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DONNA E MIGRAZIONE: CONFERENZA IN BIBLIOTECA

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La sala convegni della biblioteca comunale è stata scenario, nella serata del 24 marzo, di un tuffo nel passato per conoscere, scoprire ed offrire una fotografia di quello che è stato “Il ruolo della donna nelle Migrazioni”.

Riuniti in conferenza e moderati dal Presidente dell’Ass. Turesi nel Mondo, Domenico Coppi, il Vice Presidente del Consiglio Regionale dei Pugliesi nel Mondo e FILEF, Domenico Rodolfo, alla presenza del sindaco di Turi, Vincenzo Gigantelli, hanno offerto uno spaccato del fenomeno migratorio che fino ad ora sembra aver avuto poco spazio nelle pagine della storia contemporanea: il ruolo che hanno rivestito le donne durante la migrazione.

Le statistiche sui flussi migratori dei primi del ‘900 ci dicono che su 14 milioni di espatri, le donne rappresentarono una percentuale che varia dal 20 al 40 % delle partenze, a seconda delle fasi storiche e delle necessità contingenti.

Le donne che vissero in prima persona l’esperienza migratoria, spesso andarono incontro a una vita non molto dissimile a quella che avevano lasciato in patria: la maggior parte di loro continuò a rivestire il solito ruolo di madre, di moglie, di amante. Fenomeni di emancipazione furono ottenuti grazie al lavoro svolto al di fuori del nucleo familiare: le donne che non si industriavano in casa per fabbricare fiori di carta, capi di abbigliamento o come “bordanti” (donne che affittavano camere a connazionali), erano impegnate in fabbrica dove, durante turni massacranti, erano sfruttate e private dei più elementari diritti sindacali.

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Tra i fattori che, già secondo i contemporanei, diedero l’impulso decisivo alla migrazione di fine ‘800 e inizi ‘900, vi fu sicuramente la crisi agraria che colpì l’Europa, e l’Italia in particolare, a  cavallo dei due secoli. A questo si aggiunge quello di un sensibile aumento della pressione fiscale, che lo Stato unitario esercitò sulla società italiana per finanziare lo sviluppo economico e industriale del paese, e quello che vede, sempre in questi anni, la trasformazione generale del tessuto sociale che da un’impronta marcatamente rurale si avvia a divenire, in importanti fasce di popolazione, una società urbana alle prese con le prime forme di capitalismo.

 

All’inizio della conferenza è stato proiettato il film documento “Donne in emigrazione” del regista Mario Tani e sceneggiato da Domenico Rodolfo. Protagoniste donne pugliesi che hanno lasciato la terra natia in cerca di fortuna. Storie differenti per un unico racconto di emozioni sull’emigrazione italiana. Le protagoniste di questo documentario sono le donne, i loro volti, i loro gesti, le loro voci, a raccontare la loro storia emotiva e personale che è la storia che le accomuna tutte. A parlare sono le donne e le protagoniste, che, immerse nelle loro storie, catturano lo spettatore.

Ma non è solo il documentario a lasciare aperta la mente ai racconti sulla migrazione femminile. Con l’Ass. Umanità Solidale Glocal il pubblico ha potuto accogliere ed applaudire l’esperienza di donne, immigrate nella nostra provincia, portatrici della propria cultura in un territorio estraneo. Difficoltà culturali, ideologiche e sociali, arginate con l’impegno, la dedizione e la voglia di fare propria la nuova terra.

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