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Turesi, tassati e tartassati. L’amministrazione tace…

Amministrazione-Coppi-TARDI-SPADA-PEDONE

Ci risiamo. Cambiano gli uomini, cambiano i colori, ma non cambia mai nulla. I metodi sono sempre quelli.

La settimana scorsa abbiamo ascoltato diversi cittadini turesi che lamentavano l’accanimento terapeutico sulle nostre automobili, multate per ogni minima e impercettibile infrazione. Trovare un punto di incontro, guidati dal buon senso, sarebbe stata una strada percorribile, tuttavia dall’assessore al ramo Gianvito Pedone la risposta è semplice: non si può far nulla!

E cosa dire e pensare dell’assessore al Bilancio Giuseppe Tardi. Tasi, al massimo. Detrazioni, impossibili. Su altre cose, non so nulla. Ma i turesi si chiedono? C’erano alternative? Si poteva fare di meglio? La risposta è semplice: non si può far nulla! 

Giuseppe Tardi affermò in Consiglio Comunale che, modestia a parte, il suo era il miglior Bilancio possibile. Se lo dice lui… 

Un metodo. Uno stile o forse solo uno scudo per difendersi confermato da Leo Spada. Il capogruppo di maggioranza, infatti, in una sua dichiarazione sul giornale sintetizzava il nuovo stile Menino 2014: Turi oggi, può contare sulla migliore Giunta di sempre. Se lo dice lui…

Se il confronto non è ancora nel DNA di questa Giunta, ci sono invece, oltre cento cittadini turesi che, spontaneamente, si sono riuniti in un Comitato Cittadino, per discutere delle manovre approvate dalla Giunta Coppi che, senza nessun buon senso, ha votato all’unanimità lo spropositato aumento dei valori venali delle aree edificabili.

Non solo l’operazione Tardi-Tartassamento-Turesi si è svolta senza nessun confronto con gli operatori locali e con i cittadini, ma il tutto sembra essere completamente privo di senso, in quanto i valori venali sono stati varati non tenendo conto, ad esempio, della distanza dal centro urbano, della morfologia dell’area da edificare, così come della mancanza di viabilità di accesso all’area o dell’assenza di urbanizzazioni primarie e secondarie… ecc, ecc.

Di seguito vi proponiamo il verbale di assemblea del neo Comitato Cittadino Aree Edificabili.

VERBALE DI ASSEMBLEA

 Il Comitato cittadino Aree Edificabili, riunitosi in pubblica assemblea, sabato 8 novembre 2014 alle ore 16,15 nei locali siti in Turi a Via Stazione, n. 26 per deliberare sul seguente ordine del giorno:

 Proposte da indirizzare all’Amministrazione Comunale di Turi in merito al problema della individuazione del valore venale in commercio delle aree edificabili.

 Tra gli intervenuti, oltre ai proprietari delle aree edificabili, agli operatori del settore, agli intermediari delle vendite delle aree edificabili, ci sono anche dei tecnici iscritti agli Albi degli Architetti, degli Ingegneri e dei Geometri;

Gli intervenuti:

 

