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IN CONSIGLIO, PAROLA AGLI ESPERTI: ARCHITETTO CAMPANELLA E INGEGNERE LA TROFA

 

Ospiti del Consiglio comunale del 21 aprile, l’architetto
Campanella e l’ingegnere La
Trofa
, sono stati chiamati in causa per dare il loro
contributo tecnico sulle rispettive materie di studio. L’architetto, impegnato
alla realizzazione del PUG turese, ha sviluppato in pochi minuti, con chiarezza
estrema, i punti cardine di quello che dovrà necessariamente essere il modo di
fare edilizia. “Non si può più parlare di sviluppo economico, ma bisogna usare
la dicitura sviluppo-economico-sostenibile”. Campanella ha spiegato come le
generazioni future, ma anche quelle attualmente in attività, devono puntare
sulle risorse di tipo rinnovabili. Diversamente da come accade ora, dove gli
idrocarburi la fanno da padroni. “Luce del sole, forza del vento, correnti
marine”, queste sono le energie sulle quali dobbiamo imparare a puntare.
Inoltre, si è soffermato sulla domanda legittima che un normale cittadino
potrebbe porsi: “Ma questi non sono problemi di maggiore portata? Non
dovrebbero occuparsi di questi le nazioni?”. La risposte è stata un “no” secco.
Basti pensare, infatti, che circa il 35% dei gas serra sono prodotti dall’edilizia
civile. Questo ci da un’idea di quanto i singoli paesi possano fare per
contrastare il fenomeno dello sfruttamento incontrollato dei “soliti
idrocarburi”. Molto interessante si è dimostrata la digressione fatta
dall’architetto sulla economicità degli appartamenti, delle case a torre,
rispetto agli sprechi delle case singole, in particolare le ville. Con sistemi
adeguatamente studiati per il convoglio delle acque, l’utilizzo di pannelli
fotovoltaici e sistemi centralizzati permetterebbero nell’urbanistica del
futuro di risparmiare tantissimo rispetto ai consumi prodotti dalle case
singole. La distanza delel stesse dalla cittadina, l’energia per
l’illuminazione esterna, assente nel caso dei comuni palazzi, le spese di
irrigazione dei prati, utilizzabile invece per il rifornimento delle falde
acquifere, permetterebbero ad ogni singolo paese di riorganizzarsi in modo da
non sprecare, ma usare tutto e al meglio. Perciò, “bisognerà tornare ad una
città compatta, ove al di fuori della periferia ci sia solo campagna, e non
altri agglomerati di case o villette sparse. La cittadina dovrà costituirsi di
case a torre o in linea, costruite con certi crismi, economicamente
sostenibili, di impatto ambientale bassissimo. Di contro, spiega Campanella,
“Torneremo alle riunioni di condominio, ai sistemi centralizzati e tutte quelle
scomodità che un tempo ci hanno spinto a staccarci gli uni dagli altri”.

Infine, l’architetto Campanella, si è soffermato
sull’importanza di una omogeneità di pensiero all’interno del Consiglio Comunale
affinché possano essere raggiunte all’unanimità le scelte in materia
Urbanistica e sulla rivalutazione del ruolo degli imprenditori. “Il ruolo di
un’amministrazione non è quello di costruire case, ma anche produrre servizi e
preoccuparsi della gestione delle risorse. Questi problemi non potranno essere
risolti in poco tempo dopo l’attuazione del piano regolatore. In ogni caso le
scelte rappresenteranno una svolta per il futuro. Per far ciò ci vorrà una
larga intesa”; “Le città che si svilupperanno saranno state quelle in grado di
unire interessi privati con interessi della comunità. Bisognerà smettere di
ritenere gli imprenditori dei “diavoli”, ma gente competente, in grado di
rischiare, gestire e trovare finanziamenti utili al apese”.

L’intervento dell’Ingegner La Trofa è stato di carattere
informativo. Ha spiegato come la Regione
Puglia
abbia inteso organizzarsi con tutti i Comuni al fine
di avere un PUG sempre aggiornato e al passo con le modifiche. Ogni Comune
riceverà dalla Regione una pianta 1:5000, rilievi fotogrammetrici e cartografie
digitalizzate, al fine di poter operare direttamente su supporto multimediale”.
Tutto ciò sarà tridimensionale, ovvero, il tecnico comunale che avrà accesso ai
dati, potrà gestire, non solo le piante, ma anche le volumetrie e le relative
altezze di ogni particella catastale del territorio locale. Cosicchè i Comuni
dovranno comunicare i cambiamenti alla Regione e potranno recepire gli
aggiornamenti degli altri paesi.

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