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Politica

CONFERENZA NAZIONALE DI GENERAZIONE FUTURO

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Per la Puglia, e Bari in primis, questa è stata una vetrina davvero importante a livello nazionale per l’enorme lavoro e per l’impegno profuso. Tanti giovani, provenienti da tutta la nazione, che hanno partecipato con la consapevolezza che almeno in questa occasione, le loro parole ed idee non sarebbero finite nel nulla, ma che sarebbero state presentate al governo e protocollate per una loro discussione nei prossimi tempi.

Sono stati due giorni intensi, in cui è emersa la volontà dei giovani di migliorare la loro situazione di precariato e di forte insicurezza nel futuro.

Si è parlato dell’energia alternativa e del suo utilizzo; della scuola e dei possibili interventi da parte del governo per renderla più competitiva e più rivolta al mercato del lavoro; si è parlato di economia e del perché le aziende non sono competitive a livello internazionale, della loro arretratezza e delle enormi burocrazie a cui sono soggette.

La convention si è conclusa domenica con il discorso di chiusura del Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini.

Ha esordito ringraziando i tanti giovani che, in virtù della passione che nutrono per la politica, hanno aderito a questa manifestazione, pur sostenendo costi e sacrifici a volte anche rilevanti, si pensi a chi proveniva dalla Sicilia o dal Piemonte, pur di partecipare ad un evento di tale importanza.

È entrato subito nel vivo del discorso ribadendo che FLI  resta un partito conservatore e liberale, ma che nello stesso tempo è pronto a confrontarsi con chiunque per discutere di questioni importanti come la scuola, le imprese, l’immigrazione, la questione meridionale, ma anche quella settentrionale perché, come ha sottolineato, esiste un Nord ed un Sud, non un Sud e la Padania.

Ha rassicurato tutti coloro che credono nel progetto Futuro e Libertà. Il cammino intrapreso è lungimirante, sicuramente in salita ma, ha aggiunto, che è una sfida troppo importante che non bisogna perdere anche in virtù del largo consenso ottenuto in così poco tempo. La diaspora da parte degli “amici” che temevano di non essere più nominati deputati, avvenuta nel periodo immediatamente successivo il voto del 14 dicembre scorso, era del tutto prevedibile.

Ha proseguito mandando una stoccata al governo sottolineando il connubio Berlusconi – Scilipoti.

Ha parlato della totale assenza di riforme, informandoci delle proposte, avanzate dai deputati di FLI,  che saranno discusse in parlamento e che toccano temi importanti come la scuola, come il lavoro, fulcro centrale di questa realtà tanto martoriata. Il contratto di lavoro deve essere sempre indeterminato, per dare garanzie ai dipendenti, ma bisogna anche dare opportunità alle aziende di avere maggiore flessibilità per poter assumere e licenziare. Il precariato deve rimanere un momento di passaggio nella vita lavorativa di un dipendente, non deve trasformarsi in un precariato di massa.

Per quanto riguarda la giustizia, pur ammettendo le gravi lacune nella sua organizzazione, non condivide le proposte al voto del parlamento avanzate dalla maggioranza, proposte che permetteranno ai colpevoli di non essere condannati. Non si può difendere l’indifendibile come fanno alcuni “vecchi amici”.

Il discorso del Presidente della Camera infine, ha toccato argomenti attuali come la manifestazione dei giovani precari di sabato scorso(09/04/2011), dove il governo con tutta risposta, anche in questa occasione, non ha fatto altro che  criticare la magistratura. Una situazione politica dove la maggioranza è occupata su temi estremamente individuali in contrapposizione ad una sinistra in completa confusione. Sulla base di questo grandissimo caos, l’unica conseguenza che si registra è l’aumento in maniera vertiginosa della percentuale di chi, ormai completamente sfiduciato, decide di allontanarsi dalla politica. Una percentuale sulla quale Futuro e Libertà pone maggior attenzione, perché rappresentano quei cittadini nauseati di quanto succede e che hanno il desiderio che tutto si risolva un giorno: I sogni muovono i popoli, gli interessi muovono i dirigenti politici.

Tutto questo ovviamente distrugge la nostra immagine anche in campo internazionale come dimostra, ultimo in ordine cronologico, il trattamento che hanno riservato i nostri alleati europei in occasione della grave crisi relativa agli sbarchi dei clandestini dal Nord-Africa.

Infine, mentre suonavano le note dell’Inno di Mameli, sotto un applauso scrosciante degli oltre mille giovani accorsi, il Presidente Fini ha salutato tutti, invitandoci a non demordere perché la strada presa è quella giusta e di continuare a credere in un ideale politico reale e sincero.

 

Francesco Mallardi,

coordinatore FLI Turi

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