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Responsabilità politiche: la vera causa della cementificazione a Turi

ventrella

Cantieri edili che spuntano come funghi in ogni angolo del paese. Si denuncia ma nessuno fa nulla per limitare questo fenomeno.

Un’edilizia sconcertante, che sta devastando ogni angolo di Turi, è il risultato di un’unica matrice: incomprensioni e mancate responsabilità da parte delle Amministrazioni.

È ancora il consigliere d’opposizione Natalino Ventrella che ci spiega fino a che punto, i nostri governatori hanno avuto colpe.

“I costruttori o chi voleva investire i loro guadagni, avevano tutto l’interesse nel far sì che il loro fosse un ottimo investimento. Perciò più riuscivano ad aumentare le loro costruzioni, più il loro investimento diventava redditizio.

Il PDF del ‘75 non poneva nessun limite o regola davanti ad una richiesta di concessione edilizia, per cui, individuato il luogo dove costruire, si cercava di farlo rendere il più possibile. Era compito delle Amministrazioni successive al ‘75, porre dei veti e delle regole più ferree. Il parere legale di un avvocato amministrativista, sarebbe stato la soluzione più logica e adeguata, in modo da rendere la lottizzazione, l’unico strumento per edificare. Questa responsabilità però nessuna è riuscita ad accollarsela.

Le Amministrazioni invece, hanno lavorato tenendo conto non delle necessità del paese, bensì facendo dei favori agli “amici”. Usando un’espressione molto attuale, il tutto era svolto a “Tarallucci e Vino”.

Se poi si pensa che, davanti a una mia precisa richiesta di istituire una commissione di controllo per le attività urbanistiche, non è stato fatto nulla, le responsabilità diventano ancor più pesanti.

Lo scorso 9 luglio ho presentato una denuncia alla tenenza della Guardia di Finanza di Putignano, in cui sostenevo delle incongruenze su quanto stava succedendo in questo ambito. Ad avvalorare quanto continuo a sostenere da qualche tempo, c’è anche una nota dell’ultimo consiglio comunale in cui sono stati evidenziati € 160.000,00 di mancate entrate nelle casse comunali, che sarebbero dovuti derivare dai proventi degli oneri di concessione. Mi domando perché mi è stato impedito, nonostante avessi fatto richiesta come consigliere e non di comune cittadino, di visionare le pratiche? La mia era una semplice richiesta di visione di documenti in cui la privacy non sarebbe stata violata.

Si è parlato di un 80% di calcoli errati. Chi sono il restante 20%? E in cosa consistono gli errori evidenziati? Ma soprattutto, perché sono stati commessi simili errori per così tanto tempo?

Mi auguro che qualche assessore o delegato al bilancio possa colmare queste mie domande.

Non voglio scaturire nessuna caccia alle streghe con queste mie dichiarazioni, bensì voglio semplicemente che sia fatta chiarezza su tutto il meccanismo che ha portato a questo scempio urbanistico.

Se non sono i nostri politici a controllare quanto succede nel paese, chi dovrebbe farlo? Per giunta siamo arrivati a un punto in cui non solo i lavori sono svolti in quasi completa anarchia, ma si sta distruggendo anche la nostra storia a vantaggio del freddo e inespressivo cemento.

Il nostro Sindaco Gigantelli, ha mostrato in diverse occasioni la sua non imparzialità in alcune decisioni come ad esempio, in merito all’adozione del PUG. Durante una precedente intervista, infatti, auspicava il ripristino della “Zona F” nuovamente in via Putignano e attualmente individuata in via Casamassima.

È sotto gli occhi di tutti il grave errore fatto a Largo Pozzi. Non contenti, si sta valutando anche un paio di proposte avanzate per l’aumento della cubatura di ‘Villa Luce’, la caratteristica e storica casa circondata da immensi alberi pluridecennali e un giardino fiabesco meraviglioso, situata di fronte al carcere.

Il pericolo di vedere trasformata ‘Villa Luce’, non è fantascienza, ma è terribilmente vero. Cito letteralmente uno stralcio della richiesta giunta in consiglio (eviterò di descrivere dettagliatamente il n° di particelle e richiedente per privacy): “si chiede che la zona Bianca n°(…) sia assoggettata alla disciplina urbanistica della zona B/C, conservando l’indice di edificabilità prevista nella normativa regolamentare”. (ovvero il PUG).

Il parere dell’arch. Campanella, ovviamente non poteva che essere favorevole, pur essendo una zona sottoposta a vincolo di “verde” da disposizioni precedenti.

In tutto questo, ciò che mi stupisce è che la minoranza non ha mosso un dito. Rischiamo di perdere pezzi di storia del paese, di congestionare ogni angolo libero delle nostre strade e nessuno fa nulla!

È possibile che ormai le attenzioni dei nostri consiglieri siano tutte rivolte alla campagna elettorale ormai alle porte, intanto però lasciamo che Turi cada sempre più nel baratro del cemento tiranno.

Io sarei pronto a votare il PUG in qualsiasi momento, purchè riescano a dimostrarmi l’assoluta legittimità di questo importante atto amministrativo.

A quanto pare però sembra che l’approvazione delle osservazioni siano tutt’altro che scontate. Ci sono molte fibrillazioni in consiglio. Diversi interessi hanno diviso la maggioranza. Tra incompatibilità di voto e contrarietà alle proposte (soprattutto per quel che riguarda la proposta della “Zona F” e “Villa Luce”), noi di minoranza potremmo diventare maggioranza, anche se non escludo la possibilità di qualche “volta giacca” che sia disposto a votare le osservazioni “ad hoc” in virtù di accordi futuri.

Io, e mi auguro che altri seguano il mio esempio, garantirò che tutto venga svolto secondo procedure chiare e legali.

È mia intenzione sottoporre alla visione della Procura della Repubblica in PUG appena sarà adottato, in modo da evitare che qualche “furbetto” possa trarre vantaggi a scapito degli effettivi interessi dei cittadini.

È l’intero paese che deve essere salvaguardato dal novo PUG, non soltanto poche persone fortunate”. Conclude con queste parole il Consigliere Ventrella, auspicando che presto qualcuno possa risolvere questi dubbi.

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