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Politica

Un’opposizione senza senso

L'opposizione

Che l’Amministrazione Coppi abbia qualche toppa da “ricucire” è stato più che sbandierato ai quattro venti. Inutile stare qui a versare acqua sul bagnato. Quello che non è chiaro, però, è il ruolo dell’opposizione. “Ma esiste?” – ci chiede qualcuno. Basta farsi un giro nei Consigli comunali dei paesi vicini per capire che, in effetti, a Turi la mano della minoranza è decisamente leggera, mentre altrove è calcata quasi al limite del “civile”. Certo, non pretendiamo che si debba per forza arrivare alle urla (per carità!), ma ogni tanto qualche moto di orgoglio “incisivo” ce lo aspetteremmo. I fiumi di parole non mancano, tuttavia di fatti concreti probabilmente ce ne sono stati pochi anche da chi ha il ruolo di “vigilare” che l’Amministrazione operi per bene. Alzare la voce quando piccoli o grandi “inconvenienti” (chiamiamoli così) vengono alla luce equivale a cavalcare l’onda politica del “fattaccio”, nulla di più.

In questo senso, ci chiediamo se le poltrone di Topputi e Birardi siano state messe nel lato giusto. A destra non è che ci stiano “a pennello”; forse a sinistra sarebbero più contenti, ma pare che non li vogliano. Si potrebbe proporre di mettere un banchetto al centro, come la rete di un tavolo da ping pong dove due palline saltano di qua e di là. Eppure per i due non si può nemmeno parlare di unità d’azione: di fatto, sono due “entità” a parte. 

Paolo Tundo è il coordinatore “solitario” di Forza Italia. È dotato di una “straordinaria loquacità”, tanto da spingere a domandarsi se tutti lo ascoltino fino alla fine nei suoi interventi ai Consigli comunali. Il consigliere, inoltre, non fa che lamentare la poca considerazione che gli altri esponenti di rilievo di Forza Italia hanno per lui. Ci parla di iniziative di cui non viene messo al corrente e di svariati appelli lanciati “per formare un gruppo unitario e compatto”. Eppure, il nulla – ci lascia ad intendere. “Il capo sono io e sono io che decido” –  tuona, ma è probabile che gli altri non la vedano proprio allo stesso modo. In questo scenario, spicca certamente il ruolo della Volpicella, la quale continua la sua attività di consigliere da “indipendente” (una posizione certamente derivata dalla situazione di Boccardi). Insomma, all’interno del partito sembra vigere la regola “chi fa da sé fa per tre”.

Sandro Laera, infine, è il consigliere delle conferenze stampa (che non ce ne voglia!). Le ultime due con Rinascita Civica (una lista civica nata qualche mese fa): una sulla questione del ponte di via Conversano e una sulla sicurezza a Turi. Per quest’ultima, l’invito era stato esteso a tutti i consiglieri: ebbene, nemmeno uno dell’opposizione si è presentato.

In minoranza non litigano, non si mandano lettere, non si prendono “per capelli”. Ma sicuramente, di concreto è stato fatto poco e niente. E ognuno naviga per conto proprio. Bocciati!

 

 

 

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