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COLAPRICO E DE CAROLIS: DORMEX, DOP, BIOLOGICO E…

dormex

Siamo a fine gennaio. Per l’agricoltura turese, siamo in quello che è stato per anni, il periodo del Dormex. Da quando ne è stata proibita la vendita, in tanti usano un prodotto similare chiamato Erger. Salvo voci di campagna che gridano sottovoce la rabbia per quel Dormex che girerebbe ancora fra i “grossi” produttori. Altri stanno usando a scopo protettivo un preparato a base di solfato di rameIMG_5975s e calcio.

È un inverno non molto freddo e ciò non è positivo per la “dormienza” delle gemme. Il presidente della cooperativa l’Ortofrutticola, Franco Colaprico, ci conferma che “i ciliegi hanno bisogno di oltre duecento ore di freddo. Quindi ci auguriamo che ci siano ancora giornate di tramontana gelida. Le piogge sono state sufficienti e ora stanno intralciando i lavori di potatura, utile per fare un buon prodotto.”

Ci sono novità riguardanti la ‘sua’ Cooperativa? “L’obiettivo dell’Ortofrutticola è commercializzare il prodotto in proprio. Siamo già in contatto con supermercati per questo. Intanto seguiamo l’iter di un progetto dell’ex-amministrazione De Grisantis che ci permetterà di usare dei fondi della Regione per migliorare le strutture e comprare qualche macchinario nuovo”.

Non si può non parlare di DOP (Denominazione Origine Protetta). “Non ho notizie. Non ho il polso della situazione. Se la sta vedendo Biagio Elefante che non vuole interferenze da parte di nessuno. Spero vada tutto bene, altrimenti potremmo rischiare di rimanere senza nessun tipo di marchio”.

Ed eccoci con Giacomo De Carolis, uno dei pochissimi produttori biologici, forse l’unico a Turi, facente parte del direttivo dell’Ortofrutticola: “I produttori turesi dovrebbero frenare sulla chimica pura e guardare al biologico, per dare alla gente un prodotto certificato e garantito. Io non ho mai fatto un trattamento, magari qualcuno potrebbe riderci su, ma da 20 anni io non faccio trattamenti. Per arricchire i terreni uso rifiuti organici. Per l’impollinazione preferisco le arnie delle api. Sono le nostre amiche. Io non uso niente e le mie piante si sono abituate e hanno un sistema immunitario ben sviluppato. Il trattamento migliore da fare è una buona potatura e bruciatura dei rami eliminati. Dormex sotto banco? Forse, ce ne accorgeremo al momento della fioritura. Il futuro delle ciliegie di Turi è l’allontanamento della chimica e la salvaguardia del discorso qualitativo.”

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