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Cultura

Didiario si fa medicina

Alina Laruccia

La nona edizione della Rassegna di lettura approda al reparto oncologico pediatrico di Bari

Ogni anno, parlando della Rassegna di lettura, raccontiamo con soddisfazione come questa creatura, nata così per gioco, per volontà di parlare direttamente con i ragazzi, per la voglia di diffondere il piacere della lettura come svago e divertimento, sia cresciuta ed abbia allargato i suoi orizzonti oltre i confini territoriali del sud est barese, coinvolgendo realtà anche lontane dalla nostra regione.

Ogni anno Didiario ci stupisce per la quantità di studenti coinvolti, di scuole partecipanti, di progetti ideati e portati a termine, dove unico comune denominatore è il libro, è la lettura, è la realtà raccontata tra le righe poi interiorizzata dai ragazzi. I numeri crescono, gli autori si affacciano con maggiore fiducia e piacere, i libri ed i progetti ad essi legati si fanno più profondi, intensi, coinvolgenti.

A settembre partirà la nona edizione della Rassegna ideata da Alina Laruccia e sin da oggi possiamo non essere che felici dell’importante novità che attende i lettori. È la stessa signora Laruccia a scriverlo sulla sua bacheca Facebook: “Con profonda e sincera emozione l’Associazione Didiario – Suggeritori di libri, comunica che la nona edizione della Rassegna (che partirà da settembre 2019 fino ad aprile 2020) avrà anche dei momenti laboratoriali all’interno dell’Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Bari. Ringraziamo il Consiglio Direttivo dell’Associazione Apleti Onlus, che opera all’interno dell’Unità Pediatrica e in particolare Giovanna Natile, Direttore Amministrativo e dei Servizi di Segreteria Apleti Onlus.

Leggere un libro può portare numerosi benefici. C’è chi leggendo un romanzo si rilassa, chi trova conforto nelle parole di uno scrittore e chi ispirazione. Noi di Didiario crediamo nel potere della lettura.

Ogni anno scegliamo per la Rassegna libri belli e interessanti, e in questo caso li proporremo ai piccoli ricoverati del reparto oncologico pediatrico del Policlinico. Li leggeremo insieme a loro, organizzeremo letture animate, anche nelle stanze, e per i bambini che non si possono alzare. I libri possono provare a cancellare un dolore, noi vogliamo crederci”.

Un’occasione unica e particolare, che sicuramente regalerà sogni e sorrisi ai pazienti ammalati e ai loro familiari. Un “dono” come è stato definito, per gli stessi autori che subito, a pochi minuti dall’annuncio, hanno offerto la loro disponibilità a partecipare, a donare il loro libro, a portare le loro esperienze, a diffondere magia.

Sono già confermati alcuni nomi, come Fabrizio Silei, che si è proposto per un laboratorio di carta e forbici per accompagnare il racconto delle sue storie, Zita Dazzi e Laura Bonalumi. Ma una trentina saranno i portatori di lettura che come in altri anni incontreranno i loro lettori da aprile 2020.

Ma come è nata questa iniziativa? “Sin da quando ho chiuso la mia libreria ho donato alcuni libri al reparto oncologico pediatrico di Bari. Poi, negli anni, abbiamo sempre partecipato alle iniziative dell’Apleti Onlus e quando ho scritto per il progetto della nona edizione della Rassegna mi hanno risposto che il Consiglio Direttivo si sarebbe riunito e ci avrebbe dato una risposta. Il Consiglio si è riunito ieri, e oggi ci hanno scritto dicendo che erano entusiasti di averci in ospedale con le letture ad alta voce e con i laboratori con gli autori. Inoltre, i libri che verranno scelti per la rassegna (una copia per titolo scelto) verranno donati all’ospedale. Ogni anno doniamo i libri della Rassegna ad associazioni che si occupano di bambini e ragazzi. I due anni passati li abbiamo donati a Turi, al Cap e, precedentemente, alla Fondazione De Bellis di Castellana Grotte e ad orfanotrofi di Bari. Questo è Didiario!”.

Siamo sicuri che Didiario apporterà una cura del sorriso ai piccoli pazienti. Regalerà emozioni che difficilmente si possono provare tra le mura di un reparto oncologico, dove tristezza e sofferenza regnano familiari. Un dono per i piccoli, un dono immenso per chi accederà ai loro cuori, dispensatori di vitalità e voglia di riscatto da un dolore che gli ha rubato minuti preziosi, ma non ha cancellato la voglia di diventare grandi.

C.D.

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