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Politica

La politica del perder tempo…

Paolo Tundo

Paolo Tundo torna a tuonare sulla questione ponte. Il consigliere di opposizione e capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale riprende la questione del ponte, facendo riferimento alla risposta che il Ministero delle Infrastrutture avrebbe inviato al Sindaco. “Questo dicastero – spiega il consigliere –  non può dare chiarimenti riguardo al ponte, perché non si stratta di una strada statale. Tuttavia, ha dato dei consigli che danno ragione a quanto noi dell’opposizione abbiamo sempre sostenuto”. Tundo fa riferimento non solo all’ampiezza della stessa struttura, ma anche alla sua vicinanza al centro abitato e alla presenza, ad oggi accentuata, di barriere architettoniche, “che vanno contro qualsiasi norma attuale”. Tutto questo non convince il coordinatore di Forza Italia, per il quale l’amministrazione avrebbe adottato la “politica del perdere tempo”. “Mi meraviglio che l’amministrazione abbia mandato una simile comunicazione – prosegue – sapendo benissimo  che il Ministero non c’entrava. Stanno solo prendendo tempo, nella speranza che l’opposizione e i cittadini si ammorbidiscano. Ma non sanno, invece, che siamo ancora più arrabbiati. Adesso non so cosa faranno per rimediare a questo danno, quali soluzioni di allargamento adotteranno e dove andranno a trovare la copertura finanziaria necessaria. Io continuerò a chiedere sicurezza per i cittadini. Devono darci delle risposte”.

Tundo commenta anche le dimissioni di Giuseppe Tardi dal ruolo di assessore al bilancio. “Mi sono molto meravigliato che Tardi abbia dato le sue dimissioni, esternando responsabilità sia da parte dell’area tecnica che degli indirizzi politici all’interno della sua maggioranza. Io avevo già notato che c’erano delle situazioni di crisi tra di loro, che sicuramente la questione del ponte ha portato all’esasperazione. Bisogna però capire perché dimettersi in proprio in questo momento, visto che l’assessorato al bilancio è un elemento fondamentale nell’attività amministrativa di un comune”. Secondo Tundo, “Tardi, che è una bravissima persona e vuole vederci chiaro, probabilmente non ha visto la trasparenza finanziaria negli atti legati al ponte, come, ad esempio, l’aver indirizzato a quella struttura finanziamenti invece destinati alle lame”. E conclude che,  “farebbe meglio a dimettersi l’Assessore ai Lavori Pubblici, perché tutta questa situazione l’ha creata lui”.

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