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Cronaca

Brutale aggressione nel cuore del centro storico

caserma carabinieri turi

Il giornalista Stefano de Carolis è stato assalito da uno sconosciuto

Giovedì 29 settembre, intorno alle ore 16.00, il collega e sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri Stefano de Carolis è stato vittima di una brutale aggressione da parte di uno sconosciuto di mezza età.

L’episodio, consumatosi nel cuore del centro storico alla presenza di vari testimoni, sarebbe scaturito dall’invito a pulire con un po’ d’acqua le deiezioni che il cane, portato a passeggio dall’uomo senza guinzaglio, aveva lasciato davanti all’ingresso dell’abitazione di de Carolis.

Ai toni cortesi e pacati del carabiniere, l’uomo avrebbe reagito con ingiustificata violenza: dopo aver avanzato varie minacce verbali, dalle parole sarebbe passato ai fatti, colpendo ripetutamente de Carolis con pugni, calci e con l’estremità in ferro di un guinzaglio.

Con prontezza di spirito e sangue freddo, de Carolis è riuscito ad evitare che la situazione degenerasse: ha cercato di portare alla ragione l’aggressore e, una volta giunti nei pressi del Municipio, lo ha convinto a seguirlo in Caserma. Affidato l’uomo ai militari in forza alla Stazione di Turi, de Carolis si è recato in ospedale per ricevere le cure del caso.

Sulla vicenda sono in corso le indagini volte ad appurare le esatte dinamiche dell’accaduto.

La grave pagina di cronaca che si è scritta due giorni fa offre l’occasione di ricordare che, dallo scorso febbraio, è in vigore il Regolamento per la tutela degli animali d’affezione, approvato proprio al fine di garantire la civile convivenza. In sintesi, è obbligatorio il guinzaglio quando portiamo a passeggio il nostro amico a quattro zampe, che deve essere iscritto all’anagrafe canina; gli escrementi vanno sempre raccolti e gettati negli appositi contenitori; occorre portare con sé una bottiglietta d’acqua per pulire le deiezioni del cane.

Laddove il buon senso non fosse sufficiente, gli agenti della Polizia Locale e le Guardie per l’Ambiente sono preposti a vigilare sul rispetto del Regolamento, punendo i trasgressori con sanzioni penali e multe da 25 a 500 euro.

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