Poliambulatorio: sempre peggio…
Era il mese di luglio quando il Direttore Generale Asl, Vito Montanaro, in sala Consiliare, incontrò sindaco e cittadinanza turese (poche presenze), per esprimere la massima attenzione nei confronti delle problematiche sanitarie del paese.
Tante, nell’occasione, le polemiche avanzate dalla collettività nei confronti di carenze che penalizzano i cittadini turesi, costretti a doversi spostare in comuni limitrofi per trovare un’assistenza sanitaria degna di essere definita tale.
Un pediatra per 13mila abitanti; qualche specialista nel Poliambulatorio, senza nemmeno un ecografo, un 118 impegnato a coprire le necessità dell’intero territorio e attese infinite per prenotazioni o semplici richieste. È questo il panorama, triste, della sanità turese, alla quale, dopo tante parole e promesse, non si è arrivati ancora a scrivere la parola “finalmente!”.
Ci troviamo, piuttosto, a raccogliere l’indignazione di turesi che si vedono presi in giro da una mancanza di professionalità e di umanità che rasenta il ridicolo e che lascia stupiti sulla realtà di quello che accade.
Solo una voce tra le tante ci racconta di lunedì 19 ottobre quando “mi reco al Poliambulatorio alle 9,00 per eseguire una visita cardiologica prenotata per le ore 10.00” – inizia a raccontarci il nostro lettore. Tante le persone in attesa di eseguire la visita, “eravamo circa una ventina e qualcuno anche molto anziano” – prosegue. Dopo due ore ad aspettare di entrare nello studio e vedendo che nessuno, fino alle 11.00, era stato ancora visitato, “bussai ed entrai nella stanza del cardiologo” che licenziò il paziente con un “oggi non faccio visite perchè mancano le infermiere”.
Possiamo ben immaginare la faccia stupita del signore che, nonostante una prenotazione, eseguita diversi giorni prima, nonostante aver aspettato per oltre due ore nella speranza che il medico visitasse i pazienti previsti per la giornata, questi devono rinunciarvi perchè non vi è un numero sufficiente di infermieri. “Chiesi allora di firmarmi la richiesta, poichè sappiamo che se avessi fatto una seconda prenotazione, avrei pagato il tiket sanitario. Ma lo specialista non volle firmare!”.
Un caos all’interno del Poliambulatorio, con un personale ridotto all’osso ed incapace di risolvere le necessità quotidiane della cittadinanza, che inevitabilmente si ribella a questa mancanza di servizi che si protrae da troppo tempo.
“Mi recai, perciò dai Carabinieri, che mi invitarono nuovamente a tornare all’ASL” – poichè non si trattava di una loro competenza. Oramai superate le 12.00, i pazienti che avevano le prenotazioni hanno incontrato solo un “muro di gomma” sul quale scrivere la loro indignazione, costretti a tornare a casa senza aver potuto eseguire la visita medica specialistica.
“Perchè era presente un solo infermiere in tutto il Poliambulatorio?” – grida indignato il turese. Perchè, ci domandiamo, prenotare delle visite quando, con una minima programmazione, si poteva risalire ad una carenza di personale prevista in quella data? E se la visita cardiologica avesse avuto carattere d’urgenza, il paziente è costretto a rivolgersi al privato per poter avere una consulenza che il servizio sanitario nazionale dovrebbe garantirgli?
Chiaro lo sdegno del nostro concittadino nel raccontarci, ancora con stupore, l’inspiegabile assistenza avuta dal Poliambulatorio cittadino. Come altrettanto chiara la sua certezza: “non prenoterò più nulla a Turi. A questo punto è meglio spostarsi”.