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Attualità

GRANDE SUCCESSO DEL MUSICAL OPERA ROCK IL RISORTO

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Riceviamo e pubblichiamo


Quando San Giovanni Bosco pensava di edificare l’oratorio, conosceva bene i potenziali su cui investiva”I BAMBINI”,quei bambini a cui ridonare una casa, una famiglia, una speranza, una dignità, togliere dalla strada, dalla mercé di sfruttatori, ladri, delinquenti, e ricondurli alla casa del Padre, nella sua chiesa, parrocchia, insegnare loro il catechismo, il rispetto, l’amore universale. Così sono nati gli Oratori, strutture clericali che dopo anni dalla morte del suo fondatore, per volere di Dio continuano la loro opera di carità di accoglienza rivolta a bambini o famiglie in grave stato di disagio esistenziale.
Anche Turi, la nostra cittadina, ha avuto il suo Oratorio grazie ad un Sacerdote che come Giovanni Bosco, credeva nell’investire sulle potenzialità dei bambini, un sacerdote che nonostante i suoi acciacchi di salute, ancor oggi quando lo si intravede  si nota sulla suo viso  un indelebile sorriso. Il nostro Giovanni Bosco si chiama Don Giovanni Cipriani.
A lui si sono susseguiti altri sacerdoti della nostra diocesi, ognuno di questi lasciava la testimonianza del suo lavoro,operato come pastore di gregge affidatogli da Dio,gregge a volte scapezzato, assente, disorientato…una dura realtà con cui il sacerdote deve lottare in quanto richiamati a queste responsabilità. I sacerdoti dell’oratorio si sono sempre impegnati in numerose iniziative culturali o lotterie organizzazioni espressamente pilotate a raccolta di fondi necessari a dar una corretta  e doverosa immagine alla nostra chiesa, io dedicata e posta sotto la Divina protezione di SS. Maria Ausiliatrice.
Molti sono stati i cambiamenti della chiesa, del suo look, dalle pitturazioni murarie agli arredi sacri, dai mosaici “di puro valore artistico “agli ampliamenti dei locali….Ed ora finalmente la nostra parrocchia ha le sue campane, Campane che intonano la presenza di Dio, la sua chiamata a partecipare al banchetto nuziale. Enorme era il debito da saldare a chi le ha fuse, costruite…ed in questo caso non si e’ mai fatta assente la presenza e soccorso della DIVINA PROVVIDENZA, che in questo caso,le campane,ha trovato in Don Maurizio Caldararo,la persona pensata da saldare questo debito.Questo giovane e portentoso giovane sacerdote a cui la nostra Diocesi, il nostro Vescovo,
ha affidato nelle sue mani tre anni fa’l’incarico di parroco, uomo di grande formazione umana e pastorale, con valide esperienze come vice parroco nel comune di Noci.
Da subito si e’ distinto nell’organizzare manifestazioni religiose “Chi dimentica il recital musicale su Madre Teresa di Calcutta?Un successone!”manifestazioni legati ad appuntamenti forti della nostra chiesa che puntualmente richiamano l’attenzione della chiesa universale,dell’intera comunità turese,appuntamenti che diventono molto forti come profili spirituale legati al Natale e Pasqua, e’ proprio quest’ultima e’ stato il lavoro a cui da mesi Don Maurizio ha pensato di donare alla nostra cittadina.
Con i bambini dell’oratorio, piccoli aspiranti cantanti e attori nonché’ unici protagonisti, la sera del 25 Aprile, presso lo stabile della cooperativa l’Ortofrutticola, sita in via Sammichele Turi (Ba)hanno animato il musical opera rock “ IL RISORTO”, opera scritta dal musicista cantautore Daniele Ricci, già componente dei Gen…gruppo del movimento dei Focolarini.”da ricordare il bellissimo brano Te al centro del mio cuore”.
Questa sacra rappresentazione non tanto vuole essere una dimostrazione di capacità espressive, ma un’occasione di partecipazione ai misteri della fede, condivisi, e dai protagonisti e da coloro che vi assistono. Un tema sacro di stimolante confronto, che ogni anno torna  prepotentemente d’attualità.
Ma l’obbiettivo di questo recital non e’ solo quello della raccolta fondi pro campane, ma in primis rappresenta per i nostri ragazzi un consueto percorso di formazione religioso in forma spettacolare, conoscerne gli aspetti storici formali e comprendere la radice di quell’evento.
Gli spettatori presenti sono stati coinvolti in maniera forte, emozionale a quello che questi bambini sono riusciti a fare, ed e’ qui’ che si evidenzia il successo, la vera essenza che costituisce il rito teatrale.
Infatti, e proprio nell’opera che convergono tutti i principali linguaggi dell’arte scenica dal canto alla recitazione, dalla musica alla danza all’architettura scenografica. Tutti questi elementi, in modo coerente ed amplificato concorrono all’esaltazione della drammaturgia e a sua volta nella quasi totalità dei casi si basa su storie i cui sentimenti vengono quasi sempre ostentati e che quindi giungono al pubblico in modo estremamente diretto.
Quando le storie da raccontare sembra si somiglino tutte, allora, proprio allora, c’è bisogno di nuovi modi per riflettere, meditare, proporle al pubblico come documenti d’amore, un amore da raccontare ad una società scomoda, distratta, sofferente, ma non per questo meno viva.
Non posso far altro che terminare dicendo che sono rimasto veramente emozionato da quanto sono riusciti a fare questi bambini cimentandosi con questo musical, con una nota e ringraziamento particolare a Don Maurizio e collaboratori.
                                                                                            

 Turi 26/04/2009                                                                                         Lorenzo Gassi

 

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