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Firmati due protocolli d’intesa per l’Ambito

Turi - La firma dei protocolli

Sono stati firmati, nella mattinata di ieri, martedì 13 gennaio, presso l’ufficio del Sindaco di Turi, due protocolli d’intesa tra i comuni facenti parte dell’Ambito Territoriale di Zona (Gioia del Colle, Turi, Sammichele e Casamassima). A siglare l’accordo, anche le organizzazioni sindacali provinciali di Cgil, Cisl e Uil, con l’obiettivo, tutti, di garantire un sostegno alle fasce più deboli e ai lavoratori in cassa integrazione.

«Cantieri di cittadinanza» e «Lavoro minimo di cittadinanza» sono i titoli dei due protocolli firmati dal Sindaco del Comune di Gioia del Colle, Sergio Povia, il sindaco del Comune di Turi, Domenico Coppi, il sub commissario del Comune di Casamassima, Paola Schettini e l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Sammichele, Giulia Lotito.

«Lo scopo è dare un sostegno al reddito delle fasce più deboli in un periodo in cui sono tanti i cittadini che, senza un lavoro, bussano alle nostre porte in cerca di aiuto», ha spiegato il sindaco di Turi, Domenico Coppi. “Sicuramente sarà un punto di partenza, un minimo sostegno, che va a ridare dignità a chi, senza lavoro, sente di aver perso”- ha quindi aggiunto. Un lavoro, l’acquisizione di competenze, una formazione, sono gli obiettivi principe di questi protocolli, cui bisognerà guardare e sfruttare con l’elaboraziuone di una concreta progettualità di ambito. A sottolinearne la sua importanza, l’Assessore ai Servizi Sociali di Turi, Giusy Caldararo, che ha evidenziato l’importanza di elaborare percorsi seri e duraturi che  saranno “poi valutati da una cabina di regia della Regione Puglia, la quale assegnerà i fondi” (circa 4 milioni di euro per tutta la Puglia) in base alla popolazione residente degli ambiti. “Per questo occorre fare una progettazione intelligente che possa rivolgersi davvero a chi ne ha bisogno”, ha aggiunto con fermezza la Caldararo, sostenuta dal consigliere comunale di Turi, Vito Notarnicola.

Turi - L'intervento del sindacalista UILUna speranza per chi l’ha persa, una possibilità di riscatto per chi non ha più un impiego. Sono questi i pensieri associati al plauso per l’iniziativa giunti da Sergio Povia, sindaco di Gioia del Colle, Comune capofila dell’Ambito territoriale, che ha ipotizzato la possibilità di “valorizzare anche professionalità oggi mortificate dalla crisi e tipiche di un territorio”.

“Grazie al Comune di Turi, che per primo ha portato questo progetto nell’Ambito, e si è fatto carico di tutto l’iter burocratico” – sono  state le parole dell’assessore ai Servizi sociali del Comune di Sammichele, Giulia Lotito. “Qualcosa in Puglia si sta muovendo in termini di politiche attive del lavoro” – ha quindi aggiunto al termine – Aldo Porrelli per la Uil Bari, che ha evidenziato come questi protocolli sono stati fortemente voluti dai sindacati

I progetti di lavoro coinvolgeranno i lavoratori per la durata di sei mesi, “ma ci auguriamo che possano poi prolungarsi” – è la speranza del Sindaco Coppi, condivisa dagli altri firmatari.

Ma di cosa si tratta?

«Cantieri di cittadinanza» è destinato ai disoccupati di lunga durata con priorità per le persone in condizione di particolare fragilità sociale già in carico ai Servizi sociali e per le quali, con l’eventuale supporto del Terzo settore, si prevede l’elaborazione di progetti di inserimento socio-lavorativo, sotto forma di cantiere di lavoro. Il cantiere di lavoro si può configurare come attività ausiliaria del servizio pubblico, di cui gli Enti locali possono avere necessità per realizzare determinati servizi di notevole rilevanza sociale nel campo dell’ambiente, dei beni culturali, del turismo o altri servizi pubblici o per effettuare attività di tutela o manutenzione del patrimonio pubblico, strutture edilizie, aree verdi, assetto stradale e simili, o ancora progetti di inserimento socio –lavorativo da realizzare con il concorso del terzo settore. Le attività di cantiere devono essere strutturate ed organizzate in modo da unire alle prestazioni lavorative retribuite, momenti di formazione ed orientamento professionale, allo scopo di fornire al soggetto più strumenti spendibili su mercato del lavoro. (È stato portato l’esempio dell’impiego di lavoratori socialmente utili che, nel periodo natalizio, hanno tinteggiato la scuola turese, permettendo che il comune spendesse solo 1300€ per l’acquisto di materiali).

Il secondo protocollo dal nome «Lavoro minimo di cittadinanza» è una linea d’intervento che prevede il diretto coinvolgimento dei Comuni nei processi di ricollocazione dei lavoratori inseriti nella Banca dati dei percettori di ammortizzatori sociali anche in deroga, attivando tavoli di intesa con il partenariato socio-economico locale. I progetti che saranno elaborati riguarderanno, per esempio, attività di recupero e difesa del suolo, di raccolta differenziata porta a porta, di manutenzione del verde pubblico e dei beni immobili di proprietà comunale, con particolare riferimento alle strutture scolastiche (escluso gli interventi sulle strutture scolastiche affidati ai lavoratori ex L.S.U. ATA, già contrattualizzati). A tal fine le Amministrazioni Comunali, si rapporteranno con i Centri per l’Impiego competenti per territorio, per l’individuazione dei lavoratori e per favorire al meglio i percorsi di ricollocazione attraverso il bilancio delle competenze dei singoli lavoratori e gli opportuni progetti formativi collegati al repertorio delle figure professionali presenti sul Catalogo formativo approvato dalla Regione.

Entrambi i protocolli nascono nell’ambito dell’Accordo Quadro tra Regione Puglia e Cgil, Uil e Cisl sottoscritto a luglio, denominato «Il Piano Straordinario per il lavoro – per un lavoro di cittadinanza» e finalizzato a potenziare il livello di efficacia del sistema della formazione professionale al fine di incrementare il livello di occupabilità delle persone. 

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