  • Presa visione dei valori venali in commercio delle aree edificabili, approvati all’unanimità dalla Giunta Comunale di Turi con deliberazione n. 32 del 18 settembre 2014;
  • Verificato che, con la suddetta deliberazione, venivano rideterminati i valori delle aree fabbricabili da prendere come base per il calcolo delle imposte comunali  IMU e TASI per l’anno 2014.
  • Preso atto che:
  • i nuovi valori venali, così come determinati, sono puramente teorici e che, inoltre, sono molto alti e distanti dai reali valori in commercio;
  • i valori precedentemente utilizzati, ritenuti congrui da tutte le passate amministrazioni erano valori che avevano trovato riscontro nei prezzi correnti di mercato e quindi nella realtà ed erano stati determinati in tempi in cui il mercato immobiliare era in buona salute e non in crisi come attualmente;
  • Considerato che:
  • la situazione del mercato edilizio nel nostro Comune è ancora peggiore rispetto agli altri Comuni limitrofi  in quanto, oltre alla crisi finanziaria, vi si aggiunge l’enorme offerta sia di abitazioni già costruite negli ultimi quindici anni (per la maggior parte invendute e disabitate) sia relativa alle autorizzazioni edilizie rilasciate ed ancora in corso di realizzazione/ultimazione;
  • attualmente a Turi le aree edificabili sono senza mercato in quanto invendibili per mancanza di domanda;
  • dalle statistiche nazionali e regionali, dal 2008 ad oggi il mercato immobiliare ha subito un crollo nella misura non inferiore al 40%;
  • l’attuale valore di mercato delle aree edificabili non è certamente aumentato negli ultimi anni, anche in virtù della modifica dei parametri urbanistici previsti dal nuovo PUG, anzi è diminuito in quanto:
  • sono diminuiti gli indici di edificabilità all’incirca del 30%;
  • è stato introdotto l’obbligo di cessione di standards e/o di monetizzazione delle aree;
  • si sono introdotte norme piu restrittive per l’edificazione, con notevole allungamento dei tempi di realizzazione (P.U.E. su aree eccessivamente estese nelle zone di espansione, P.U.E. su aree di superficie superiore a 1500mq in quelle di completamento, vaste M.U.O nelle zone F ed M);
  • sono notevolmente aumentati gli oneri concessori;
  • il perdurare della crisi finanziaria e la difficoltà di ricevere prestiti dalle banche da parte degli imprenditori, insieme alla mancanza di domanda, condizionano ed allungano i tempi di realizzazione degli interventi edilizi, facendo diminuire il valore di dette aree edificabili (tempi molto distanti rispetto ai 4 o 10 anni indicati nella relazione dell’ingegnere comunale);
  • la determinazione del valore venale in comune commercio di un’area edificabile è operazione molto complessa da esperirsi da parte di esperti in estimo e da parte di tecnici del settore che conoscono dettagliatamente lo stato dei luoghi dell’area da valutare ed inoltre richiede tranquillità di valutazione, notevole tempo da dedicare all’operazione, impegno ed aggiornamento continuo e continui contatti con operatori e tecnici del settore, con intermediari di vendite, con notai;
  • i valori delle aree edificabili sono stati determinati per grosse aree, sì omogenee urbanisticamente ma assai disomogenee al loro interno;
  • per la determinazione di valori individuati con deliberazione di G.M. n. 32/2014, non sono state tenute in considerazione molte caratteristiche che avrebbero determinato, ove valutate, l’adozione di indici di riduzione o deprezzamento del valore delle aree edificabili, cosa che invece era stata considerata nella individuazione dei valori venali precedentemente utilizzati;
  • tra queste caratteristiche, per sommi capi, sono da annoverare tra le più importanti, la distanza dal centro urbano, la morfologia dell’area da edificare, la mancanza di viabilità di accesso all’area, la mancanza di urbanizzazioni primarie e secondarie, la prontezza dell’area per l’edificazione oppure la differita suscettibilità edificatoria, vincoli vari, oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione, ecc..;
  • Preso atto che con la deliberazione n. 32 del 18 settembre 2014 è stata confermata ad unanimità, senza integrazioni e/o modifiche la relazione dell’ing. Comunale, non è stato invece interpellato in merito nessun operatore del settore edilizio, nessun intermediario per le vendite di dette aree edificabili, nessun tecnico del settore, nessun notaio, ecc, ecc, ;
  • Constatato che il PUG in vigore è oltremodo sovradimensionato, specialmente per le zone C-F-D e PIP, rispetto alle reali esigenze di un Comune come il nostro che in questi ultimi mesi vede decrescere la popolazione residente e che ha un patrimonio immobiliare (tra invenduto, costruito, autorizzato ed in via di completamento) sufficiente ad ospitare molto più della popolazione residente;
  • Che, con l’economia attuale, l’aspettativa di vedere realizzati insediamenti  sportivi, alberghieri e produttivi  nelle vaste aree C-F-D-M e PIP, distanti e mal collegate con il centro urbano è  lontana nel tempo di almeno trentacinque, quaranta anni;
  • Verificato che molti Comuni hanno ridotto i valori delle aree edificabili in considerazione del particolare momento di crisi generale ed in particolare del settore edilizio;
  • Al fine di evitare ai contribuenti una individuale ed onerosa perizia tecnica giurata di valutazione del valore delle singole aree edificabili o l’apertura di contenziosi con il Comune, altrettanto onerosi:

 

 L’ASSEMBLEA

Dopo ampia ed animata discussione, per tutto quanto innanzi esposto che qui si intende integralmente riportato, su proposta dei tecnici qualificati presenti, all’unanimità decide di chiedere all’Amministrazione Comunale di Turi di:

 

  • abolire i valori delle aree edificabili individuati con deliberazione di G.M. n. 32 del 18/09/2014;
  • prendere in considerazione per le aree che erano già edificabili i valori precedentemente individuati e ritenuti congrui fino a tutto il 2013,  riducendoli altresì di non meno del 30%, in virtù di tutte le motivazioni sin qui esposte;
  • prendere in considerazione per le nuove aree edificabili, zone C1-D-F-M e PIP, vista la complessità della loro attuazione, in completa assenza di progettualità/programmazione di opere pubbliche da parte del Comune oltre che di difficoltà oggettiva di formazione di comparti troppo estesi, costituiti da proprietà enormemente frammentate, i Valori Agricoli Medi ufficiali, corrispondenti alla coltura risultante al catasto.

 

 L’ASSEMBLEA

All’unanimità

 

  • decide che non ricevendo dall’Amministrazione Comunale alcun riscontro alla presente richiesta entro le ore 14,00 di giovedì 13 settembre 2014, riterrà la stessa rigettata e l’Amministrazione Comunale non interessata alla problematica delle aree edificabili.
  • stabilisce di autoconvocarsi per giovedì 13 settembre 2014 alle ore 16,00 presso gli stessi locali di Via Stazione, n.26, per fissare, in quella sede, la data in cui riunirsi presso l’androne di ingresso del Comune a Via XX Settembre, n. 5, per dimostrare pacificamente il proprio dissenso ed intraprendere tutte le azioni che i cittadini  riterranno utili porre in essere.

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