Il ‘battesimo politico’ della Lega
Prima riunione dei tesserati della sezione turese. Il segretario Gigantelli presenta il suo progetto e nomina Celeste De Lucci referente della “componente femminile”
Si è svolta lunedì 12 novembre la prima riunione dei tesserati della sezione cittadina della Lega. Testimoni del “battesimo politico” del partito di Salvini sono sati i due coordinatori del sud-est barese: il consigliere Domi Ciliberti e l’ex deputato Pinuccio Gallo.
Domi Ciliberti ha esordito ripercorrendo i passaggi della nascita della sezione turese e ha rinnovato la fiducia nei confronti di Graziano Gigantelli da parte dei vertici regionali e provinciali del partito. Il suo discorso ha poi virato sull’importanza di costruire una coalizione con le forze del centrodestra, precisando, tuttavia, che, se non dovessero esserci i presupposti per una condivisione leale, il partito dovrà essere pronto a presentarsi da solo, indicando un proprio candidato sindaco. In conclusione del suo intervento, Ciliberti ha tenuto a precisare che la Lega non è approdata al Sud per farne “terra di conquista” elettorale, limitandosi a fare incetta di voti come tanti altri; c’è la ferma volontà di investire in politiche che portino ad un reale rilancio socio-economico del Meridione e di contribuire alla formazione della nuova classe dirigente. Motivo per cui non si esclude, il prossimo autunno, la nascita in Puglia di una sezione della “scuola di formazione politica” della Lega, al momento presente solo a Milano.
La parola è passata a Pinuccio Gallo che ha rimarcato il ruolo del partito come “prima linea” che consente di comprendere le dinamiche del presente e incidere sul futuro della collettività. Proprio per questo, l’imperativo della Lega deve essere quello di continuare a fare politica tra la gente.
La lega come “elemento di rottura”
È stata poi la volta del segretario cittadino Graziano Gigantelli che ha ribadito gli obiettivi del progetto: «Di fronte ad uno scenario in cui le elezioni sono diventate uno strumento per arrivare al potere e soddisfare le proprie ambizioni, la Lega intende porsi come elemento di rottura».
Negli ultimi decenni abbiamo visto la politica turese stretta nella morsa dei veti incrociati. Le amministrazioni sono “cadute” o sono entrate in uno stato di paralisi perché vittime dei “capricci” del consigliere di turno. Con il sindaco ridotto a “osservatore terzo”, tirato per la giacchetta nel mezzo di una contrattazione che lo precede e lo supera. Costretto a mediare tra i tanti interessi pur di consolidare la maggioranza e continuare a governare.
«Per uscire da questo empasse – ha commentato Gigantelli a margine della riunione – il nostro intento è quello di lavorare ad una squadra che elabori una piattaforma programmatica condivisa e presenti alla città una lista “bloccata”, in cui ogni candidato – scelto in base alle proprie competenze – assuma la responsabilità di portare avanti gli impegni assunti. In quest’ottica, il futuro sindaco diventa il “garante” dell’attuazione del programma. Nessun “colpo di testa” potrà essere tollerato: chiunque non si attenga alla linea stabilita durante la campagna elettorale, non passa all’opposizione e non crea gruppi misti, si dimette».
Confronto e Competenza
Un progetto ambizioso che parte da due principi: confronto con i cittadini, ritornando ad una politica dal basso, e competenza come caratteristica peculiare della futura classe politica, chiamata a gestire un paese in cui non può esserci spazio per l’improvvisazione.
Tenendo fede a queste linee guida, Gigantelli ha ufficializzato la scelta di Celeste De Lucci come rappresentante della componente femminile della Lega di Turi. Seguiranno ulteriori definizioni della struttura interna del partito, dal momento che «continuano a giungere i consensi di parecchi candidati che rispecchiano il target che ci siamo imposti».
Il dibattito con i tesserati
Dopo aver esposto i temi cardine che costituiranno l’ossatura del futuro dibattito programmatico con la coalizione, si è aperto il confronto con i tesserati presenti. Gli interventi hanno riguardato la necessità di ridare ossigeno alle attività commerciali ma soprattutto i problemi legati al settore agricolo. In molti hanno denunciato il peso sempre più stringente dei vincoli burocratici e l’incidenza dei costi dei contributi, due fattori che rendono i nostri prodotti non competitivi rispetto a quelli provenienti da Spagna e Grecia. Ed è proprio dal tema dell’agricoltura che la Lega ripartirà nelle prossime settimane, affrontando la complessa materia con il coinvolgimento dell’onorevole Rossano Sasso, come già accaduto prima delle elezioni politiche del 4 marzo.
FD