Natalino Ventrella al senato presenta un piano per i migranti
Natalino Ventrella sarà a Roma, a Palazzo Madama (storica sede del Senato della Repubblica), mercoledì prossimo 3 maggio, per partecipare a un importante convegno su iniziativa del senatore Lucio Barani del Gruppo (ALA-SC), con presentazione del libro dal titolo “Oltre il Terrorismo”.
Il programma prevede altri autorevoli interventi: oltre a quello di Ventrella in qualità di commercialista e amministratore delegato del Consorzio Mediterrae con valutazioni sul fenomeno migratorio, interverranno Mario Mori (generale dei Carabinieri, prefetto e direttore scientifico della rivista Lookoutnews) e Armando Zippo (consulente economico-geo-politico e moderatore).
Aiutarli a casa loro.
Natalino Ventrella anticipa ai nostri microfoni i contenuti, in sintesi, del suo intervento. “Presenterò alla politica nazionale e internazionale il progetto di villaggi sostenibili, ossia la creazione di strutture per mantenere i migranti nei propri territori di appartenenza, aiutandoli da buoni cristiani cattolici, evitando l’islamizzazione dell’Europa, affinché le due civiltà non entrino in conflitto. Evitare anche i morti per mare che ci portiamo sulla coscienza, e civilizzando i popoli attraverso la creazione di lavoro lì, direttamente sul posto”.
Uno sguardo sulla politica turese.
Non c’è speranza per Turi, se non cambia la mentalità. Questa è in sintesi l’opinione di Ventrella. “Ho sempre detto che le liste non vanno composte per vincere le elezioni ma per governare – osserva l’ex consigliere comunale. L’establishment politico turese è un fallimento. Chiedo a tutti di individuare una lista più omogenea per le prossime elezioni e di occuparsi dei problemi di Turi… siamo in ritardo su tutto: dall’imprenditorialità agricola a quella industriale e commerciale, non abbiamo una zona industriale, non abbiamo una piscina, critichiamo i paesi limitrofi, ma siamo diventati l’ultimo paese della provincia. In più c’è una cultura disfattista dilagante, invidie e gelosie che bloccano lo sviluppo e che sono un male”.
L’appello ai preti di Turi.
“Bisogna avere coraggio” – prosegue Ventrella, che rivolge un appello anche ai parroci locali, a lavorare affinché i turesi diventino più umani, collaborativi e meno autodistruttivi e invidiosi. “Con la delegittimazione il paese non cresce!”.
Scenari a destra e sinistra?
“Sono sempre le solite persone. Ripeto – conclude – bisogna cambiare la mentalità puntando su persone che siano ottimi professionisti. I nomi che stanno venendo fuori di possibili candidati sindaci non cambieranno le sorti del paese, e così la prossima amministrazione sarà peggio di questa. Io non mi candiderò più. Non ho bisogno di visibilità locale per appendere una medaglietta sulla giacca”.
Sindaco e a assessori rinuncino allo stipendio.
Questo è l’ultimo appello che lancia Ventrella. Una provocazione: “Serve responsabilità e non bisogna più puntare su politici che fanno politica per lo stipendio o per non lavorare o andare in pensione. A sindaco Coppi e assessori dico: eliminate lo stipendio”.