VINCE GIGANTELLI: AZZERAMENTO E NUOVE NOMINE!

Signore Gigantelli, dacci il nostro consiglio comunale quotidiano. Certo, ci stiamo prendendo gusto, ogni giorno appuntamento con la sala consiliare. E appuntamento con la notizia. Con il sindaco che ai suoi si raccomanda di non parlare con la stampa. Ma come si fa a tenersi dentro tutto? Ma insomma cosa è successo? Il sindaco si è preso la responsabilità di ‘azzerare’ la giunta, avendo avuto le dimissioni di tutti perché lui aveva chiesto un passo indietro a tutti, per poter lavorare con più serenità e, pare, che l’unico che non abbia sottoscritto le dimissioni sia stato Giacomo Valentini.
Il sindaco ha azzerato tutti e ha chiesto un maggior coinvolgimento di tutti i consiglieri comunali. E poi ha fatto le ‘nuove nomine’. Più che una vittoria di Boccardi, come azzarda qualcuno, possiamo dire che il tutto è passato come un atto decisionale da parte del sindaco che ha vissuto questi giorni, carichi di tensione per tutti, in maniera tranquilla, risalendo dal baratro con una facilità disarmante, con la lista dei nuovi assessori in mano.
Nella maggioranza restano 11 consiglieri, qualora Valentini passasse all’opposizione, contro i 10 del cospicuo gruppo di minoranza. Ricapitoliamo. Azzeramento della giunta: vanno fuori Tateo, Cazzetta e Valentini. Diventano assessori Luisi e Totaro e viene data quasi certamente a Palasciano la delega allo sport. Si ritorna ad una giunta di sei assessori. Oggi, alle 18, ricompattati, riveduti e corretti, si presenteranno tutti in Comune. Un punto interrogativo lo piazziamo solamente sulla testa di Giacomo Valentini. Ci sarà oggi sì o no? A proposito, se è stato davvero in Marocco a rappresentare Turi e la nostra ciliegia, gliel’hanno fatta amara silurandolo quando Valentini era lontanissimo.
Va a casa Tateo che, malgrado le sue ben note spigolosità caratteriali, ha tanto lavorato per il bene di questa Amministrazione e di Turi. Infine Palasciano che, dopo tre anni vissuti da politico-fantasma, sbatte i pugni sul tavolo e ottiene ciò che voleva. Pino Carenza invece non sbatte nulla e rimane al palo. E’ la politica dello sbattere qualcosa pur di ottener ciò che si vuole. Ed ora andiamo in sala consiliare. Ci aspetta il consiglio comunale. Sì, l’ennesimo. Stavolta in diretta.