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Politica

“Ho condiviso l’idea di rinnovamento della classe politica”

 Giuliani D.

Questa settimana abbiamo voluto incontrare un membro del movimento civico “Impegno per Turi”: Donato Giuliani. Già candidato alle scorse elezioni amministrative, Giuliani si affaccia oggi a far parte di un gruppo che si “forma dal volere dei cittadini” e che si prepara ad affrontare la nuova campagna elettorale.

Vediamo in dettaglio i retroscena di questo “passaggio” politico.

–        Donato Giuliani: da membro della Margherita, a segretario del PD, a membro del movimento civico “Impegno per Turi”.

Ho iniziato la mia esperienza politica con la Margherita, dove ho rivestito l’incarico di Commissario, poi sono eletto Segretario del PD. Il PD è rimasto comunque “nel cuore” e continuerò a stimare i suoi componenti, ma mi sono allontanato dallo stesso perché non ho condiviso il suo percorso politico.

Mi sono avvicinato a “Impegno per Turi” grazie ad alcuni amici e oggi ne sono parte attiva perché ho apprezzato presto il suo impegno e la forte partecipazione al suo interno di giovani, intervento che si lega subito all’idea di rinnovamento della classe politica che il movimento persegue e che io stesso reputo fondamentale.

–        Quale sarà il suo ruolo nel movimento e come agirà per le prossime amministrative?

Sin dallo scorso anno, quando ho abbracciato l’idea del movimento civico, ho appoggiato l’idea dello stesso e sino alla fine perseguirò l’obiettivo dello stesso. Se poi il gruppo vorrà la mia presenza nella lista, non esiterò ad apportare il mio contributo. Come mi sono impegnato nella Margherita e nel PD, così darò il mio contributo qui, affinchè si raggiungono i comuni obiettivi.

–        Dopo l’esperienza politica passata, oggi incontra un nuovo percorso politico. Come commenta l’azione del movimento civico, questo “corso di formazione” alla politica turese e l’impegno del suo leader Franco Mercieri?

Non credo che esista l’idea di partiti come si pensava un tempo. Oggi la politica sta modificando il suo modo di rapportarsi al cittadino, e il partito è un’idea “vecchia” che va rinnovata e rivista. Parlo sia a livello nazionale, che locale, ma su questo punto vedo maggiore il senso d’inopportunità e di “vecchiaia” rispetto al contesto sociale a differenza di una lista civica che è uno spazio in cui tutti possono partecipare senza dotarsi di una tessera e in cui esprimere opinioni e comprendere le azioni migliori da farsi. Condividere problematiche per cercare di comprendere come superarle, è questo l’obiettivo di un movimento civico.

–        Riguardo alla sua professione, immaginiamo un suo impegno politico vicino al mondo agricolo. Però spesso Politica e Agricoltura sono due settori che camminano lungo due strade differenti. Come valuta l’operato dell’Amministrazione Gigantelli a riguardo?

In “Impegno per Turi” faccio parte del gruppo delle Attività Produttive, azione collaterale a quella del settore agricolo.  Nonostante questo, posso dire che sicuramente un assessore all’agricoltura non può fare miracoli, ma importante è saper sfruttare le risorse e le possibilità che un territorio sa offrire. La possibilità di dare alle aziende di creare nuove attività produttive è uno degli obiettivi che deve perseguire un assessore al ramo.

Strutture idonee per formare aziende o servizi che possano accogliere e sviluppare settori legati all’agroalimentare, sarebbero state ideali, ma in quest’amministrazione si è lasciato trascorrere molto tempo invano e solo oggi, a pochi mesi dal termine del mandato amministrativo, si parla di una zona PIP. Nonostante questo, non vedo nulla di concreto ancora. Certo, numerosi sono stati i problemi riscontrati per la sua approvazione, ma si è perso troppo tempo che poteva essere impiegato in maniera più fruttuosa.

–        Nonostante il rispetto che nutre e che ha già espresso in precedenza, come valuta il lavoro politico del suo ex segretario del PD, Piero Risplendente, come membro dell’opposizione, in questi cinque anni di amministrazione?

Per poterlo valutare, bisogna conoscere l’attuale sistema elettorale “maggioritario”, che permette alla minoranza, anche se molto attiva, poco raggio d’azione, pertanto non può incidere sulle decisioni più di tanto, cioè niente. Questa posizione marginale, non le permette di avere voce in capitolo, perché alla fine le decisioni le prende la maggioranza, cioè l’Amministrazione. Ritengo però che fuori dalla sede comunale si possa fare molto, coinvolgere i cittadini, mettendoli a conoscenza delle disattenzioni dell’Amministrazione, informare la collettività e coordinare operazioni affinché in sede di consiglio comunale sia portavoce delle problematiche che affliggono la nostra cittadina.

–        Vuole aggiungere qualcosa?

Oggi il comune è in grave difficoltà e l’attuale amministrazione lascerà a noi cittadini tanti problemi che chi si troverà a governare, sarà in un mare di guai. Un’eredità carica di problematiche come le scuole al collasso, con strutture non idonee a ospitare il crescente numero; la questione dei lavori di fogna bianca, il problema dell’edilizia selvaggia o delle discariche a cielo aperto che corniciano la nostra cittadina e le sue periferie.

Questi e tanti altri sono i punti che il nuovo gruppo politico amministrativo dovrà affrontare sin dai primi mesi del suo insediamento e non credo che sarà cosa semplice capire come risolverli.

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