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MAGGIPINTO: “INSIEME PER COSTRUIRE”

Foto_Angelo_Maggipinto

Abbiamo intervistato Angelo Maggipinto, coordinatore del circolo A. Gramsci, nato dall’unione del SEL e della Federazione della Sinistra, ponendo l’attenzione sul progetto politico che intendono realizzare.

Quali sono le motivazioni per cui ha scelto di iscriversi al SEL?

“Mi sono iscritto al SEL perché mi riconosco nei suoi valori. Provengo da Rifondazione comunista e ho scelto di seguire Nichi Vendola in un percorso alternativo, con l’intento di voler cambiare qualcosa, attraverso delle azioni concrete”.

Lei prova disagio ad essere iscritto ad un partito rappresentato da una sola persona?

“No, perché non è rappresentato da una sola persona, ad ottobre faremo un congresso. Io non credo nell’individualismo. Il mio intento e quello dei miei compagni è quello di costruire un nuovo percorso politico che vada oltre Nichi Vendola, che resta il nostro leader”.

Pur avendo intrapreso alcune iniziative (come la commemorazione di A. Gramsci, la pulizia delle aree verdi, la Festa della Sinistra) non ritiene possa essere utile qualche iniziativa di politica locale?

“Il PIP e il PUG sono il punto di forza per la crescita del Paese, lo notiamo guardando gli altri Paesi dove lo sviluppo industriale è molto più avanzato del nostro. Ci sono tanti altri fattori che determinano la crescita del territorio, ad esempio, l’accettazione degli immigrati e la loro integrazione. Si sta puntando molto sul PIP e sul PUG tralasciando altri progetti che sono altrettanto importanti”.

In più occasioni avete evidenziato l’ottimo risultato conseguito alla regionali. Pensate di poter ripetere lo stesso risultato alle prossime elezioni amministrative?

“Puntiamo all’8%, ma il nostro obiettivo è quello di incrementare il consenso con una percorso diverso, sulla base di valori come la democrazia, l’uguaglianza, la laicità, la tutela  ambientale e dei lavoratori. L’obiettivo è quello di ottenere un consenso elettorale più ampio rispetto alle scorse regionali, speriamo di riuscirci.”

L’ 8% è una cifra esigua per pensare di poter amministrare?

“Sì è una cifra esigua, ma rappresenta un buon punto di partenza. Il nostro obiettivo è creare l’unione del centro sinistra, affrontando insieme un percorso di cambiamento basato sulla condivisione dei valori.”

Pensa che il dibattito tenutosi durante la Festa della Sinistra possa portare ad un accordo tra tutte le forze della Sinistra?

“È Stato un passaggio importantissimo, un punto di partenza. L’abbiamo fatto per cercare di iniziare a dialogare già da adesso. Il nome di quella manifestazione era “IDEE PER UNA NUOVA TURI”, per spiegare cosa vogliamo costruire e in che modo intendiamo farlo.”

Pensa che ci sia bisogno di una nuova classe dirigente a Turi?

“Bisogna svecchiare la classe dirigente. Bisogna coinvolgere maggiormente i giovani. Noi del circolo Gramsci puntiamo molto sui giovani. I giovani vanno valorizzati, sono una risorsa, per questo i nostri giovani sono stati i protagonisti della Festa della Sinistra.”

Da dove nasce questa esigenza?

“C’è bisogno di una nuova energia, di gente nuova, con nuovi ideali, perché se non si effettua un rinnovamento, ci sarà sempre lo stesso modo di fare politica.”

Mi dica tre priorità per Turi?

“Tutela dell’ambiente (per lo scempio che in questi giorni si sta compiendo in via Rutigliano, è necessaria un’altra soluzione, si potrebbero ripristinare gli alberi già esistenti, va valorizzato il verde che già esiste. È facile estirpare gli alberi per creare un marciapiede più largo, il verde va salvaguardato); lo sviluppo del PIP e del PUG; creazione di spazi di aggregazione per i giovani, gli anziani e gli immigrati.”

Voi sostenete di realizzare un nuovo modo di fare politica, quindi come reputa l’opportunità di coinvolgere soggetti politici moderati e/o non schierati politicamente?

“Io ribadisco il no agli indipendenti. Per noi del circolo Gramsci gli indipendenti non sono dei nemici, hanno il loro bacino elettorale, e di questo ne prendiamo atto. Però deve esserci un percorso graduale, le cose vanno costruite col tempo. Possono far parte di una coalizione di centro-sinistra, ma vanno prima stabilite le regole, per definire quali indipendenti potranno far parte del progetto.”

Quali sono le aspettative su questi soggetti politici?

“Quando si vuole costruire qualcosa bisogna partire dalle fondamenta perché non si può mettere l’arredamento in un palazzo ancora da costruire. Si deve prima creare il centro-sinistra e poi aprire agli indipendenti. Gli indipendenti non sono tutti uguali. Le loro idee politiche sono differenti. L’apertura va fatta fissando prima dei paletti, non si può fare il solito minestrone che, in passato, si è fatto a Turi. Noi puntiamo alla condivisione dei valori, non siamo a caccia di voti. Il nostro progetto va oltre le elezioni. Non si può ragionare scegliendole persone con più voti, si ripeterebbe quanto accaduto all’amministrazione Gigantelli.”

Quali scelte politiche effettuate dalla giunta Gigantelli valuta positivamente?

“Scelte positive… nessuna, tutte le scelte noi le abbiamo contestate, si poteva fare meglio, con altri criteri, ad esempio per il punto sport, per il palazzetto dello sport. Quest’ultimo viene utilizzato solo per la pallavolo, si dovevano creare presupposti per sfruttarlo anche per altre attività sportive. Abbiamo denunciato l’incuria delle aree verdi, delle strade, abbiamo ripulito la villetta per sensibilizzare l’opinione pubblica e l’amministrazione comunale. Per quanto riguarda i rimpasti non voglio guardare in casa d’altri, però posso fare alcune considerazioni… ci stanno rimettendo i cittadini turesi, spero che tutto questo finisca presto. Dopo aver amministrato per anni non si può dare più colpa alle passate amministrazioni. L’amministrazione Gigantelli è assente dal punto di vista politico.”

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