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Politica

Giovanni Mazzone: “Menino? Ex, ex, ex amico!”

Mazzone Giovanni

È molto probabile che alcuni politici “mitici” degli anni ’50 e ’60 ma al tempo stesso ostinati nel portare avanti il loro percorso politico, cambino idea e non vogliono presentarsialle prossime Elezioni comunali, che si preannunciano molto difficili e faticose per tutti. Un esempio, Onofrio Resta. Il professore lo ha più volte dichiarato. Non concorrerà per la poltrona di sindaco. Questo, per un semplice motivo: visto come è finito il primo e il secondo mandato, non può più ripetere la negativa esperienza da candidato-sindaco. Perché sa già come finirebbe. E pure noi lo sappiamo. Con le terze dimissioni.

Il senatore uscente, Michele Boccardi, del quale tutto si può dire tranne che si vuole sporcare di terra. E finirebbe per ripetere l’esperienza al Senato.

L’altro grande “vecchio” della politica turese è l’ex senatore Tonino Coppi. Ma l’unico vero problema di Tonino è che non sa e si rifiuta di sapere quanti voti valga. Da 4mila voti della sua prima volta al Senato ai probabili spiccioli di adesso. È difficile ipotizzare che sia lui un papabile candidato-sindaco.

“Io continuo – Giovanni Mazzone dice la sua – a puntare su Sandro Laera: brava persona, un buon politico. Devo dire che fa una gran bella figura se penso ad alcuni politici dell’era del bronzo che hanno amministrato male ma, che ora, li consideriamo molto meglio di come li giudicavamo a quei tempi. Mi piace ricordare, anzi non mi piace ricordare affatto ma devo farlo, la cosiddetta Triplice: Nicola de Grisantis, Emilio Ciccarone, Domenico Coppi. Questi tre sono tutti ex amici ma Menino è il più ex amico di tutti. Loro tre insieme ne hanno combinate di tutti i colori, partendo dalla fascia tricolore e arrivando ad un arcobaleno sempre più in fase di dilatazione espansiva”.

Giovanni Mazzone è vero che organizzerà un sit-in davanti al Municipio contro l’Amministrazione, sindaco Menino compreso? “Ma voi giornalisti ne sapete una più del diavolo! Questa notizia non la conosceva quasi nessuno. Nemmeno io (ride, n.d.r.). Ora sono costretto a portare avanti questo progetto che tanto tempo mi fa perdere ma devo ammettere che mi diverte molto l’idea. Aggiungo solo che ci sarà un tazebao alla casa di Biagio Elefante ai lati del quale protesteremo io e il mio cane-parlante. Non vi dico niente sugli argomenti della protesta, dico solo che sono MOLTO scottanti per l’amministrazione. Oserei dire che sono persino vietati ai minori di una certa età. Ci penserò su e vi farò sapere. Sono tentato. La fascia la farei mettere volentieri al cane, così potrei dire una frase a cui ci tengo molto: “Meglio un cane-sindaco, che un sindaco-cane”. 

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