BINO, QUANDO L’UOMO DIVENTA BESTIA
Un’immagine che si commenta da sola quella di questo piccolo amico a quattro zampe di nome Bino, un meticcio, ora accolto dalla Lega Nazionale Difesa del Cane di Turi, che lo ha ritrovato in queste condizioni. Purtroppo non è chiaro come possa essere stato ridotto in tali condizioni, ma è evidente che chi ha compiuto questo atroce gesto non aveva a cuore la vita del suo fedele amico.
Dalle parole del veterinario che lo ha attualmente in cura, è probabile supporre che Bino sia stato legato ad una macchina e trascinato per un lungo tratto. Muso, guancia e la sua parte laterale destra è stata asportata. Ferite in alcuni casi che sembrano più profonde, come nel caso della mandibola. Forse proprio lì, schiacciato dal collare al quale era legato il guinzaglio che lo ha tirato, l’attrito ha inciso di più.
A salvare la vita a questo piccolo amico il volontario del Canile di Turi, Gaetano Pirulli, intervenuto dopo la chiamata dei Vigili Urbani.
In poche ore tanti gli intervenuti sulla pagina di Facebook dove Gaetano ha postato la foto di Bino a cui sono seguiti tantissimi messaggi di solidarietà nei confronti dell’animale. Purtoppo tutti i nostri lettori ricorderanno la già difficile situazione in cui versa il canile turese e la mancanza di sostegno economico nell’assistere i nostri amici abbandonati o ritrovati. Quella di Bino, però è una situazione che va affrontata nell’immediato, nonostante le spese che sono e si affronteranno per le sue cure.
Antibiotici per bocca e antibiotico spray sulle ferite, una pomata cicatrizzante e antidolorifica, questo il percorso per Bino che, secondo le parole del veterinario richiederà mesi per un recupero completo, poiché le ferite si devono cicatrizzare; è impossibile suturarle.
Ora è ricoverato in un ambulatorio veterinario ma cerca stallo per il post ricovero, ci vorranno mesi perché si riprenda per bene. Per informazioni o volesse aiutarlo, può prendere contatto con Gaetano Pirulli al 3486466874.