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A TURI, COME IN PUGLIA, CARCERE SOVRAFFOLLATO

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EMERGENZA CARCERI:LA PUGLIA LA REGIONE PIU’ AFFOLLATA   D’ITALIA. AUMENTATI NEL 2010  SUICIDI, TENTATI SUICIDI, VIOLENZA

La segreteria regionale del SAPPE-sindacato autonomo polizia penitenziaria-maggior sindacato di categoria, deve prendere atto con rammarico che a nulla sono servite le denunce relative alla drammatica situazione igienico-sanitaria e di vivibilità causata dal sovraffollamento di detenuti ristretti nelle carceri pugliesi, che da tempo ormai, risultano essere le più affollate della Nazione.

Purtroppo i crudi numeri che abbiamo raccolto presso i Penitenziari della Regione raccontano di un disagio ed una tensione preoccupante che è riscontrabile leggendo gli atti di autolesionismo o di protesta da parte dei detenuti, manifestazioni che sono aumentate in maniera allarmante.

Ormai la Puglia è da tempo la regione più affollata di detenuti avendo quasi superato il 100% dei posti disponibili con 4550 presenze a fronte di 2300 posti circa. Per fare un esempio, notiamo che il Lazio con 4600 posti ospita circa 6250 detenuti; la Campania con circa 5500 posti 7700 detenuti; la Lombardia 7950 posti 9000 detenuti; la Sicilia 7300 posti 8100 detenuti. Potremmo continuare.

Dei suicidi si è parlato (per poco) nei giorni scorsi, ma quello che ci preoccupa è il clima di tensione e violenza che serpeggia nelle carceri pronto ad esplodere in qualsiasi momento in questa calda estate, e le prima avvisaglie sono le manifestazioni di protesta (per ora pacifiche), che vedono i detenuti sbattere violentemente le suppellettili contro le inferriate (Lucera, Foggia, Brindisi, Bari, Lecce,Taranto ecc.ecc). Tali manifestazioni si stanno allargando a macchia d’olio in tutti i penitenziari della Regione.

Come detto prima il SAPPE  oltrechè parlare   dei suicidi che in questo primo scorcio del 2010 (tre)  hanno  eguagliato il numero di tutto il 2009, vuole porre l’attenzione proprio sui tentativi di suicidio nonché sugli  episodi di ordinaria violenza che si consumano  giornalmente nelle carceri pugliesi.

Così scopriamo che solo i tentativi di suicidio classificati come tali, (ma tantissimi altri sfuggono alle statistiche) evitati all’ultimo momento grazie al sacrificio ed al coraggio dei poliziotti penitenziari, nei primi sei mesi hanno superato il numero di 60 (si può immaginare cosa sarebbe accaduto se una parte, anche minima di questi ultimi, fosse stato portato a termine).

Da sottolineare il fatto che per la maggior parte, sono avvenuti presso gli Istituti che soffrono del sovraffollamento più preoccupante, come Lecce, Foggia, Bari, Taranto.

Stesso discorso per le  proteste  dei detenuti che nei primi mesi del 2010 ha superato i 500 episodi.

Potremmo continuare con gli atti di autolesionismo con più di 220 casi registrati, per finire agli atti violenza pura, quasi 50 episodi di scontri fisici tra detenuti con ferimenti, anche gravi, ecc.ecc.

Purtroppo la miscela esplosiva che si è formata nelle carceri, rischia di esplodere a brevissimo tempo, considerate anche le condizioni igienico – sanitarie e di promiscuità in cui sono costretti a vivere i detenuti che pone all’attenzione un altro grave problema che riguarda l’emergenza sanitaria.

Più volte il SAPPE ha segnalato alle autorità competenti, che nelle carceri pugliesi una grande percentuale di detenuti sono a rischio per tutta una serie di patologie gravi da cui sono affetti (tossicodipendenti, malati cardiaci, malati cronici ecc.ecc.), e stanno aumentando anche i detenuti con gravi problemi psichiatrici. Di fronte a tale problematica poca attenzione.

Il SAPPE infine vuole ricordare che a fronte di una popolazione detenuta che in Puglia negli ultimi anni, si è quasi raddoppiata in relazione alla capienza regolamentare (2300 posti disponibili a fronte di quasi 4600 presenze) la Polizia Penitenziaria già in forte carenza, si è vista ulteriormente ridurre l’organico a seguito dei tanti pensionamenti di Uomini e Donne, nonché per le condizioni lavorative divenute insostenibili e stressanti tanto che per esempio, presso il Carcere di Lecce, ogni giorno accadono episodi in cui i Poliziotti Penitenziari sono costretti a ricorrere alle cure medico-specialistiche perché non c’è la fanno più. Parliamo di persone che hanno lavorato per tantissimi anni, in condizioni disagiate con serietà e professionalità senza mai chiedere un giorno di malattia.

Purtroppo al DAP invece, pensano solo ad aumentare la carne umana da stipare ovunque, anche nei bagni, senza preoccuparsi delle condizioni di lavoro dei Poliziotti Penitenziari, della sicurezza delle carceri stesse, e senza correttivi riteniamo che la situazione sia destinata ad andare in default.

Il SAPPE ritiene (da tempo) che per consentire condizioni di lavoro decenti nelle carceri pugliesi sia necessario l’incremento urgente di almeno 400 poliziotti penitenziari, nonché di prevedere l’utilizzo dei militari sul muro di cinta ed in tutti quei servizi di sorveglianza esterna delle carceri.

Ormai scarseggiano anche le lenzuola, i letti, i materassi e non si sa più dove mettere i detenuti poiché quasi tutte le carceri hanno superato o quasi il 100% della capienza, con Spinazzola però è quasi vuoto; (Altamura 52 posti 98 presenze; Bari 296/590; Foggia 370/750; Lecce 660/1400; Lucera 135/264; Taranto 260/640; Turi 110/190; Trani 228 con 240 presenze e mezzo carcere chiuso; Brindisi 170 posti con 200 presenze e mezzo carcere chiuso; SanSevero 64/100).

Bari, lì  10.07.2010

Il Segretario Nazionale

Federico PILAGATTI

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