magari più completa, più profonda. Ma anche se lontano, Marzella continua a pensare alla sua terra, alla sua amata cittadina e dalla bacheca della sua pagina Facebook ha regalato a tutti noi un percorso che vi invitiamo ad ascoltare. Alzate il volume e regalatevi questi fantastici Suoni Emozionali sulla Via del Possibile, perduti nei vicoli e liberi di essere… Buon Ascolto…

CINZIA DEBIASE

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