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‘Esordio di fuoco’ per i Commissari di Turi

Commissari Turi - Il dott. Fantetti, il Commissario Cantadori e il dott. Giangrande

Dal bilancio all’Anno Giubilare Oronziano, passando per il decoro urbano e il delicato problema dei lavoratori stagionali


La stagione commissariale si apre con un netto segno di discontinuità verso il passato, ovvero con la testimonianza dell’importanza della comunicazione.

Difatti, martedì 17 aprile, gli organi di informazione sono stati invitati ad una conferenza stampa indetta dal Commissario Andrea Cantadori, affiancato dai due Sub Commissari Sebastiano Giangrande, direttore del servizio ragioneria della Prefettura di Bari, e Nicola Fantetti, funzionario amministrativo della Prefettura, dislocato attualmente presso l’Unità della Protezione Civile.

«Vorremmo impostare il nostro incarico sulla base della massima trasparenza delle decisioni che prenderemo – esordisce il dott. Cantadori – e a tal fine utilizzeremo tutti i mezzi di comunicazione possibili, come il sito del Comune che vorremmo rinnovare e rendere più partecipativo e comunicativo nei confronti della cittadinanza. Tuttavia, senza il contributo della stampa, noi ben poco possiamo fare per veicolare le decisioni che prenderemo».

Decisioni operate nell’esclusivo interesse della collettività, giacché «nessuno di noi si vuole candidare o ha interessi politici» – mettono subito in chiaro i Commissari, insediatisi all’indomani della caduta dell’amministrazione Coppi.

Per almeno un anno, dunque, saremo al riparo dalle lotte di potere tutte interne, dai concorsi di popolarità per aggiudicarsi improbabili premi al merito e dall’incapacità di mantenere un rapporto dialettico con la stampa. Non male come prospettiva. E dire che qualcuno aveva definito “nefasto” l’arrivo dei “conquistatori” romani….

 

BILANCIO SANO

Concentrandosi sui temi affrontati durante la conferenza stampa, si è partiti dalla situazione delle casse comunali e, dunque, delle risorse a disposizione per garantire i vari servizi alla comunità turese.

«Abbiamo preso i primi contatti con la macchina comunale – espone il dott. Cantadori – e fortunatamente abbiamo trovato una situazione di bilancio sana. Non abbiamo riscontrato debiti fuori bilancio e questo è un fatto positivo che ci permette di guardare con serenità al prossimo futuro».

«Il Comune – prosegue il Commissario – non versa in condizioni finanziarie particolarmente brillanti ma in questo siamo colleghi del 99% dei comuni italiani», che attraversano tutti un momento di difficoltà dettato dal taglio dei trasferimenti dallo Stato, cui si sommano entrate proprie limitate.

«In un momento di crisi economica – rassicura Cantadori – è nostra intenzione evitare sia gli inasprimenti fiscali sia di pesare sulle tasche dei cittadini; cercheremo quindi di realizzare quanto più possibile economie, in modo da farcela con le poche risorse che abbiamo a disposizione»

A seguire un invito alla pazienza. «Sappiamo che i problemi sono tanti: l’assistenza ad una povertà crescente, le buche nelle strade e i vari servizi che vanno assicurati. Ci impegneremo, sulla base delle risorse disponibili, a continuare a garantire un servizio all’altezza di quello che si meritano i cittadini di Turi; al tempo stesso chiediamo di pazientare se la buca rimane aperta un po’ più a lungo o se un servizio ha qualche pecca».


COMMISSARI “GREEN”

«Noi crediamo molto all’ambiente» – asserisce risoluto il viceprefetto Cantadori. E la dimostrazione pratica arriva proprio dai primi provvedimenti adottati, di cui vi abbiamo parlato nello scorso numero.

«All’indomani del nostro insediamento, abbiamo dato disposizione ai Vigili Urbani di fare una ricognizione su tutto il territorio comunale per individuare gli abbandoni indiscriminati di rifiuti, aspetto su cui la nostra tolleranza sarà prossima allo zero.

Le discariche che andremo ad individuare nei prossimi giorni saranno bonificate ma, ovviamente, faremo anche un’azione preventiva per scoraggiare tali atteggiamenti. A tal proposito stiamo già studiando le metodologie migliori».

 

ANNO GIUBILARE ORONZIANO

«Ci siamo insediati alla vigilia di due importanti appuntamenti per Turi: l’Anno Giubilare Oronziano e la stagione cerasicola».

