E adesso dovranno uscire tutti allo scoperto…
Il centro-sinistra di Turi, all’ultimo minuto, dice sì alle Primarie. Decisione ponderata, forse troppo ponderata e sofferta, che si è resa necessaria per riuscire a dipanare la matassa e permettere di far fare finalmente chiarezza a quei politici che hanno sempre rimandato ogni decisione, vuoi per timore di sbagliare, vuoi per non inimicarsi un futuro probabile alleato politico. Tanti i dubbi, tante le incertezze e le paure in questo centro-sinistra turese dagli atteggiamenti tipici di chi si trova bene nello status quo e non vuole crescere mai. Imbambolato, imbalsamato, impietrito e… impoverito d’idee, contenuti, curiosità. Mentre Bersani, dall’alto della sua segreteria nazionale del Partito democratico, per colpa delle Primarie le sta prendendo di santa ragione e, cazzuòla in mano, schivando calcinacci e con l’elmetto in testa, vede il centro-sinistra come un antico palazzo che è ridotto proprio male e il suo Pd spaccato in due, in tre, come ciliegie Ferrovie dopo una notte di pioggia e nebbia annessa. Comunque, siamo e rimaniamo dell’avviso che sia sempre meglio una sonora bocciatura dopo un chiarimento vis-a-vis, che un continuo vivere ai limiti di una ipocrisia accettata come cosa buona e giusta.
Ma vediamo quali potrebbero essere i candidati-sindaci a proporsi per le Primarie, con relativa percentuale. Nico Catalano (90%) è il candidato di Sel ed è il più certo di essere della partita. Il Pd, per allargare la coalizione, cercherà di ‘portare’ Mimmo Leogrande (80%) che, per forza di cose, dovrà “scoprirsi” e, o approda nel centro-sinistra, oppure con l’appoggio di Boccardi, vira di bordo e si colloca in una lista civica di centro-destra. A questo punto però ‘inguaia’ Tina Resta (60%) che ha tre possibilità e può scegliere: 1) Va con Mimmo Leogrande e toglie ogni dubbio su come la pensi e dove sia politicamente posizionata. 2) Si stacca da Mimmo, va a fare le primarie come candidato del Pd, le vince e sfida l’amico Leogrande a chi dei due potrà essere il nuovo sindaco di Turi. 3) Si ritira dalla politica. Va a casa ma prima rilascia la seguente dichiarazione: “La politica non è per me e non posso fare il candidato-sindaco. Io non sono né accomodante né accondiscendente. Quindi…” A quel punto il Pd ha due opzioni: o mette in campo Menino Coppi (40%) alle Primarie ma, se non ‘entrano’ Paolo Tundo (probabile) e Franco Mercieri (molto poco probabile), Menino perde malamente. La seconda opzione vedrebbe Risplendente (30%) in lista come candidato.
Intanto, a centro-destra, Onofrio Resta… (Continua, prossimamente!).