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Cultura

Il Bibliomotocarro arriva a Turi

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Spesso si dice che i ragazzi, specie i più piccoli, sono restii alla lettura. Entrare in libreria ed acquistare un libro è molto più raro che comprare un gioco o un prodotto tecnologico. Ma se fosse la libreria ad andare dai ragazzi, cosa accadrebbe?

L’esperimento è stato realizzato ed il risultato è stato più che straordinario. Nella mattina di sabato 11 ottobre, lungo le vie di Turi e poi in piazza San Nicola, è arrivato direttamente da Ferrandina (Mt), il maestro Antonio La Cava. Un maestro, ormai in pensione, che ha deciso di dedicare la sua vita ai bambini, ai libri e soprattutto a diffondere la cultura.

E, con il suo Bibliomotocarro è arrivato anche a Turi, invitato dal Presidio del Libro suscitando tanta curiosità e voglia di leggere. Perché a bordo del Bibliomotocarro, il maestro di Ferrandina, trasporta libri, quaderni e filmati per bambini di tutte le età. Storie, racconti, giochi, laboratori, nella piazza turese, presto divenuta una libreria a cielo aperto, dove la parola d’ordine era ‘libro’. “Particolarmente interessanti sono i Libri Bianchi” – ci ha raccontato il maestro La Cava, mostrandoci volumi realizzati dagli stessi studenti di scuola elementare, incontrati in questi anni. “Ognuno di loro ha raccontato una storia, la prima che gli fosse venuta in mente… e a partire dalla prima, ogni successivo bambino ha aggiunto un proprio racconto, un disegno o tutto quello che desiderava”. Una sorta di diario di viaggio degli studenti italiani, sconosciuti tra loro, ma accomunati dall’incontro con il maestro e dall’aver scritto sullo stesso quaderno. “E se i libri li scrivessimo noi?” – fu la proposta di una bambina. Da qui, partì la possibilità di raccontare e raccontarsi del mondo della fanciullezza.

Un maestro di strada, una scuola in strada, in piazza, lungo le vie. E per Turi ha così girato il Bibliomotocarro facendo sorridere e divertire i tanti ragazzi e bambini che, con i loro genitori e nonni, hanno animato piazza San Nicola. Libri scelti, letti, commentati, in una mattinata dove la cultura libraria ha prevalso sulla tecnologia, e i bambini sono stati catapultati nella casetta del motocarro per vedere, oltre che leggere, le storie che non hanno età.

Emozioni all’arrivo, emozioni durante la mattinata ed emozioni al saluto finale, quando quasi in coro i bambini hanno ringraziato il maestro, chiedendo un nuovo incontro. Perché non è mai stato più semplice e divertente, far avvicinare i bambini alla lettura!

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