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“Slow Food Day”, saper mangiare è un’arte

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In occasione dello «Slow Food Day», fissato per lo scorso sabato 8 aprile, si è tenuta a Turi un omonima manifestazione, ospitata nella cornice del convento delle Clarisse, su iniziativa della giovane Condotta Slow Food di Alberobello, che include anche Locorotondo e Putignano. L’evento annuale dedicato alla promozione della filosofia del “ridare valore al cibo”, quest’anno ha avuto come tema l’importanza delle scelte alimentari e le capacità dei singoli di “voler bene alla Terra”, sempre nell’ottica di rispettare chi produce in armonia con l’ambiente ed ecosistemi ed esaltando i “saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali”.

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Il convegno, abbastanza partecipato – circa cinquanta sono stati gli aderenti – ha previsto due momenti distinti: la parte più teorica e la degustazione.

Nella prima parte, interessanti ed in alcuni casi illuminanti sono stati gli interventi della biologa nutrizionista dott.ssa Catia Lippolis sul tema dell’importanza della biodiversità come motore di sviluppo locale, ma anche la testimonianza della signora Mariangela Netti dell’Azienda Agricola turese “La Lunghiera”. Mariangela Netti ha dato importanti suggerimenti ai presenti su come facilmente distinguere un formaggio industriale da uno artigianale, attraverso un analisi che interessa sopratutto olfatto, sapore, tatto e vista. All’evento hanno partecipato anche il fiduciario di Slow Food di Alberobello, Domenico Pugliese, ed il Sindaco di Turi, Domenico Coppi.

Tutti i partecipanti hanno inoltre avuto modo di farsi “un esame di coscienza” circa le proprie abitudini alimentari attraverso dei test e dei questionari che Slow Food analizzerà in seguito, al fine di redigere uno studio sulle abitudini degli italiani. Perché imparare a mangiar bene è il segreto per vivere in salute.

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