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ITES “Pertini” e CPIA – Altamura, insieme per rendere speciale il Natale dei detenuti

carcere turi

 

Il Natale colora con le sue luci, i festoni e la sua atmosfera alcuni giorni della nostra vita. Se per tanti il Natale è magia, condivisione, famiglia, gli amici di sempre e quelli nuovi insieme, è fermarsi, chiudere fuori casa la frenesia di tutti i giorni e recuperare il tempo per donarsi reciprocamente, per dimostrare una volta in più alle persone che amiamo che abbiamo voglia di stare con loro per altri l’enorme significato che questa particolare festività reca con sé accentua la tristezza, la nostalgia e il rimpianto.

Non tutti possono trascorrere questa festività insieme ai loro cari: c’è chi li ha irrimediabilmente persi e chi è rinchiuso in carcere e sconta il suo debito con la giustizia; costoro avvertono maggiormente la solitudine e il peso della detenzione. Lo cogli dagli sguardi, dalle domande di chi desidera sapere come è addobbato il paese, cosa si farà durante le vacanze… quasi che il solo racconto possa renderli partecipi di una “normalità” cui, in questo momento, non hanno diritto.

Nel carcere di Turi non mancano gli alberi di Natale e i presepi realizzati dai detenuti, ma non c’è alcun incanto. Il carcere è un luogo di sofferenza e riflessione.

Animati dalla voglia di portare anche in un posto così austero un po’ dell’atmosfera gioiosa del Natale, e di concretizzarne il vero significato, i docenti dell’istituto tecnico “Pertini” di Turi e CPIA di Altamura che si alternano all’interno della casa di reclusione, sostenuti dalla direzione, dal comandante, dagli educatori e dagli agenti si sono uniti alle volontarie vincenziane di Putignano per organizzare una tombolata e un piccolo rinfresco.

Il tempo scuola è stato dedicato ad una lezione diversa, alternativa. Nel rispetto dei ruolitutti hanno trascorso due ore insieme e hanno condiviso la gioia del fare una sorpresa e del riceverla. Scambi di auguri, chiacchiere sulla famiglia, ricette… tutto quello che rende un incontro “normale” anche in un posto così particolare. Molto apprezzati i dolci fatti personalmente da alcune docenti, proprio quelli, infatti, hanno permesso un ritorno ai sapori e alle tradizioni di casa.

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