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Politica

INTERVISTA AL VICE SINDACO FRANCO D”ADDABBO

Vicesindaco-D`Addabbo
Stiamo vivendo una fase politica comunale alquanto concitata nelle ultime settimane a causa di taluni  eventi e rimpasti che si sono verificati in Giunta. In merito abbiamo voluto ascoltare in una breve intervista il vice sindaco Franco D’Addabbo.
 
D – Che tipo di relazione politica nascerà tra l’attuale maggioranza politica turese e il dottor Onofrio Resta vista la sua probabile candidatura alle provinciali?
R – Non abbiamo rapporti politici visto che Onofrio Resta che io sappia sta seguendo Tatò Greco che è diventato il segretario regionale della “Puglia prima di tutto” quindi quasi sicuramente…

D – sarà candidato…
R – Non lo so se sarà candidato però certamente  si collocherà in quel tipo di area.

D – Nascerà quindi una relazione di alleanza?
R – La “Puglia prima di tutto” è politicamente alleata del PDL, vedremo semmai quali saranno le ripercussioni in campo comunale qualora si ufficializzino le candidature, ma al momento non saprei come esprimermi.

D – Nel corso della  conferenza stampa di ieri indetta dalla minoranza, sono state rivolte delle accuse all’attuale maggioranza  per quanto concerne la gestione della Cosa Pubblica e in particolar modo, come già avvenuto nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, in merito all’approvazione delle  aree del PIP, qual è la tua personale opinione a proposito di questa faccenda?
R – La situazione è molto chiara e non lo è da ora. Il PUTT (Piano Urbanistico Tematico Territoriale), sin dal 2000, cioè dall’epoca della sua approvazione, aveva identificato in quelle aree delle conche alluvionali per cui l’adozione del PIP fatta nel primo agosto del 2003 andava fatta e modulata in base a quelle problematiche che non furono per niente prese in considerazione nonostante fosse presente la relazione di un geologo (dottor Ruggero) che certificava l’inadeguatezza di quelle aree per poterne fare la zona PIP, stiamo parlando di quelle aree che tutti conosciamo, ovvero nei pressi della circonvallazione. In seguito, nel maggio 2005 la Regione Puglia ha approvato  il PIP  mentre la passata amministrazione dava l’incarico a Renzulli  di  realizzare  il  PUG. Il PUG è  fatto da due varianti, una relativa al settore strutturale e l’altra relativa alla parte programmatica. Nell’ambito strutturale vanno quindi identificate tutte le caratteristiche del nostro territorio: depressioni, doline, carsismi e impluvi. Nell’ottobre del 2006 lo studio fatto dall’ingegnere Muzzo e dal geologo Pirulli identificava con certezza assoluta la presenza di quelle conche alluvionali nella zona PIP approvata dalla Regione. Pertanto questa non è una problematica che emerge adesso, bensì se ne discute nuovamente in quanto noi ci siamo rivolti all’autorità di bacino per capire se è possibile deperimetrare quella zona, e proprio  in questi giorni l’autorità di bacino ci ha dato una valutazione definitiva dell’area dalla quale si evince l’alta pericolosità idraulica con un ritorno medio di trent’anni, la media pericolosità con un  ritorno di duecento anni e la bassa pericolosità con un ritorno di cinquecento anni come fenomeno alluvionale. Quindi tutto ciò conferma  quello che noi andiamo dicendo da tempo, ovvero la pericolosità di quella zona dal punto di vista carsico.  Tutto ciò, comunque era a conoscenza di tutti sin dal 2000.

D – Come è nata l’attuale connessione politica tra l’attuale maggioranza e l’avvocato Gianfranco D’Autilia?
R – Il tutto risale all’ottobre scorso, allorchè il consigliere Boccardi in Consiglio Comunale fece un discorso di ampia apertura che non era un paravento o comunque un voler essere accondiscendenti, bensì solo un tentativo di prendere atto delle vere problematiche, renderle pubbliche e chiedere un aiuto, fra virgolette, a quanti avevano a cuore queste problematiche anche nell’ambito della minoranza. Il dialogo col consigliere dell’opposizione, quindi è cominciato a quel punto. Le forze politiche di opposizione, invece, non hanno risposto a questo invito, anzi hanno snobbato l’invito con le motivazioni più svariate; qualcuno ad esempio diceva che Michele Boccardi non aveva titolo per poter fare una cosa del genere, sta di fatto che l’unico che ha ritenuto opportuno rispondere  all’appello è stato Gianfranco D’Autilia. Da quel momento è nato il dialogo che poi si è concretizzato con la sua entrata in Giunta cinque mesi dopo: non è stato un fulmine a ciel sereno come si sta cercando di far credere oggi.

D – La fuoriuscita dell’assessore De Novellis, invece da quali eventi è stata scatenata?
R – Ciò è stato ampiamente motivato dal Sindaco Gigantelli nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale e non ritengo di dover aggiungere altro a quello già detto.
 

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