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Cronaca

Muamed Alfredo ora è sorvegliato speciale per terrorismo

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Turese choc convertito all’Islam

«Farò fare la circoncisione alle mie figlie»

Ha di certo sconvolto l’opinione pubblica l’intervista di una nota trasmissione radiofonica rilasciata da Alfredo Santamato, 42 anni, turese d’adozione e originario di Bari. L’uomo, italianissimo, ad un certo punto della sua vita, ha deciso di convertirsi all’Islam, dopo aver sposato una donna di origini africane, anche lei islamista.

Parole forti e assolutamente inaccettabili quelle di Alfredo, se pur in un’ ottica di piena apertura alle culture diverse dalle nostre. In particolare fa rabbrividire la sua concezione delle donne che ritiene meno intelligenti dell’uomo e sopratutto il suo difendere a spada tratta la pratica dell’infibulazione. Alfredo – anzi, come si fa chiamare dopo la sua conversione, Muamed Alfredo, chiama quella che è a tutti gli effetti una mutilazione e cioè la pratica dell’infibulazione, “circoncisione femminile”, spiegando anche ai microfoni della trasmissione che si tratta “di una piccola asportazione della parte finale della clitoride.

Ci auguriamo fortemente che le gravi dichiarazioni che riguardano le sue figlie, due bambine di soli due e tre anni, richiamino l’attenzione dei servizi sociali: a questo punto non si tratta più di qualcuno che vaneggia attraverso i mass media, ma di un potenziale abuso su minori. Parlando delle sue figlie infatti, Muamed Alfredo dichiara, incalzato dallo speaker radiofonico: «Devo ancora decidere se far fare alle mie figlie la circoncisione femminile, ma credo di sì, anche se ora sono piccole: tra qualche anno però credo di sì».

Commentare con disprezzo, rabbrividire, arrabbiarsi: sono tutte reazioni comprensibili e umane che questa intervista sta scatenando tra i turesi e non solo in queste ore.

Come ci auguravamo, le conseguenze in seguito alle dichiarazioni fatte dal Mohamed Alfredo, al secolo Alfredo Santamato, sono arrivate.

A seguito delle sue dichiarazioni durante la puntata di Piazza Pulita andata in onda il 9 marzo su La7, poi ripetute  durante la trasmissione radiofonica La Zanzara, in onda su Radio24 lo scorso 21 marzo, nel corso della quale il 40enne ha dichiarato alla che sottoporrà le proprie figlie alla infibulazione e inoltre, di usare in famiglia “metodi correttivi” violenti nei confronti della convivente e delle bambine, la Digos ha cominciato ad indagare. La Digos ha in questo modo accertato un’adesione a forme di islamismo estremista e a pratiche oltranziste della sharia, in particolare nei confronti delle donne. L’uomo è stato pertanto dichiarato sorvegliato speciale per terrorismo: gli agenti della Digos della polizia di Stato hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dal tribunale di Bari, a seguito della richiesta della locale Procura che ha ritenuto sussistenti i presupposti per la configurabilità della pericolosità sociale dell’uomo.
Le esternazioni televisive e radiofoniche  dell’uomo degli ultimi giorni non sono le prime, tanto che le  indagini sul soggetto erano iniziate già a metà 2016 a seguito delle sue  discutibili attività su internet. Gli agenti, nel corso delle perquisizioni, hanno anche sequestrato numeroso materiale di interesse investigativo.

Fa tirare poi un sospiro di sollievo la decisione del Tribunale dei Minorenni di Bari che  ha disposto l’affidamento ai servizi sociali del comune di residenza dei figli minori dell’uomo, affinché siano collocati unitamente alla madre, in una struttura adeguata. 

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