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Olimpiadi Invernali di Pechino: le speranze degli azzurri (e gli atleti di punta)

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Venerdì 4 febbraio inizieranno le Olimpiadi invernali di Pechino. Un evento atteso a livello mondiale, nel quale la storia può essere riscritta ed i pronostici sono fatti per essere sovvertiti. Dopo l’esperienza negativa di quattro anni fa in Corea, ci sarà grande pressione sugli Azzurri. Le 10 medaglie complessive guadagnate sulla neve di Pyeongchang rappresentano un livello troppo basso, che raramente si è visto per la selezione italiana. Con il recente infortunio di Sofia Goggia, però, la situazione si fa ancora più difficile. Lesione al crociato con microfrattura del perone, è la diagnosi, per lei, dopo la caduta in Coppa del Mondo. La bergamasca farà di tutto per presentarsi al via, seppur in ritardo rispetto al resto della spedizione.

Confermate le presenze delle altre due campionesse in carica: Arianna Fontana (short track) e Michela Moioli (snowboard). Con quest’ultima che avrà il compito di sostituire la Goggia come portabandiera nella cerimonia di apertura. Complessivamente sono 63 gli azzurri, divisi in 10 discipline, in gara alle Olimpiadi Invernali di Pechino. Ben 10 sono gli atleti italiani che gareggeranno nella disciplina short track. Per quanto concerne lo sci alpino, la Federazione ha ancora reso nota una lista di 7 uomini: con Dominik Paris ci saranno De Aliprandini, Innerhofer, Marsaglia, Razzoli, Sala e Vinatzer. Nel femminile, oltre a Sofia Goggia, ci saranno: Marta Bassino, Federica Brignone, Elena Curtoni, Nadia Delago, Nicol Delago, Lara Della Mea, Anita Gulli e Francesca Marsaglia. La speranza è che Bassino e Brignone due tirino fuori tutto il loro talento, per cercare di portare a casa un metallo, il più prezioso possibile.

Francesco De Fabiani, Davide Graz, Federico Pellegrino, Maicol Rasteli, Giandomenico Salvadori, Paolo Ventura, Anna Comarella, Martina Di Centa, Caterina Ganz, Greta Laurent, Cristina Pittin e Lucia Scardoni. Questi sono i nomi dei fondisti, sia uomini che donne, convocati. Specialità nelle quali sarà difficile fare concorrenza agli scandinavi. Nello short track le speranze più concrete sono date, ancora una volta, dalla presenza della Fontana. Anche nella squadra maschile nutriamo speranze di medaglia, anche se è difficile capire da chi potrebbe arrivare.

Nello snowboard occhi puntati su Michela Moioli, vera e propria atleta al top della disciplina, che può, e deve, battere la concorrenza. Situazione diversa per gli uomini, in cui non c’è un vero e proprio nome di spicco. Discorso valido in entrambe le categorie per il freestyle, dove le rappresentative storiche sembrano dover fare, ancora una volta, piazza pulita. Gli Azzurri impegnati nel pattinaggio di velocità, come da tradizione, possono avere chance importanti. Con David Bosa, Ghiotto, Giovannini, Malfatti, Rosanelli e Alessio Trentini che daranno battaglia. Così come Lollobrigida nella competizione femminile. Nelle altre specialità, invece, l’Italia non nutre grosse ambizioni, però potrebbe esserci la sorpresa nel pattinaggio di figura, dove non manca di certo una forte tradizione. È dunque (quasi) tutto pronto per la Cina. Una terra sicuramente magica, dove l’imprevedibilità del periodo storico in cui viviamo, unita a quella tradizionale dei Giochi, darà vita a colpi di scena. Nella speranza che, come nello scorso anno solare, il cielo continui a tingersi di azzurro e si mescoli alla scintillante luce delle medaglie.

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