Per l’Anno Giubilare, il Commissario conferma di aver già avuto «incontri proficui con le autorità religiose» e che ci sarà il massimo impegno «per presentare il Comune di Turi per quello che merita». Si punterà in parallelo ad avviare un’attività di promozione, «sperando che abbia ricadute sotto gli aspetti turistici ed economici. Ci teniamo molto perché è un’occasione importante per Turi e forse avremo qualche gradita sorpresa…».

 

LAVORATORI STAGIONALI

Questione più delicata è, invece, quella della raccolta delle ciliegie. Ogni anno Turi si ritrova “impreparata” ad accogliere i tanti lavoratori stagionali che affluiscono in paese in occasione della stagione cerasicola.

Su questo fronte, i Commissari dimostrano di avere le idee chiare. In primis si sono aperti tavoli di concertazione con la Prefettura e la Regione per tamponare quella che – come ben spiega il dott. Cantadori – è impropriamente definita emergenza: «Quando lo stesso fenomeno si presenta per due o tre anni consecutivi, non è un’emergenza ma va affrontato a regime».

«Il Comune di Turi – argomenta il Commissario – da solo non riesce a fronteggiare l’arrivo di circa 150 lavoratori stranieri, ragion per cui ci siamo confrontati con Provincia e Regione. Ognuno per la per la propria parte si è messo a disposizione. Contiamo di avere della Regione dei moduli abitativi, dei bagni e quant’altro possa essere fornito per rendere, da una parte, più agevole la permanenza dei lavoratori; dall’altra, per creare meno disagio possibile alla cittadinanza».

I moduli abitativi, precisa il Sub Commissario dott. Sebastiano Giangrande, con ogni probabilità saranno posizionati nel campo sportivo: «Ci faremo carico di rendere idonea l’area, provvedendo ad una dignitosa perimetrazione, in modo che possano accedervi solo coloro che hanno la necessità di essere alloggiati per ragioni lavorative».

 

CENSIMENTO E CONTROLLI

Proprio per evitare che, come in passato, si crei una tendopoli alla mercé del “viandante di turno” o di chiunque ne voglia approfittare, è stato previsto un servizio di portierato, che verrà probabilmente affidato ad una cooperativa che, dopo apposito censimento dei lavoratori stagionali, disciplinerà l’entrata nei moduli abitativi attraverso il controllo dei contratti collettivi. Una prassi che vuole responsabilizzare chi viene accolto, «che ha il dovere di convivere civilmente con il contesto offerto».

Sempre sul fronte dei controlli, è stato interessato l’Ispettorato provinciale del Lavoro: «Da notizie che abbiamo – puntualizza il Commissario – non sempre questi lavoratori sono assunti in termini di legge, per questo abbiamo chiesto all’Ispettorato di intensificare l’attività di vigilanza fino alla fine di giugno».

In parallelo si è ricevuta la piena collaborazione dal Console onorario del Marocco, dott. Vincenzo Abbinante, dal momento che una buona percentuale di questi ospiti è di nazionalità marocchina. Ottima la risposta anche da parte delle associazioni di volontariato e di don Giovanni Amodio in rappresentanza della comunità parrocchiale turese. Dall’assistenza medica di base ad un pasto caldo, «tutti – evidenzia il dott. Giangrande – si sono resi disponibili a fare la propria parte anche in termini di “cordialità”. Questo va a merito della cittadinanza, perché l’espressione del volontariato non è altro che espressione della collettività».

 

LE PROSPETTIVE FUTURE

«Per questo problema – sottolinea Cantadori – abbiamo poco tempo, quindi al momento tamponiamo sulla scia di iniziative già avviate con profitto dalla precedente amministrazione. Per il prossimo anno però ci siamo riproposti di fare una riflessione più ampia. Ci sembra quantomeno inusuale che la parte pubblica si sobbarchi le spese per un’attività lavorativa che è privata e dovrebbe riguardare esclusivamente il datore di lavoro».

«Dobbiamo cominciare a parlare in termini propositivi per il futuro. Abbiamo già delle idee e, trascorsa l’emergenza, provvederemo a vagliarle» – stigmatizza il Sub Commissario Giangrande, che parla a ragione di un “esordio di fuoco” poiché, «nel breve volgere di due settimane, creare un sistema di accoglienza così delicato non è semplice». A margine, Cantadori riferisce che gli ex amministratori hanno voluto incontrare i tre Commissari per informarli su situazioni che sono importanti per la collettività. «Accogliamo volentieri suggerimenti sia degli amministratori che dei cittadini. Abbiamo già molte richieste di incontri e – chiosa il Commissario – cercheremo pian piano di evaderle tutte”.

FD

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