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LA ‘VERITÀ’ SULLA STRADA DELLA MORTE

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Degli articoli apparsi di recente su Fax in merito alla ‘questione statale dei trulli’ o ‘strada della morte’ che dir si voglia, sono sconcertanti e sembrano riportare un’unica verità, con l’unico vero obiettivo: gettare fango su taluni, esaltare tal’altri politici. Sono articoli parziali, tirano in ballo soggetti mai intervistati come l’assessore provinciale Onofrio Resta, sono uno schiaffo ai lettori, oltre che un insulto a chi in quella strada ci ha rimesso le penne: ma un giornale, un consigliere regionale, un rappresentante istituzionale di rilievo non dovrebbero agire nel solo ed esclusivo interesse degli e-lettori e di chi percorre quella strada? Leggendoli si avverte la sensazione che si parli di liti interne alla stessa area di partito (centrodestra) e che si voglia forzatamente sostenere una delle tante correnti, quella boccardiana, come se della vicenda statale dei trulli se ne fosse occupato solo il consigliere regionale Boccardi. Ovviamente così non è. Intanto Boccardi non risponde, ma lo ascolteremo questa sera in piazza. Anche Resta non risponde, rimandando tutto alla conferenza pubblica che si terrà martedì prossimo.

L’INTUTILE POLEMICA l’ha accesa proprio il consigliere Michele Boccardi fra le pagine del suo amato Fax per anticipare e fermare il polverone che si sarebbe potuto alzare. Ma da semplice polvere Boccardi ha scatenato una valanga con l’umiliazione poi di ritrovarsi smentito dal Ministro Matteoli in persona.

ALCUNI DE-MERITI– Se davvero Boccardi si fosse impegnato dovremmo dunque attribuirgli gran parte dei demeriti dovuti finora al mancato finanziamento del tratto Casamassima-Turi-Putignano? Così è stato detto in maniera tecnicamente erronea che il progetto non era finanziabile. Ma se davvero non ci fosse, il consigliere Boccardi cosa è andato a fare a Roma? Perché non si è rivolto all’Anas? Al Ministero? E se davvero non ci fosse, perché non ha mai smentito tutti quegli incontri preliminari all’approvazione del finanziamento, incontri che si sono tenuti a Roma e nelle sedi preposte? Insomma, secondo voi si può chiedere il finanziamento di un’opera senza che vi fosse alcuna progettazione della stessa?

ROMA, 6 LUGLIO 2011 – Tra questi incontri di cui sopra, va rispolverato quello del 6 luglio 2011, quando l’assessore regionale Minervini presentò a Roma il progetto Puglia Corsara. Il progetto è stato illustrato alla presenza del governatore regionale Vendola, dei ministri Raffale Fitto, Stefania Prestigiacomo, Altero Matteoli, e niente popò di meno che del premier Silvio Berlusconi. Il progetto Puglia Corsara era l’atto propedeutico alla delibera Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) che, se approvata, avrebbe sciolto i cordoni della borsa per finanziare, finalmente, il tratto di statale dei trulli compreso tra Casamassima e Locorotondo. Quindi, cari lettori, il progetto esiste, e figurava nell’elenco dei progetti prioritari di Puglia Corsara.

Per i progetti Puglia Corsara, la regione chiese al governo 1,9 miliardi di euro, all’interno dei quali ci sono i 50 milioni di euro per il tratto di statale incriminato. Da 1,9 miliardi, le aspettative sono scese a 1,2, e malgrado la riduzione del finanziamento, il progetto è ancora lì, intatto, che attende il finanziamento con delibera Cipe.

La notizia dell’incontro a Roma rimbalzò su tutti i giornali con il prof. Resta che forniva ampie analisi, comunicati e ne documentava i particolari. Come mai Boccardi ci tiene solo oggi a smentire Resta e non l’ha fatto due mesi fa, l’indomani di quell’incontro? Perché Boccardi non smentì il progetto Puglia Corsara, e non ebbe nulla da eccepire? La risposta ve l’abbiamo già data. Le cause: coincidenza partitica o ignoranza del problema?

Solo oggi, alla luce del mancato finanziamento dell’opera, Boccardi manifesta perplessità sull’iter istruttorio e sul progetto e consiglia a Resta di leggersi per bene le carte. Perché non l’ha mai fatto prima? Cosa è andato a fare a Roma?

IL PROGETTO INVECE C’E’, tanto è vero che il Ministero smentisce Boccardi, dice che “la statale 172 è l’opera più pronta d’Italia” e quindi manca solo il finanziamento per realizzarla. Boccardi si ritrova contro non solo il Ministero, ma anche le decine di articoli pubblicati sul nostro sito, sui giornali locali e nazionali (Gazzetta e Corriere), perfino su quello stesso giornale (Fax) che ora rinnega gli antefatti, pur di difendere il suo mentore. Per smentire Boccardi, di recente, sui giornali è intervenuto anche l’assessore regionale Amati.

Quindi, torniamo al punto di partenza: gli articoli in questione sono politici, demagogici e fanno emergere in superficie le diverse correnti che agitano le torbide acque del centrodestra, privilegiando in particolare la corrente boccardiana. E chissà perché?

INCONTRO A ROMA: TURI UNICA ASSENTE – Il fatto gravissimo accadde nel 2010, primissimi di gennaio. All’epoca la Provincia di Bari fu convocata a Roma dal Ministero. Nella capitale c’erano tutti quanti i protagonisti della questione: Anas nazionale, Ministero dei trasporti, sindaco di Martina Franca, assessori ai lavori pubblici e all’urbanistica di Putignano. E Turi? Bene, anzi male, nonostante la convocazione, Turi era assente. Il sindaco Gigantelli o il suo assessore delegato non parteciparono all’incontro, gettando la comunità turese nel più clamoroso imbarazzo. Pure all’epoca quando la questione statale dei trulli era nel pieno interesse di tutti, Boccardi non disse e non fece nulla.

STATALE DEI TRULLI: LE STRADE POSSIBILI

Aldilà delle marchette giornalistiche e dei lacchè di turno, la questione è seria. Sarebbe il caso che il centro-destra, piuttosto che fare polemiche, si unisse per sbrogliare la matassa e cacciare finalmente questi soldi. Tra l’altro, dopo il mancato finanziamento dell’opera e quindi la mancata deliberazione del Cipe, non ci sono meriti per nessuno (figuriamoci per Boccardi), semmai ci sarebbero più demeriti da dividere.

La statale 172 ora è a un bivio. Ci sono due strade percorribili per ottenere quei 51 milioni che servono per la messa in sicurezza del tratto Casamassima-Locorotondo:

  1. La prima strada è il Piano del Sud (con delibera Cipe che ora si spera, dita incrociate, che venga alla luce nel prossimo fine ottobre);
  2. Siccome le carte sono in regola, l’opera è la più pronta d’Italia (parola del Ministero), allora cosa aspettano da Roma ad approvare quel famoso decreto ministeriale che servirà quantomeno ad avviare i lavori, destinando una quota di partenza?

“Se si verificasse, sarebbe una salvezza”

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