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DE GRISANTIS: “LA MAGGIORANZA ABBANDONERA’ LA NAVE E SI ANDRA’ A NUOVE VOTAZIONI”

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Prosegue Nicola De Grisantis nella sua disamina in merito
alle principali problematiche che attanagliano la comunità turese. Questa volta
si parla di edilizia e assetto urbanistico.

 

Perché, secondo Lei, il Comune di Turi deve fare i conti ancora con un
vecchio piano di fabbricazione datato 1975?

 

Per una chiara scelta
operata dalle due amministrazioni di centro-destra succedutesi negli anni 1997
e 2007. Con entrambe le amministrazioni sono stati buttati alle ortiche due
Piani Urbanistici Generali (PUG). Ad esempio, non si comprende per quale motivo
il PUG presentato dal tecnico incaricato nel maggio 2007 sia stato “ cestinato
“. Pensi ai soldi che è costato! E non si comprende per quale motivo sia  ripartita da zero la procedura. Forse perché
si voleva aspettare la sentenza del Consiglio di Stato circa la variante e far
costruire agli amici e agli amici degli amici? Se l’amministrazione comunale
avesse voluto il PUG, poteva variarlo nelle parti che riteneva giusto ed
approvarlo dopo qualche mese da quel lontano maggio 2007. Invece, niente di
tutto questo, con totale omertà di tutto il Consiglio comunale e della “stampa
accreditata”. Per cui, un giorno il PUG sarà approvato da questa
amministrazione. Ma sarà la semplice fotografia di quello che non si potrà più
fare, dopo aver fatto trascorrere inutilmente oltre due anni dal maggio 2007.

 

Dalla maggioranza di centrodestra, ed in maniera più
sussurrata ma non meno decisa anche all’interno dell’attuale minoranza,
l’accusa più grave che viene mossa alla Giunta che Lei ha guidato per 5 anni è
di avere consentito una espansione del paese a dismisura, di avere fatto sì che
sorgesse una sorta di Turi 2, con prevedibili costi legati alle opere di
urbanizzazione. La sua versione dei fatti ?

 

Dura lex, sed lex.
L’Ufficio urbanistico di Turi in quegli anni ha semplicemente applicato le
leggi allora in vigore, relative al Programma di Fabbricazione (PdF) del 1975.
Se non l’avesse fatto, avrebbe leso dei diritti soggettivi ed avrebbe generato
un contenzioso di portata gigantesca al punto da inchiodare il bilancio
comunale sulle spese legali. Sfido chiunque a dire che poteva fare
diversamente. Il discorso quindi è un altro: perché in quegli anni erano
vigenti leggi del 1975? Semplicemente perché l’Amministrazione di centro-destra
precedente aveva adottato un PUG non rispettando la legge tanto che il TAR ne
decretò l’annullamento. Tutto questo determinò l’anarchia nota che però
poggiava il suo fondamento sulla legge, anche se del 1975. A questo proposito è
bene ricordare che il provvedimento di adozione del PUG del 2000 da parte
dell’amministrazione Stefanachi aveva annullato, e non si capiscono i motivi, a
sua volta, l’adozione dello stesso documento da parte dell’Amministrazione
precedente di centro-sinistra. Ergo, le Amministrazioni di centro-destra, una
volta insediatesi, distruggono quanto faticosamente fatto in precedenza per
decretare il disordine che abbiamo vissuto e, noi amministratori dell’epoca,
subito. 

 

La Giunta Gigantelli, a suo avviso, si sta muovendo in
direzione di un’approvazione definitiva di uno strumento urbanistico che ponga
la parola fine ad una presunta anarchia edilizia?

 

Il PUG sarà adottato
da questa Amministrazione. Ma non sarà il PUG a porre fine all’anarchia
edilizia. Ripeto: fotograferà quello che non si potrà fare più, cioè costruire.
Risulterà semplicemente inutile perché non disciplinerà un bel niente.
L’anarchia sarà risolta dal mercato che sarà saturo più che dal PUG
dell’Amministrazione. E una volta che non saranno più richiesti i permessi a
costruire e quindi non ci saranno più le entrate da oneri di urbanizzazione,
ripeto: come saranno finanziate le spese obbligatorie ed inderogabili del
Comune, in assenza di entrate aggiuntive derivanti dallo sviluppo economico, e
penso al PIP? E’ a questo punto che scoppierà il bubbone determinato da questa
Amministrazione con la stessa conseguenza di 7 anni fa, quando a governare era
l’Amministrazione Stefanachi. Avremo l’abbandono della “nave” da parte
dell’attuale maggioranza, parliamo degli stessi protagonisti di 7 anni fa, e
nuove votazioni con uno scenario amministrativo futuro da brividi. Ecco
spiegato perché lo “sviluppo economico negato”, che sta determinando l’aumento
della disoccupazione e le minori entrate future, farà “ saltare” il bilancio
comunale.  

 

 

A quale scenario da brividi sta pensando?

Peggio di quello di 7
anni fa. Non avendo posto, in questi due anni, le basi per entrate correnti
certe e future, il prossimo anno gli amministratori in carica non avranno le
risorse per finanziare le spese anzidette e scapperanno tutti. Si dimetteranno.
Lasceranno la cassa vuota ed un futuro da liquidazione. Amministrare
successivamente, a queste condizioni, sarà di una difficoltà unica non avendo a
che Santo votarsi, ossia non sapendo più a quali leve economico-finanziarie
fare riferimento. E la distruzione sarà completata ed in via definitiva. Ecco
perché la cosa migliore che possano fare è quella di andar via oggi: almeno
permetterebbero un salvataggio in extremis della nave che stanno facendo
affondare. Ma la volontà distruttiva permetterà loro di avere un minimo di
pietà per questa nostra comunità?

 

Come giudica la sostituzione di De Novellis?

 

Non ne parliamo. E’ il
terzo assessore sostituito in 20 mesi. E sono tre esponenti di una maggioranza
politica che non esiste più dopo appena 20 mesi E non è questione di voti in
Consiglio. In Consiglio ci sono diversi “collaterali”, temporaneamente in
minoranza, che vorrebbero transitare in maggioranza. Ma di fatto la maggioranza
del 2007 non esiste più. E di questo, il Sindaco deve prenderne atto e trarne
le conclusioni.

 

 

E la sostituzione di De Novellis con l’avv. D’Autilia?

Appunto. E’ il primo.
Ma c’e ne sono altri pronti. Quindi, non è un problema di numeri in Consiglio.
E’ una questione politica e di amministrazione. E poi, che significa delega
alla trasparenza? Questa delega fa intendere che, diversamente da prima quando
evidentemente le cose non erano trasparenti, oggi l’assessore deve apporre il
timbro “trasparente” su ogni atto deliberativo? Sarebbe stato più adatto Paolo
Tundo, perché almeno lui con le lastre ci sa fare.

 

– continua

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