Un nuovo inizio per lo Juventus Club Turi

Riapre, in una sede nuova di zecca, il club dei tifosi turesi della Juventus

Dedizione, spirito di sacrificio e perseveranza. Queste sono solo alcune delle qualità del coeso gruppo juventino turese, che finalmente, dopo due anni d’inattività a causa della pandemia e delle restrizioni, ha visto i suoi membri riabbracciarsi dal vivo, in una sede vera, mettendosi alle spalle chat e videochiamate di gruppo.

Tutto ciò è avvenuto lo scorso 11 agosto, giorno in cui i soci dello “Juventus Club Turi Giovanni e Umberto Agnelli”, capitanati dal presidente Vincenzo Maggiolini, hanno inaugurato ufficialmente la nuova sede bianconera del club.
L’evento si è aperto con la benedizione del parroco don Giuseppe Dimaggio, proseguendo con il lungo discorso pieno di emozioni del presidente, che ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla riapertura, dai membri del direttivo, fino all’ultimo (ma non meno importante) socio tesseratosi. Durante la serata è stato riprodotto all’interno del club un video inaugurale, nel quale si sono potuti notare anche gli sforzi che i membri del direttivo, più alcuni soci volenterosi, hanno fatto durante i giorni caldi di giugno e luglio per sistemare al meglio la nuova sede. Infine, è stato dato il via al buffet offerto a tutti i tifosi accorsi a festeggiare.

Ai nostri microfoni si è poi espresso, dopo un mesetto di attività, il presidente Vincenzo Maggiolini: «Quest’anno abbiamo avuto fortunatamente un aumento degli iscritti rispetto agli anni scorsi, con soci che hanno portato un vento di novità nel nostro club. Abbiamo avuto anche il piacere di espanderci all’estero, poiché alcuni lussemburghesi hanno deciso di tesserarsi con noi». «Molti dei nostri soci – ha continuato il presidente – erano presenti allo stadio alla prima di campionato, a testimonianza della voglia di riscatto che c’è quest’anno. Naturalmente la campagna abbonamenti non è ancora terminata, per chi vorrà c’è ancora la possibilità di tesserarsi per far parte del nostro gruppo e aiutare il bel progetto che abbiamo riavviato».

Noi speriamo vivamente di aver lasciato alle spalle tutte le problematiche dovute al Covid e alla burocrazia. Burocrazia che purtroppo, anche senza pandemia, dà già le sue gatte da pelare a chiunque voglia aprire qualsiasi tipo di attività. Non possiamo fare altro quindi che fare i nostri auguri per la riapertura del club e un grosso in bocca al lupo per il prosieguo dell’attività.

Dario Centore