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Tundo deluso dalla politica

Il consigliere Tundo

Forza Italia? “Situazioni equivoche”. “Dopo la tornata elettorale delle regionali mi ha fatto piacere sapere che Boccardi fosse rientrato in Forza Italia” – confida alle nostre colonne il coordinatore cittadino Paolo Tundo. “Quando c’è un partito che si spacca per problemi nazionali – spiega – ognuno fa delle scelte che io rispetto”. Ma a questo punto il tono del nostro interlocutore cambia, assumendo una leggera sfumatura di amarezza e delusione. Proseguendo a parlare del senatore Boccardi, ci racconta di aver “provato varie volte a comunicare con lui per telefono o tramite messaggi”, tentando di avere un incontro e discutere di come lavorare in sinergia per una crescita di tutto il coordinamento locale di Forza Italia. “Ad oggi tra me e lui non c’è stato alcun incontro di questo tipo”. Ci racconta poi di essere stato chiamato dalla consigliera Volpicella ed essere stato invitato dalla stessa a Villa Menelao prima di Natale per scambiarsi gli auguri. “Di regola non dovevo andarci, ma ho abbassato la testa e ci sono andato a malincuore perché non mi piacciono questi tipi di comportamento”. Secondo Tundo, sarebbe stato più opportuno che fosse stato il senatore Boccardi ad invitarlo, visti i ripetuti tentativi che il consigliere ha fatto per mettersi in contatto con lui. “Io ci sono andato e sono stato cortese, dimostrandomi superiore ai comportamenti degli altri”. Per quanto riguarda la realtà di Forza Italia a Turi, il coordinatore parla di “situazioni equivoche”, citando come esempio la posizione da indipendente di Mariangela Volpicella. Quindi confida che “queste situazione di criticità vengano superate per garantire un futuro migliore a Forza Italia, soprattutto dopo le disastrose vicende di disgregazione viste alle regionali. Disgregazione che abbiamo osservato anche durante le comunali a Turi se consideriamo le azioni di alcuni ‘personaggi’”. Ed è a questo punto che pone sotto i riflettori la sua coerenza: “Nonostante le frammentazioni, ho dimostrato la mia coerenza di politico che non si vende ad altre bandiere”. E conclude: “Con Boccardi non c’è alcun litigio. Come coordinatore resterò in attesa e sarò sempre aperto. Mi farà molto piacere se mi chiamerà per definire la linea di partito a livello locale, come intendiamo lavorare e farlo crescere”.

Per l’Amministrazione un voto negativo. Per l’anno appena conclusosi, il voto che Tundo dà all’attuale amministrazione è negativo. Ci parla di “bravi ragazzi”, che però mancano di decisioni e scelte sulle questioni importanti e di azioni di rilievo in ambito programmatico e amministrativo. “La politica non è solo stare al Comune, ma guardare anche oltre, intercettare finanziamenti ed altro. Bisogna stare attenti a come poter cercare di migliorare le situazioni”. Quello che Tundo sottolinea, è anche la mancanza di novità: tutto quello fatto fino ad ora, sarebbe residuo del passato, frutto di decisioni prese dalle precedenti Amministrazioni. “Fra poco saremo al terzo bilancio e non hanno fatto niente, nessuna traccia di progetti da sviluppare negli anni successivi. Non c’è niente al di fuori del vecchio. È un’amministrazione insufficiente”. Si augura che dal 2016 cerchino di “rigare dritto” anche su questioni importanti, tra cui la viabilità. Il consigliere di opposizione torna anche sulla sulle “beghe” interne alla coalizione di governo: “Fin dall’inizio ho constatato che c’erano grandi fibrillazioni politiche tra di loro, che tuttora esistono. Il Sindaco in Consiglio doveva dare chiarezza ai consiglieri di opposizione e ai cittadini, che notano queste situazioni. È una maggioranza che butta per strada battibecchi e forti botti di cui dovrebbero dare conto. Dicono che hanno raggiunto un’intesa e che a settembre faranno il rimpasto di giunta. Io non ci credo perché ho notato una certa rigidità degli assessori che non si vogliono dimettersi”. Tundo non dimentica nemmeno di tirare in ballo Gravinese, segretario locale del Pd, “che cerca di tirare a vantaggio del proprio partito e a svantaggio degli altri. È normale che ci sia una lotta interna su questa circostanza”. Tutto questo, a suo dire, sarebbe grave in quanto potrebbe essere la causa dell’“inettitudine” e della “mancanza di programmazione” di questa amministrazione.

La delusione politica. Infine gli chiediamo se è stanco della politica. “Se è litigiosità e non è propositiva, non rientra nella mia cultura. Se si continuerà così, sia a livello nazionale che locale, non credo che continuerò. Io che ho sempre messo il mio interesse da parte, guardando alle sofferenze dei cittadini, sono profondamente deluso da questo modo di fare politica”.

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