Vigile volontario: approvato il regolamento

“La politica deve dare anche gli strumenti per risolvere i problemi” – esordisce così l’ass. Pedone, quando prende la parola per esporre il punto all’ordine del giorno riferito alla figura del vigile volontario.  E velocemente, con grande spirito di sintesi, legge l’art. 2 del regolamento, che sembra riassumere al meglio il fine di questo atto: “Con l’attivazione del servizio volontario vigile, si vuole istituire una figura di riferimento per i cittadini, in particolare per i bambini e per i giovani in età scolare, utili al fine di prevenire, nell’ambito del proprio ruolo e delle proprie competenze, episodi di inciviltà e comportamenti scorretti, oltre che fenomeni di rischio e devianza sociale. I risultati auspicati sono promuovere e sviluppare il senso civico e l’educazione ambientale nella cittadinanza, anche attraverso il buon esempio e consigli pratici circa le norme comportamentali del vivere civile e regolamenti comunali in genere. Si vuole responsabilizzare dal basso la cittadinanza nella gestione della cosa pubblica attraverso il coinvolgimento diretto, garantire ai cittadini un’opportunità per partecipare attivamente e contribuire positivamente alla vita sociale e culturale della comunità turese, recuperando e mettendo a frutto le capacità e le esperienze di ciascuno”. La partecipazione  – lo ricordiamo – è aperta a tutti i volontari, di età compresa tra i 18 e i 75 anni, previa presentazione della domanda in Comune e di un certificato di idoneità psicofisica. Si tratta di volontariato, quindi le persone interessate presteranno gratuitamente il loro servizio. La spesa per il Comune sarà solo la copertura assicurativa contro infortuni e la responsabilità civile verso terzi. Gli stessi volontari saranno dotati di una tessera di riconoscimento e di un cappellino distintivo o una casacca: si è voluta lasciare libera scelta anche a seconda di dove si andrà a prestare servizio. Il regolamento è stato approvato all’unanimità.