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IL DESTINO DELLA STATALE 172 NEL PIANO DEL SUD

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Non c’è dubbia sull’esito positivo dell’incontro istituzionale tra il governatore Nichi Vendola e il ministro Raffaele Fitto. Un passaggio storico per il cammino del Piano del Sud, l’utilizzo dei fondi Fas (programmazione 2000-2006) e delle risorse europee (2007-2013). Un “miracolo” se si pensa alle polemiche degli anni passati su chi, per prima, tra Regione e Governo doveva sciogliere i cordoni della borsa e stanziare risorse.

Dell’incontro istituzionale e sulle sorti della statale 172 legate al Piano del Sud e al programma regionale Puglia Corsara, del lavoro di intermediazione tra Provincia e organi regionali e ministeriali: di tutto questo vi abbiamo dato anticipazioni ed esclusive sul nostro network ‘La Voce del Paese’.

A margine del vertice Fitto-Vendola, le massime cariche istituzionali turesi – il consigliere regionale Boccardi e l’assessore provinciale Resta – esprimono tra l’altro, viva soddisfazione.

Due le valutazioni eseguite nella massima fase dell’incontro. La prima è di carattere politico: tanto il governo quanto la Regione considerano essenziale il migliore utilizzo delle risorse, tenendo in disparte la dialettica politica e lasciandola per i momenti elettorali. “Abbiamo il dovere di collaborare” – hanno ripetuto il Ministro Fitto e il Presidente Vendola.

La seconda considerazione è stata di carattere tecnico. Sul Fas (2000-2006) si rischia il disimpegno di 151 milioni. Ma si tratta di fondi statali; il Ministro si  è impegnato a verificare il recupero delle risorse. Sul Por 2007-2013 si devono rendicontare a Bruxelles 1,3 miliardi entro fine anno: 400 milioni sono stati spesi, restano in ballo poco meno di 900 milioni. Si proverà a riprogrammare i fondi, così da favorire la spesa. Inoltre, sono state individuate «risorse liberate» per altri 1,2 miliardi: si tratta di soldi che bisogna rapidamente mettere sulla spesa, diversamente rischiano di essere persi. Quanto ai fondi Fas 2007-2013, Fitto ha assicurato che le risorse saranno scongelate e trasferite alla Puglia non appena chiusa questa fase di riprogrammazione.

I riflettori locali sono puntati quindi sul Piano del Sud e il programma regionale Puglia Corsara per quanto concerne la complicata vicenda dei lavori lungo la statale 172 dei Trulli, opera attesa da trent’anni, nodo di raccordo che da Casamassima arriva alla Valle d’Itria, passando per Turi e Putignano.

Intanto, il Ministro ha avviato una serie di incontri, non solo politici, per mettere a punto questa serie di interventi strategici: oltre alla statale dei Trulli, sono in ballo milioni di euro per l’Alta Velocità Napoli /Bari-Lecce –Taranto, il completamento della Salerno Reggio Calabria, la Catania Palermo. A questo punto, ritrovata l’intesa tra le parti istituzionali, solo dei cavilli burocratici o colpi di scena potrebbero impedire la realizzazione delle infrastrutture.

MICHELE BOCCARDI: “Si è trattato di un faccia a faccia leale e costruttivo. Finalmente si è iniziato a parlare concretamente dell’attuazione del Piano per il Sud predisposto dal governo e delle azioni da mettere in campo per utilizzare al meglio le risorse europee e quelle nazionali destinate al Sud per infrastrutture, occupazione e sostegno alle imprese. Dopo molto tempo Vendola, finalmente, abbandona l’ascia di guerra e chiede collaborazione al governo per fare il bene comune, quello della Puglia e dei suoi cittadini. Il ministro accoglie la sfida e lancia un nuovo modo di spendere risorse per lo sviluppo concentrandole su pochi ma strategici obiettivi”.

ONOFRIO RESTA: “Si è creato questo rapporto forte e finalmente finalizzato alla risoluzione dei problemi tra un ministro importante come Fitto e un governatore che ha in mano dal punto di vista delle risorse nel campo delle infrastrutture attraverso Minervini. Noi turesi e sindaci del sud est barese ci aspettiamo che venga fuori dal cilindro finalmente questa famosa realizzazione della 172 e in particolar modo della strada Casamassima-Putignano. Noi come Provincia abbiamo avuto questo ruolo di intermediazione, che nessuno ci ha contesto. Ora aspettiamo i risultati di questo lavoro, di questi incontri. Non basta aver fatto audience, sollecitato il problema. Bisogna che questo piano del Sud si faccia e abbia il tempo per decollare”.

 

 

 

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