Agricoltura e associazionismo: le ricette di Tonio Palmisano
Chi è Tonio Palmisano e perchè ha deciso di scendere in campo con la lista ‘LeAli per Turi’?
Sono un imprenditore agricolo, diplomato in agraria. Ho 36 anni, sposato, vivo e lavoro a Turi, e la cosa più bella che sta per accadermi è che fra un po’ diventerò papà! Mi occupo con amore passione e dedizione di uva da tavola e ciliegie. Ho accettato di candidarmi con la lista “LeAli per Turi” perché penso che abbia i requisiti giusti per amministrare in modo eccellente la nostra cittadina. Come imprenditore agricolo penso che sia il momento che la nostra agricoltura abbia un rappresentante vero e che viva quotidianamente i problemi del settore.
In quanto imprenditore agricolo, cosa ritiene che sia necessario attuare per il futuro del settore a Turi, che sino ad ora non è stato fatto?
Ritengo che Turi abbia bisogno di seguire un percorso associativo tale da portarci alla consapevolezza che “l’unione fa la forza” dal momento che ormai tutti i mass-media ci invitano a stare insieme per avere forza contrattuale, non solo nella vendita dei prodotti ma soprattutto nella quotidianità in quanto, in questo momento storico, l’immediato guadagno di un’azienda viene dal risparmio delle spese stesse che essa ha. Ad esempio, mille produttori, in base alla stipulazione dell’assicurazione sugli agenti atmosferici delle ciliegie e dello spacco di quest’ultima, ricaverebbero un prezzo sicuramente migliore di quello che ricaverebbe un singolo produttore o ancora, l’acquisto di fitofarmaci e concimi in quantità elevata ridurrebbe il loro costo. Di esempi ne potrei fare tanti altri e tutti direbbero che questo risparmio è già un guadagno per l’azienda. Inoltre creando un Consorzio dei nostri prodotti potremmo attingere a finanziamenti pubblici che aiuterebbero le aziende a migliorarsi com’è riuscito a fare il Consorzio della ciliegia di Bisceglie che ha ottenuto un finanziamento pubblico di 21 milioni di euro per miglioramenti nelle aziende agricole, formazione, centri di raccolta e trasformazione etc etc. Per questo mi prodigherò al massimo per portare il produttore e il lavoratore agricolo ad una condizione economica e sociale più elevata e rispettata da tutti, in quanto noi siamo la base del sistema alimentare mondiale.
Da diversi anni è impegnato in un’associazione cittadina. Come valuta lo stato dell’associazionismo qui a Turi e cosa sarebbe necessario per migliorarlo?
Sono stato presidente dell’associazione “Turesi a cavallo” che, grazie alla collaborazione e alla presenza costante dei soci, ha organizzato, tra i tanti eventi, la festa in onore di Sant’Antonio Abate , Babbo Natale a cavallo, cavalcate storiche e passeggiate a cavallo. Attualmente sono socio dell’associazione “Mule del carro di Sant’Oronzo” dove mio padre è il presidente, e penso che ormai da anni ci prodighiamo per la realizzazione di uno scopo comune: riscoprire e mantenere vive le radici delle nostre tradizioni e nello stesso tempo cercare di creare un indotto turistico alternativo, dando spazio anche alle nostre tradizioni enogastronomiche. Ritengo che basti che una singola associazione si prodighi per il nostro paese ma è necessario creare una sinergia tra tutte le associazioni affinchè si dia vita e movimento a Turi. Sarebbe bello unire tutte le associazioni sotto un unico tetto in modo tale che si possano confrontare, aiutare e collaborare per gli scopi comuni.
LeAli per Turi, la lista per cui Lei è candidato, ha posto come requisito fondamentale un rinnovamento responsabile.
Ritiene che questo presupposto sia stato rispettato?
Ritengo che questo requisito sia stato rispettato in quanto, sin dal primo giorno, mi era stato garantito un rinnovamento almeno del 50% e che invece è addirittura salito all’80%. Con grande responsabilità e consapevolezza Onofrio Resta e Michele Boccardi e gli altri partiti di centro destra, hanno deciso di investire sui giovani per dare un volto nuovo a Turi. Anche se mi ripeto, gradisco puntualizzare la mia stima e ammirazione per le capacità di sincerità, lealtà e concretezza nei miei confronti dimostratemi fino ad oggi e sono sicuro anche in futuro da parte del candidato Resta e del consigliere regionale, Boccardi, con i quali ho un rapporto veramente fraterno e che mi sostengono e consigliano in questo mio progetto politico.
Ultima domanda: dia tre motivi per cui il 6 – 7 maggio la cittadinanza debba votarlo.
Di motivi ne avrei anche quattro: Sono un rappresentante dell’agricoltura turese che fino ad oggi non è mai stata rappresentata da un vero operatore del settore, che ne conosce i veri problemi e che intende risolverli. Sono un ragazzo volenteroso e laborioso, fermo nelle mie idee e che segue i suoi obiettivi e quelli comuni fino in fondo senza arrendersi e scendere a compromessi. Sono da tempo un’espressione attiva dell’associazionismo a Turi ottenendo eccellenti risultati, e per questo ringrazio i miei amici e collaboratori soci. Infine so cosa vuol dire fare dei sacrifici per me e per altri e se ne avrò la possibilità sarò felicissimo di farli per il mio paese e per i miei amati compaesani, in modo tale che i giovani turesi rimangano a dar vita e forza al nostro paese sfruttando la nostra stessa economia, che è la più grande forza che abbiamo: l’agricoltura.