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San Sebastiano… donaci un Sindaco

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Lunedì scorso, presso la Chiesa di San Giovanni Battista, si è tenuta per la festa della Polizia Municipale, la santa messa in onore del santo patrono dei vigili, San Sebastiano.

Egli era un militare romano, martire per aver sostenuto la fede cristiana; è venerato sia dalla Chiesa Cattolica che da quella Ortodossa ed oggetto di un culto antichissimo. Visse sotto l’impero di Diocleziano. Divenuto alto ufficiale dell’esercito imperiale sostenne i cristiani incarcerati e diffuse il Cristianesimo tra i militari. Fu denudato, legato a un palo e trafitto da così tante frecce da sembrare un’ istrice. Sopravvissuto alla pena, curato da Santa Irene, invece di fuggire e mettersi in salvo, tornò dall’imperatore per dichiarare apertamente la propria fede. Fu flagellato a morte. L’omelia di Don Nicola D’Onghia è stata incentrata sul valore della legge e del bene comune che devono essere associate ad una fede salda, sull’esempio del santo martire. “Quando la legge è fine a se stessa, non cambia la vita. Il cuore è lontano. Possiamo essere bravi nelle pratiche ma il rischio è svuotare tutto questo del suo significato pieno. Gesù porta l’agire a compimento. Tutto è vero se c’è un atteggiamento interiore proiettato verso Dio e verso i fratelli. Non ci deve essere divisione ma unità tra la propria interiorità e la propria esteriorità. San Sebastiano era un soldato di Diocleziano. Questo santo era fedele all’impero ma Diocleziano non sapeva che era un cristiano. Fu martirizzato con le frecce. Era al servizio del bene della città e delle persone. Al primo posto, c’è un bene superiore garantito dall’ordine, dalla legge ma quest’ultima deve essere una via; il fine deve essere il bene. Il servizio deve essere sempre più ispirato da questa visione e il servitore dell’ordine pubblico non deve essere un semplice esecutore dell’ordine pubblico. I cittadini seguono i buoni esempi. Uno stato giusto significa cittadini giusti, come afferma Aristotele. Deve crescere il senso del bene e della giustizia.” Il comandante dei vigili Michele Cassano, dopo la celebrazione, ha espresso il proprio augurio per il 2014: “L’augurio per il 2014 è che, ben presto, ci sia l’amministrazione comunale che dia i necessari indirizzi di carattere generale, alla nostra attività. Senza amministratori non ci sono direzioni politiche che orientino lo sviluppo della collettività. Ad esempio, la vecchia amministrazione aveva previsto la chiusura del centro storico al traffico, ad esclusione della zona a traffico limitato e l’ aumento delle zone pedonali. Ci auspichiamo che migliori la qualità del servizio che offriamo. Non molti comuni sono capaci di consentire l’inizio di un’attività produttiva in un solo giorno, grazie al SUAP telematico. Viene inviata la domanda tramite internet e poi essa è da noi opportunamente controllata, in tempi brevissimi. Ciò ha consentito di eliminare la carta e ha favorito un notevole snellimento burocratico. Ci auguriamo per il nuovo anno il rafforzamento della protezione civile. Siamo uno dei pochi comuni ad avere un gruppo, completamente operativo, fatto di volontari che dipendono direttamente dal comune. E’ un fiore all’occhiello, un vanto. Abbiamo una centrale operativa collegata direttamente con quella regionale, ovvero, sulla sua stessa frequenza. Siamo nell’elenco regionale delle associazioni di volontariato e, quindi, nazionale. A breve, la protezione civile avrà il Pick up, con l’atomizzatore, per spegnere gli incendi boschivi. Faremo tutto in nome del bene comune, compresi gli interventi con il telelaser per proteggere tutti. Non tutti sanno che il limite di velocità cittadino è di 50 km all’ora. Abbiamo chiuso due sale giochi. Noi, da parte nostra, continueremo a tutelare con i controlli, il bene comune. Con la nostra attività preventiva vogliamo sensibilizzare l’aspetto civico delle persone perché se migliora il comportamento generale, migliora la qualità della vita di tutti i cittadini.”

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